ECONOMIAIN PRIMO PIANOMARCHE

Al Mescola di Civitanova Marche le sperimentazioni di Massimo Garofoli uno degli chef migliori in Italia

Al Mescola di Civitanova Marche le sperimentazioni di Massimo Garofoli uno degli chef migliori in Italia

di GIUSEPPE CRISTINI*

CIVITANOVA MARCHE – Considero Massimo Garofoli uno degli chef sperimentatori migliori in Italia.

I suoi ristoranti hanno sempre garantito creatività, con un mix di sapori che stupiscono e appagano, raggiungendo provocazioni sensoriali che solo chi ha grande esperienza sa offrire.

Prima che Conte ci bloccasse con il lookdown,  ho scelto di andare a visitare Massimo e sua sorella  Ilenia nel loro ristorante Mescola a Civitanova Marche, in un sabato meraviglioso e ricco di pubblico composto in mezzo ad una città che pullula di interessi e shopping, unitamente all’accoglienza più vera all’ospite

Mescola è un ristorante riservato anche se alla portata di tutti,  pochi posti selezionati dove  il menù alla carta è ampio,  generoso e  autentico; anche il menù degustazione composto da tre  antipasti e un primo o tre  antipasti,  un secondo unitamente al dessert con grandi vini in abbinamenti suggeriti da Ilenia dà la sensazione di un locale ricercato e fashion.

E’ stato bello degustare davanti ad un raggio di sole nella Civitanova luminosa di questi tempi a due passi dal mare. Mescola è un ristornate che può ospitare la giovane coppia,  i clamori di una coppia glamour,  ma anche il single che vuole degustare una buona bottiglia unitamente ad  un piatto unico che sappia con discrezione regalare felicità al palato!

Massimo Garofoli interpreta una cucina che sa usare dove i piatti orto-mare, dei pescatori contadini  veleggiano profumatamente.

Ilenia e suo  marito danzano tra i tavoli  e riescono a regalare sempre un momento di grande piacevolezza  culturale,  dove nulla è banale,  ma dove ogni piatto nella sua cromaticità, nel suo equilibrio nella sua armonia finale e nella compostezza dell’equilibrio della digestione diventa assolutamente unico.

Tutto parte da un pane preparato dallo chef, quattro  tipologie di pani che vanno dalla leggerezza, alla complessità, all’irruenza dei sapori dove un olio meraviglioso di Piantone di Falerona apre il menù.

Massimo anche nelle piccole cose  racconta già di una dimensione culturale e culinaria di altissimo livello, con una sequenza gustativa in crescendo, con  vini che spaziano dal nord al sud dell’Italia centro compreso, con aperture internazionali, dove la Francia la Spagna non possono assolutamente mancare.

Che cosa stupisce di questa giornata sensoriale ed emozionale che prepara bene alle festività, è la leggerezza di ogni piatto, pur nella complessità dei sapori, degli ingredienti e delle miscele che Massimo riesci a comporre e Ilenia a regalare all’ospite che ne beneficia.

*Narratore del gusto e della bellezza

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it