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Ricordiamo Umberto Eco, tra i più grandi scrittori italiani

Ricordiamo Umberto Eco, tra i più grandi scrittori italiani

di PAOLO MONTANARI

Il 19 febbraio 2016 moriva il più grande intellettuale italiano dopo Pasolini: Umberto Eco.

Filosofo scrittore: per 50 anni la presenza cosmopolita di Eco nel dibattito culturale  internazionale e stata una costante quasi quotidiana in giornali, riviste e tante pubblicazioni di successo come nel NOME DELLA ROSA un best seller  che segno anche un sotto genere nel filone noir, dove la storia si coniuga al mistero.

Ho conosciuto  personalmente Umberto  Eco  a Montecerignone paese del Montefeltro dove  aveva acquistato un intero convento del 1300 fuori paese, che divenne una immensa biblioteca.  Eco era questo, un intellettuale  immerso nei libri. Nell’intervista  che ebbi l ‘occasione di fargli per la pagina della cultura  del Messaggero, vennero fuori tutti i suoi aspetti, da sottile  professore universitario, per un periodo più amato in Francia che in Italia, all o studioso di senologia, a cui dedico forse più belle della sua ricerca artistica.

Memorabili furono agli inizi degli anni Sessanta gli incontri alle prime edizioni della Mostra del cinema di Pesaro IL NUOVO CINEMA.

Furono autentiche fucine di teorie sul cinema, forse le ultime serie, dopo la stagione di Chiarini Aristarco e autorevoli critici come Luciani. L’ avvento della seminiologia rivoluziono le teorie storicistiche e fenomenologiche del cinema. Ma Eco mantenne sempre un grande rispetto per la letteratura e la poesia  I poeti venivano distinti in due tipologie: i buoni, che gettano nel fuoco le loro poesie a diciotto anni  e i cattivi, che continuano a scrivere le poesie per tutta la vita. E  Umberto Eco  si sentiva un poeta buono, che tutte le mattine scendeva al paese per comprare il quotidiano e pagava il caffè a tanti contadini e umili lavoratori che incontrava.

Dunque non un superbo accademico o arcigno eredità fra i vecchi codici e le tradizioni dei suoi saggi e  romanzi, ma una persona normale , che amava la natura ,l uomo nei suoi misteri esistenziali e il tramonto .

Tante letture  per Eco fin da bambino indottrinato dalla adorata  nonna che gli distingueva  capolavori letterari e autentiche sciaquette di incapaci scrittori.

Eco iniziò a scrivere racconti incompiuti che con un sillogismo mentale paragonava all’ amata Incompiuta di Schubert. Ora per ricordare Umberto Eco la casa editrice La nave di TESEO, ha pubblicato a cura di Anna Maria Lorusso LA FILOSOFIA DI  UMBERTO ECO, in libreria da questi giorni.  Importante questo volume da un punto di vista contenutistico,in cui Eco racconta Eco  . Poi una serie di contributi di studiosi sull’opera  di Eco .

Un ultimo ricordo di Eco  la sua lectio magistralis nel salone dì Palazzo Ducale di Pesaro, in cui in una riflessione quasi un testamento spirituale, voleva sollevare i rischi dell’ intellettuale di fronte  ai nuovi sistemi di comunicazione.

 

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