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“Il segno inciso di Carlo Iacomucci”, da sabato a Cingoli una grande mostra-evento

“Il segno inciso di Carlo Iacomucci”, da sabato a Cingoli una grande mostra-evento

di PATRIZIA MINNOZZI

CINGOLI – Domani (sabato 1 luglio) alle ore 18, presso la Sala consiliare del Comune di Cingoli, avrà luogo l’inaugurazione della mostra personale del Maestro Carlo Iacomucci, dal titolo “IL SEGNO INCISO DI CARLO IACOMUCCI”.

La mostra è promossa e organizzata dal Comune di Cingoli – Assessorato alla Cultura – con il patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Macerata e con la collaborazione della locale Pro-Loco e del circolo Filatelico numismatico PIO VIII.

In questa felice occasione, che ha lo scopo, particolarmente gradito, di portare la testimonianza diretta della fertile carriera di incisore del Maestro Iacomucci, nel prestigioso spazio espositivo monumentale di Santo Spirito di Cingoli farà da cornice e da palcoscenico al suo luminoso e brillante vissuto artistico, attraverso l’esposizione di una cospicua serie di pregevoli incisioni che rappresentano la testimonianza diretta del suo percorso di vita tra arte, colori e passioni.

Il progetto espositivo, curato dal dottor Luca Pernici, attraverso un’antologia di circa quaranta incisioni, intende documentare la produzione artistica del maestro urbinate, dagli anni ‘90 ai nostri giorni. Nel libro-catalogo della mostra, oltre alla presentazione del curatore Luca Pernici, vi sono note critiche di Loretta Fabrizi, Giovanni Filosa e Patrizia Minnozzi e testimonianze del Sindaco Michele Vittori e dell’Assessore alla Cultura Martina Coppari.

Carlo Iacomucci, nasce “in primis” come incisore, cimentandosi nella tecnica più usata come mezzo espressivo dagli artisti di tutti i tempi. In effetti, l’incisione è una tecnica artistica che rappresenta, a tutti gli effetti, un atto creativo dotato di grande forza espressiva e richiede un’esperienza tecnica notevole, costituendo, senza dubbio, un’arte non subordinata alla pittura e Iacomucci si inserisce, a pieno titolo, in questo contesto.

Le acqueforti del Maestro Iacomucci, appaiono come immagini oniriche in cui finzione e realtà si incontrano, lasciando emergere forme e contorni sempre più chiari, come le tipiche gocce, l’immancabile aquilone, segno distintivo e costante della sua poetica, reticoli e linee orizzontali e/o verticali, che emergono da uno sfondo uniforme, intriso di tratteggi. Molto spesso, si staglia,in alto, anche lo skyline di Urbino, sua città natale, mentre in basso, la parte materiale e concreta della sua vita giovanile, saldamente ancorata, come le radici degli alberi disegnati. Attraverso l’esposizione di queste incisioni, che rappresentano la testimonianza diretta del suo percorso di vita nell’arte, si vengono a creare la cornice e il palcoscenico ideali al suo luminoso e brillante vissuto artistico. Con sapiente maestria, Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, fa entrare l’incisione nel quotidiano, mantenendone però sempre la sobrietà e l’eleganza visiva che la contraddistingue.

Numerosi e prestigiosi i premi e riconoscimenti che il Maestro Iacomucci ha ricevuto nella sua lunga carriera, tra i quali ricordiamo la 54^Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e la Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanità , mentre nel 2021 inaugura la mostra personale “The Resilience Of Art – Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione” a cura di Gabriele Bevilacqua, coordinatore Enrico Carrescia con O.D.V., Sale Museali di Palazzo Bisaccioni , Jesi. L’anno seguente, su invito del CE.S.MA. (Centro Studi Marche di Roma), il Maestro realizza un’opera multipla, in esemplari numerati e firmati, utilizzata come premio da consegnare ai nuovi Marchigiani dell’anno, presso la sala capitolare di Santa Maria sopra Minerva in Roma.

L’esposizione resterà aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 30 luglio con i seguenti orari: tutti i giorni/ 10,30-12,30 .  Pomeriggio: martedì, venerdì, sabato e domenica/ 17,00 -19,30. Sera: martedì- sabato e domenica/ 21,00 – 22.30

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CARLO IACOMUCCI, artista tra i più rappresentativi delle Marche, è nato ad Urbino nel 1949, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro. Una Scuola di grande tradizione e prestigio, che porta avanti, in modo personalizzato, da tantissimi anni.

Dagli anni Ottanta e fino in tempi recenti (escluso periodo pandemia), per brevi periodi, si sposta all’estero; realizza disegni a china e acquerelli a Parigi, Praga, Strasburgo, Belgio, Olanda e, in particolar modo, a Londra, dove rimane affascinato dal quartiere “Portobello Road-Notting Hill”. Il maestro Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, è uno degli otto “Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti- nazionali, internazionali, tra i quali, nel 2021, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con decreto del Presidente della Repubblica per motivi artistici e culturali.  Nel 1999 è uno dei fondatori della Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione “Il Pellicano” dei Trasanni di Urbino.   Professore di discipline pittoriche e di Educazione delle Arti Visive dal 1973 al 2008 all’Accademia di Belle Arti di Lecce poi al Liceo Artistico di Varese e di Macerata.

Ha partecipato a tante mostre importanti, da ricordare: la 54^Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e alla Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanita.  2021 mostra personale “The Resilience Of Art – Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione” a cura di Gabriele Bevilacqua, coordinatore Enrico Carrescia con O.D.V., Sale Museali di Palazzo Bisaccioni , Jesi.

L’anno seguente, su invito del CE.S.MA. (Centro Studi Marche di Roma), il Maestro realizza un’opera multipla, in esemplari numerati e firmati, utilizzata come premio da consegnare ai nuovi Marchigiani dell’anno, presso la sala capitolare di Santa Maria sopra Minerva in Roma.  Opera a Monsano, a due passi da Jesi.

 

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