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Due navi stanno raccogliendo la plastica davanti alla costa marchigiana

Due navi stanno raccogliendo la plastica davanti alla costa marchigiana

Patrizia Terzoni (M5S): “Nelle Marche due unità della flotta anti-inquinamento del Ministero dell’Ambiente”. Ad Ancona la nave d’altura Esino, a San Benedetto del Tronto la Ecoelba per le aree sottocosta 

ANCONA – “La plastica è una delle principali minacce non solo per l’ambiente marino ma anche per la salute umana, viste che le ultime ricerche scientifiche hanno rivelato la presenza di microplastiche all’interno degli organismi lungo la nostra catena alimentare.

“Il Ministero dell’Ambiente ha una sua flotta per il pronto intervento in caso di sversamenti in mare di idrocarburi e ha ritenuto utile ampliare il raggio di intervento di questi mezzi alla raccolta della plastica galleggiante in mare.

“Lungo la costa marchigiana sono dislocati due natanti, la nave Esino che opera al largo e la Ecoelba che interviene lungo la costa. Anche la nostra regione potrà così partecipare allo sforzo per ripulire l’Adriatico dalla montagna di buste e altri oggetti di plastica che abbiamo irresponsabilmente buttato in questi anni e che spesso sono ingerite da tartarughe marine e cetacei che li scambiano per prede.

“Bisogna cambiare la tendenza, non producendo rifiuti o, al massimo, gestendoli adeguatamente e recuperando quelli che sono nell’ambiente”, così la deputata del M5S Patrizia Terzoni commenta la nascita della flotta anti-plastica in mare voluta dal Ministero dell’Ambiente.

“Il ministero dell’Ambiente noleggia 32 unità navali specializzate nel contenimento e recupero di idrocarburi e di sostanze derivate e di oli minerali nelle acque del mare territoriale, lungo il perimetro costiero nazionale. Oggi questa flotta si dedicherà anche alla raccolta di rifiuti marini galleggianti e in particolare della plastica, sia in aree marine protette che in aree antistanti le foci dei fiumi.

“Nel periodo di durata del contratto (due anni), aggiudicato al Consorzio Castalia a seguito di gara comunitaria, verranno così tracciati la presenza, la quantità e  la qualità dei rifiuti marini galleggianti e della plastica raccolti in mare dalla flotta antinquinamento marino del ministero dell’Ambiente, al fine di valutare idonee iniziative di contrasto del fenomeno della plastica in mare in linea con gli impegni internazionali assunti dal nostro Paese (convenzione di Barcellona, strategia marina, ecc.). Per questa attività il ministero verrà affiancato dal consorzio Corepla con il quale è stato sottoscritto l’estate scorsa un accordo per un progetto sperimentale di riciclo del materiale plastico recuperato a mare dalla flotta.

“Abbiamo molto da fare per recuperare decenni di gestione vergognosa dei rifiuti in Italia, questo è un importante segnale che va nella direzione giusta”, conclude la Terzoni.

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