CULTURAMARCHE

Quando una gallina s’imbambola davanti la tv

Quando una gallina s’imbambola davanti la tv

di TIBERIO CRIVELLARO

Quanti di voi hanno letto un romanzo di 130 pagine (circa) dove in quasi 110 continua fitto fitto un dialogo a telefono senza tregua di tre ore e passa fra una contadina e il veterinario del paese in un solo capitolo?

Ben pochi se non quelli che conoscono il compagno Dostoewskij, il santo Roth, battuti da un chiacchierone qual era Cicerone. Ve lo scodella l’italo Sacha Naspini in “Nives” (E/O Ed. nuova collana Prime bozze, giugno 2020).

Protagonista in “primis” Nives, e il capocomico Loriano Bottai, residenti in Poggio Corbello. La Nives, cafona di terra ultra sessantenne e vedova da poco del suo bifolco Anteo Raulli, per rimediare alla solitudo, prende come dama di compagnia la chioccia zompa Giacomina, invece del maiale che aveva rosicchiato il coldiretto dopo aver preso un “coccolone” proprio nella porcilaia.

La Nives s’era vendicata. Aveva imbracciato il suo san Francesco e scaricato addosso al porco un roseto di pallettoni. La pollastra era diventata presto en mise tipo gatto, cane, piuttosto che canarino, la miglior compagnia in casa con la padrona tra agi principeschi: vermicelli freschi di campo per colazione, e a iosa sino a tarda sera becchime di annata. Accoccolata accanto alla Nives sul cuscino preferito dell’ex Anteo a guardar la tivù.

Dopo a nanna, accovacciata nel comò di fianco al letto, ahimè non più matrimoniale. Il fatto aveva guarito dall’insonnia la siora Nives. Ma, come spesso accade nelle storie, a far le ova va a finir in frittata. Che è successo? Potete pure non crederci, ma ve lo giuro su Sant’Agata: una di quelle belle sere accade che parte in tv una reclame del Das messo nella lavatrice per pulir come meglio non si può i panni sporchi. Fatto sta che l’oblò del macchinario girò vorticosamente provocando alla Giacomina un imbambola mento; ipnosi da chioccite?

Passa il tempo, ma la bestiola rimane peggio d’una statua. Che fare? Urge chiamare il Bottai medico delle bestie un tantino alcolizzato. La Nives piglia il telefono a tarda sera, mentre con una “tagliata” spia l’occhi sbarrati della pollastra che par un busto di marmorino. Parte una telefonata che poteva bastare 2 minuti. Invece si protrae per ore intere. Un infinito dialogo che, con la scusa della Giacomina, sfronda altrove tra passato e passato remoto.

Ne verranno fuori d’ogni colore. Capirete quali misfatti e ripicche i due si riveleranno in modo perfido e vendicativo, peggio di una tragedia alla De Filippo. Occhio, sul finale s’intromette la signorona Donatella consorte del vetero. Mi chiedete se, alla fine, la gallina verrà fuori dall’incanto? Mah, non me lo figuro neppure io dato che mi mancano ancora 10 pagine alla fine. Intanto nelle “prime bozze non correte” ho trovato 3 soli errori. Coccodè!

SACHA NASPINI

NIVES

(E/O Edizioni – Prime bozze)

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