Rifondazione Comunista: “Troppi i furbetti del bonus: fare chiarezza anche nelle Marche”
Rifondazione Comunista: “Troppi i furbetti del bonus: fare chiarezza anche nelle Marche”
ANCONA – “La notizia che alcuni parlamentari hanno chiesto e ottenuto l’integrazione al reddito di 600 euro mensili prevista dai decreti del presidente del Consiglio per le “partite Iva” durante l’emergenza pandemica è clamorosa ma non sorprendente. Le ultime leggi elettorali – si legge in un documento diffuso dal Partito della Rifondazione Comunista -, lo sfarinamento dei partiti come luoghi di formazione e selezione e la loro trasformazione in macchine elettorali, difficilmente poteva evitare che “nani e ballerine” sedessero in Parlamento e, temiamo, se dovesse passare il referendum del prossimo 20 settembre, che la situazione peggiorerà.
“Purtroppo a questa notizia – prosegue la nota di Rifondazione Comunista – si accompagna l’informazione che sarebbero circa 20 mila gli eletti nei consigli regionali, sindaci ed assessori di tante città (cioè amministratori che percepiscono indennità a volte molto elevate) che hanno, anch’essi, fatto questa richiesta. Un quadro desolante che testimonia il fatto che l’etica non è più un’indispensabile categoria della politica.
“C’è bisogno appunto di chiarezza e trasparenza, subito! Per questo esigiamo di sapere cos’è avvenuto nella nostra regione, il modo più semplice e trasparente è una dichiarazione pubblica da parte di chi ricopre incarichi istituzionali. Sarebbe un atto doveroso e dovrebbero essere gli stessi rappresentati delle assemblee elettive e i capi degli esecutivi a richiederlo. Ogni ritardo, ogni omissione, ogni pretesto – conclude Rifondazione Comunista – sarebbero un ulteriore e gravissimo sfregio alla credibilità delle istituzioni, un’ulteriore e più ampia cesura tra società e politica. Vigileremo e insisteremo, speriamo di non essere i soli a farlo”.
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