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“Sulla Fano-Grosseto meno proclami e più fatti”

“Sulla Fano-Grosseto meno proclami e più fatti”

La Cna: “La provincia di Pesaro non sia più la Cenerentola delle Marche”

PESARO – Turismo e trasporto merci. Su questi due fronti deve innestarsi una nuova politica infrastrutturale che porti la provincia di Pesaro e Urbino a non essere più considerata la Cenerentola delle Marche: ultima nei collegamenti tra vallate e in quelli tra regioni; ultima nei tempi di percorrenza; ultima negli investimenti.

“Eppure – dice Moreno Bordoni, segretario della CNA di Pesaro e Urbino – siamo ancora una delle province più artigiane e manifatturiere d’Italia. Non solo. Il turismo rappresenta una voce importantissima nell’economia di questo territorio anche se non sempre il potenziale d’attrazione di queste terre viene tenuto nella debita considerazione da chi ha il potere di decidere”.

Le recenti prese di posizione dei sindaci di Cantiano, Cagli e di alcuni centri dell’Umbria sulla necessità di potenziare la Strada Statale 3 Flaminia non possono che trovarci d’accordo.

“Di più – dice Fausto Baldarelli, responsabile territoriale della CNA di Fano – si tratta di una asse viario strategico che non deve essere considerato solo dal punto di vista turistico. Per quella strada passano ogni giorno centinaia di mezzi pesanti diretti in Umbria e nel Lazio e a Roma in particolare. Un traffico merci da e per la nostra provincia che ha la necessità di un collegamento adeguato ai tempi e ai flussi veicolari, più agevole, scorrevole e sicuro. Questo implicherebbe non solo un risparmio nei tempi di percorrenza ma anche un minore inquinamento ed una maggiore sicurezza”.

Per questo la CNA chiede alla Regione Marche di adoperarsi in ogni sede per attivarsi presso l’Anas affinché la Strada Statale 3 Flaminia venga potenziata. Si tratta di una asse viario strategico non solo per Fano e Marotta, ma per tutta la provincia di Pesaro e Urbino.

“Oltretutto – aggiunge Moreno Bordoni – un potenziamento della Flaminia colmerebbe quel gap ormai certificato dai numeri di un turismo umbro e laziale ormai spostatosi verso il sud delle Marche grazie alla realizzazione della Quadrilatero. E se persino i sindaci dell’Umbria chiedono di potenziare la Flaminia un motivo ci sarà; la vicinanza della nostra provincia, la forte attrattività turistica e i numerosi e importanti scambi commerciali impongono un potenziamento di quell’arteria: senza sé e senza ma. Nessun tentennamento ed una forte azione politica debbono indurre tutte le istituzioni interessate a premere in questa direzione”.

Tutto questo mentre questa provincia attende che venga potenziata un’altra importante arteria troppo spesso dimenticata e strategica nel collegamento dell’Alta Valle del Metauro con l’Umbria e la Toscana: la 73 bis di Bocca Trabaria, altra Cenerentola delle strade della provincia. “La sua messa in sicurezza con interventi che la rendano più affidabile – dice Baldarelli – è una necessità non più rinviabile anche perché rappresenta un collegamento fondamentale anche per il trasporto merci”.

Capitolo a parte riguarda la E78 Fano-Grosseto per la quale sono state spese troppe parole ma, fino ad ora pochi fatti.

“Prendiamo atto – dice Bordoni – che sia una delle infrastrutture ritenute prioritarie dall’ultimo Governo e non ancora declassate dall’attuale esecutivo. E’ un punto di partenza importante anche se commissari e proclami servono a poco. Occorre piuttosto che venga rimessa mano al tracciato e che si possano iniziare subito i lavori nella canna del traforo: insomma meno annunci e più fatti. Per quello che sarà necessario CNA farà la sua parte nei tavoli istituzionali e della politica non facendo mancare il proprio apporto”.

 

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