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La Polizia sventa un’estorsione ai danni di un 67enne ed arresta due persone

La Polizia sventa un’estorsione ai danni di un 67enne ed arresta due persone

PESARO – Il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro ha tratto in arresto una coppia, ritenuta responsabile del reato di estorsione ai danni di un 67enne del posto.

L’operazione prendeva spunto dalla denuncia presentata presso la Questura, nella scorsa settimana, dalla vittima, la quale lamentava di aver subito un esborso di 1.500 euro a seguito di un ricatto di natura sessuale.

Nella circostanza il 67enne riferiva che, mentre si trovava intento a fare la spesa all’interno di un ipermercato cittadino, rimaneva “ammaliato” da una donna, che risulterà poi essere una 45enne, residente in città, già nota alle Forze dell’Ordine. Dopo un primo approccio, i due passavano ai complimenti, alle effusioni in macchina fuori dal centro commerciale, sino all’invito della donna a casa propria, ove si sarebbe consumato l’atto sessuale.

Ma dal giorno seguente, quel frugale incontro si trasformava in un vero e proprio incubo per l’uomo, a causa delle minacce di un fantomatico compagno della donna (poi risultato inesistente), che a dire di quest’ultima, dopo aver scoperto la tresca ed aver filmato l’incontro amoroso, pretendeva del denaro per non rivelare l’accaduto alla famiglia del 67enne e per non divulgare il presunto video hard.

Quest’ultimo, accettava di versare la somma richiesta, ma le minacce, sempre veicolate dalla donna, venivano reiterate tanto da costringerlo ad effettuare ben tre distinti pagamenti, effettuati anche a mezzo PostePay. A quel punto, nella sceneggiata, si inseriva anche un sedicente “amico” della donna, che atteggiandosi a soggetto proveniente da Napoli, disposto a “risolvere il problema” con il ricattatore, asseriva che quest’ultimo aveva deciso di chiudere definitivamente la questione a seguito di un ultimo pagamento di 300 euro.

La vittima soccombeva ancora una volta, fiduciosa, in tal modo, di porre fine al ricatto. In effetti, nei giorni seguenti, non pervenivano più richieste di denaro, ma il timore dell’uomo di riceverne altre, lo induceva a rivolgersi alla Polizia e a presentare denuncia.

Le indagini degli agenti della Squadra Mobile consentivano di identificare la donna. Contestualmente, però, al 67enne giungevano ulteriori messaggi telefonici, con pressanti nuove richieste da parte del presunto napoletano, che pretendeva, con minacce, di essere pagato per la sua intermediazione.

In tale contesto, nel primo pomeriggio di venerdì, il 67enne si incontrava con la donna e l’amico, ai quali, dietro pressanti richieste di almeno 500 euro, ne consegnava 250, pari a ciò di cui disponeva in quel momento. La consegna del denaro, però, veniva monitorata dagli investigatori della Squadra Mobile, che intervenivano bloccando i due.

Per l’uomo, un 44enne, anch’egli già noto alle Forze dell’Ordine, residente nel Pesarese e la donna, compagni e in realtà complici nella vicenda, scattava l’arresto nella flagranza del reato di estorsione.

Per la donna il reato risultava altresì aggravato dal fatto di aver agito durante la sottoposizione alla misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale, con obbligo di soggiorno a Pesaro.

La stessa, infatti, durante le condotte estorsive, violava il suddetto obbligo, essendosi fatta accompagnare dalla vittima, in una circostanza, a Fano per effettuare una ricarica PostePay.

Questa mattina si è svolta l’udienza davanti al Gip del Tribunale di Pesaro, che ha convalidato l’arresto in flagranza, applicando alla coppia la misura cautelare della custodia in carcere.

 

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