CRONACAIN PRIMO PIANOMARCHE

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte

Il numero è destinato a salire: allertati tutti gli alberghi della costa, molti dei quali sono già operativi. Il punto del presidente della Regione

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte

ANCONA – “Le persone assistite in maniera diretta durante la notte sono circa 15 mila e ovviamente rappresentano una piccolissima parte delle persone che hanno dormito fuori casa, fra chi ha scelto una destinazione autonoma e i tantissimi che hanno dormito in auto, compresi i centri importanti come Ascoli, Macerata e Fermo”. Lo ha detto questa mattina il presidente Ceriscioli tracciando il bilancio della notte appena trascorsa nelle zone del sisma. “Il terremoto – ha detto – è arrivato a dimensioni veramente molto ampie nel nostro territorio. Lo sforzo che stiamo facendo nelle Marche credo non sia paragonabile a quello di nessun’altra regione, perché gran parte delle scosse sono state nel nostro territorio: tutta la provincia di Macerata, molta della provincia di Fermo, gran parte della provincia di Ascoli Piceno e adesso anche la provincia di Ancona, dove Fabriano e altre città hanno segnalato danni importanti, oltre a moltissime persone che sono uscite di casa. La dimensione così ampia fa sì che lo sforzo della Protezione civile sia veramente imponente e sin dalle prime ore lo è stato. Speriamo di poter continuare con questo impegno nelle prossime ore, perché in realtà questi uomini e queste donne sono impegnati dal 24 agosto in maniera molto pesante. Per quanto riguarda i trasferimenti delle persone, il fatto significativo è che nelle zone delle scosse del 24 agosto, Arquata e dintorni, proprio ieri sono partiti i pullman verso le strutture della costa. Ci sono voluti due mesi per metabolizzare quello che è accaduto e poi con la terza scossa hanno deciso di partire. Nelle altre realtà per molti siamo a pochi giorni, per alcuni a poche ore dall’evento e quindi è un po’ più difficile prendere questa iniziativa, però devo dire che le partenze ieri sono state veramente significative. C’è l’attaccamento alla terra, ma la paura rispetto alla scossa sta spingendo verso la scelta di andare via. I numeri veri li vedremo un po’ più avanti, quando le persone smetteranno di dormire in auto e se non hanno una casa dove rientrare avranno bisogno di una risposta. Noi intanto abbiamo allertato tutte le strutture ricettive delle Marche, da Gabicce Mare fino a San Benedetto del Tronto e se non dovessero bastare ci rivolgeremo anche alle altre regioni. Per ora sono sufficienti le nostre. Vedremo in seguito”.

SEMPRE OPERATIVO IL CONTO CORRENTE PER LA RACCOLTA DEI FONDI

È sempre operativo il conto corrente postale per la raccolta dei fondi a favore delle popolazioni marchigiane terremotate. Aperto dalla Regione Marche in occasione del sisma del 26 agosto scorso, resta disponibile anche per le donazioni dell’emergenza in corso. Di seguito le coordinate (ugualmente valide per l’estero):

INTESTAZIONE CONTO CORRENTE POSTALE:
REG. MARCHE DONAZ.FAVORE TERRITORI
MARCHE COLPITI DAL SISMA
NUMERO CONTO: 1034116044
IBAN: IT-17-Y-07601-02600-001034116044
COD. BIC/SWIFT per i BONIFICI DALL’ESTERO: BPPIITRRXXX

È anche possibile effettuare donazioni direttamente on-line tramite la piattaforma regionale Mpay

Donazioni On-line sisma Marche

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte

AD ANCONA SITUAZIONE SEMPRE SOTTO CONTROLLO

Questa mattina il sindaco Valeria Mancinelli, nel corso di una conferenza stampa presenti alcuni assessori della Giunta,  ha fatto il punto della situazione in città a seguito del sisma di ieri mattina. Ad oggi non ci sono ulteriori ordini di evacuazione, a parte le due palazzine di Vallemiano, i cui abitanti, per ora ospitati al Palaindoor,  saranno trasferiti presso strutture alberghiere così come disposto dalla Protezione Civile Regionale.

Se ci fossero ulteriori evacuati, per ordine emesso dalle autorità competenti, saranno ospitati in strutture alberghiere come avviene nei comuni marchigiani interessati dal sisma. Per coloro che hanno avuto danni visibili, apparentemente significativi, alle proprie abitazioni e che hanno richiesto verifiche tecniche (ai numeri del Coc già comunicati in precedenza e che sono: 071-2223067-3008) consigliamo di rivolgersi prioritariamente al 115 dei Vigili del fuoco poiché i tecnici comunali sono tutti impegnati in questi giorni nelle verifiche a tappeto delle scuole e degli edifici ospitanti servizi pubblici essenziali.

Per chi ha già chiesto la verifica di agibilità della propria abitazione ed è in attesa  di accertamenti e non se la senta di rimanere in casa, è disponibile il servizio di prima accoglienza presso il Palaindoor.

L’Amministrazione però rende noto che le brandine fornite dalla Protezione Civile ad oggi sono circa 102 e sono in buona parte occupate. Quindi chi non avesse problemi serissimi o di entità particolare, ha sottolineato l’assessore alla Protezione Civile Stefano Foresi,  è pregato di non raggiungere la struttura. Si informa che chi avesse chiesto verifica  ed è in attesa, può comunque raggiungere il Palaindoor per sostarvi all’interno, mentre la priorità dei posti letto sarà  data a chi ha subito danni di particolare entità.

Al Palaindoor inoltre l’assessorato ai Servizi Sociali, ha spiegato Emma Capogrossi,  ha aperto uno Sportello Sociale di ascolto per aiutare e sostenere le persone che si rivolgono al centro di accoglienza.

Tutti sono invitati a portarsi il necessario per trascorrere la notte comprese le coperte, come avviene in tutti i centri di accoglienza situati al di fuori del cratere del sisma. Sino ad ora sono state 7/800 le richieste di verifiche in tutto pervenute ai Vigili del fuoco e al Comune.

Riguardo alla situazione delle scuole Ferrucci, l’assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Urbinati ha spiegato che dagli accertamenti svolti sulla scuola dopo il sisma del 24 agosto e nelle schede apposite compilate, non si evidenziavano danni strutturali bensì alla cannucciaia del solaio dell’ultimo piano  e lievi distacchi di stucco tra le connessioni delle piastrelle. L’ultimo piano delle scuole dove si sono riscontrati questi lievi problemi (evidenziati  anche nella scheda di valutazione redatta dopo il sisma del 24 agosto e inviata al dirigente scolastico) non viene comunque utilizzato per le attività e l’accesso allo stesso è vietato. La scuola utilizza esclusivamente piano terra, primo e secondo.

Le scuole, ha ribadito l’assessore alle politiche educative, Tiziana Borini, riapriranno il 4 novembre prossimo per consentire così il completamento degli accertanti da parte dei tecnici comunali sulle 54 scuole.

Le strutture sportive e le attività ricreative in genere sono sospese come da ordinanza del sindaco (disponibile su sito del Comune di Ancona) sino alla revoca per consentire anche nelle strutture pubbliche gli opportuni accertamenti, ha spiegato l’assessore allo Sport Andrea Guidotti, anche come richiesto dalla Protezione Civile, al fine di tenere libere le vie di comunicazione.

La scelta di non svolgere incontri sportivi che prevedano grande assembramento di persone risponde anche ad una esigenza di sicurezza oltre al fatto che il piano speditivo sismico del Comune di Ancona pubblicato anche sul sito, prevede le aree di attesa,  nei maggiori parcheggi della città, i più grandi dei quali sono situati proprio nei pressi di strutture sportive.

Infine, considerando la modesta partecipazione e poiché si svolgono all’aperto, domani e il 4 novembre si svolgeranno le cerimonie dei defunti in programma.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle attività del Coc si rimanda sempre al sito ufficiale del Comune di Ancona www.comune.ancona.gov.it   e ai canali social dell’Amministrazione.

ALL’INRCA DI ANCONA TUTTI I SERVIZI SONO ATTIVI

All’Irccs Inrca – Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani – di Ancona a seguito del sisma nessun servizio è stato interrotto e tutte le attività sono regolarmente funzionanti: sono garantite le prestazioni ambulatoriali, il Punto di primo intervento, i servizi di degenza ospedaliera, prenotazione e accettazione. Il temporaneo spostamento dei pazienti dell’Accettazione geriatrica d’urgenza avvenuto a seguito della scossa sismica delle 7:41 nella mattinata di domenica 31 ottobre rientra nel protocollo previsto in casi di eventi di questo tipo, che prevede in via precauzionale la dislocazione dei pazienti all’esterno per l’accertamento dello stato di sicurezza dello stabile. La situazione è tornata alla normalità già alle 9 del mattino quando, a seguito dei controlli dei Vigili del Fuoco sull’intero complesso ospedaliero “U. Sestilli” della Montagnola, i pazienti assistiti dal personale medico e di assistenza hanno fatto rientro in reparto. “Da una prima valutazione– spiega il direttore sanitario Alberto Deales – non sono emersi danni strutturali ma solo piccole crepe in alcuni reparti che hanno interessato l’intonaco di alcune pareti divisorie. Tutto si è svolto nella massima tranquillità secondo i protocolli previsti senza alcuna conseguenza per la salute delle persone coinvolte grazie alla massima professionalità degli operatori sanitari”.

ANCI MARCHE A DISPOSIZIONE DEI SINDACI DEL TERRITORIO

La nuova drammatica scossa del 30 ottobre ha ferito ancora le Marche colpendo i territori già pesantemente danneggiati da quello del 24 agosto. La macchina del primo soccorso si è messa subito in moto e quella degli aiuti ancora una volta ha risposto in maniera impeccabile. Sull’impegno preciso preso dalle istituzioni nei confronti dei Comuni colpiti veglierà Anci Marche. “L’intera struttura ANCI Marche ed il sottoscritto sono a completa disposizione dei Comuni terremotati per far sì che gli impegni presi si trasformino in atti governativi che favoriscano la ricostruzione degli edifici danneggiati e crollati e tutelino le iniziative imprenditoriali”. A dirlo è Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche, che nella giornata di martedì riceverà la visita del neo presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, successore di Piero Fassino.

Dopo la prima crisi sismica del 24 agosto, immediatamente, l’ANCI Marche ha costituito la “Commissione Straordinaria SISMA” e l’ANCI è stata costantemente coinvolta e presente sul piano dell’assistenza emergenziale, anche con una visita in loco dell’allora presidente Nazionale Piero Fassino, per seguire la preparazione degli atti amministrativi della Regione Marche, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e per la stesura del DL 189/2016. Tale presenza, suffragata anche dall’apporto del Dipartimento Nazionale di P.C., ha fatto sì che si attuassero una serie di collaborazioni di personale e di strutture a favore dei Comuni colpiti dal primo sisma da parte della Protezione Civile del Comune di Milano e della Protezione Civile della Regione Emilia Romagna.

In virtù del costante dialogo mantenuto con il Dipartimento della Protezione Civile dell’Regione Marche, con il quale ci siamo confrontati anche a livello di Assemblea Precongressuale ANCI dei Comuni della Regione, con il Direttivo Regionale dell’ANCI e della Commissione Sisma, la Presidenza della Regione ha chiamato l’ANCI a far parte del Comitato Istituzionale Post-Terremoto. In conseguenza della nuova crisi sismica di domenica 30 ottobre, l’ANCI Marche ha ulteriormente attivato la sua presenza presso la Sala Operativa della Regione Marche tenendosi in costante contatto con i Comuni coinvolti e con il DICOMACT di Rieti dove si trova la postazione dell’ANCI Nazionale.

Inoltre presso l’ANCI Nazionale è stato costituito un gruppo di lavoro composto dal Responsabile Protezione Civile ANCI Antonio Ragonesi, dall’Incaricata P.C. Anci Nazionale, Laura Albani e dal Segretario dell’ANCI Marche, Marcello Bedeschi, che ha elaborato un documento che riporta una proposta di emendamenti da inviare al Parlamento in fase di approvazione del DL 189 del 17/10/2016.

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte

POSSIBILE RISCUOTERE LA PENSIONE IN TUTTI GLI UFFICI POSTALI

Già attivi diversi Uffici Postali mobili dalle ore immediatamente successive alle scosse telluriche nei centri maggiormente colpiti. In particolare Poste Italiane è intervenuta nelle località di Visso e Castelraimondo (orario 8.20-13.35 ed il sabato 8.20-12.35), Pievetorina, Ussita, Pievebogliana, Muccia (orario 8.20-13.45 ed il sabato 8.20-12.45). Nelle prossime ore sarà servita da struttura mobile anche la località di Castelsantangelo sul Nera. Gli uffici mobili osserveranno i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35

Per quanto riguarda la città di Camerino, è stato riaperto l’ufficio postale di Camerino1. L’ufficio postale è stato potenziato con uno sportello aggiuntivo l’ufficio postale. Aperto già da oggi (31 ottobre) con i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35.

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella nottePoste Italiane d’intesa con Inps ha disposto la circolarità del pagamento delle pensioni erogate dall’Istituto e dal Ministero dell’Economia e Finanze. I pensionati residenti nelle zone colpite dal sisma potranno quindi riscuotere le somme in un qualsiasi Ufficio postale attivo sul territorio nazionale. L’agevolazione riguarda anche chi percepisce l’assegno di disoccupazione, che potrà perciò essere riscosso ovunque in Italia.

Poste Italiane ha stabilito per i residenti nelle aree colpite dal sisma – e in accordo con le banche partner – la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui e dei  prestiti  in corso su esplicita richiesta degli interessati. Saranno inoltre bloccate tutte le attività di recupero crediti e di sollecito dei pagamenti indirizzate a persone che vivono nei centri terremotati. La sospensione è operativa per i pagamenti futuri, non ancora addebitati sul conto.

Tra le altre misure imminenti ci sarà anche l’eliminazione delle commissioni sui prelievi da sportelli automatici postali e bancari della zona e dell’azzeramento delle commissioni relative a prelievi eseguiti con carte riconducibili agli uffici postali presenti nell’area del sisma, a prescindere dal luogo in cui sia avvenuta l’operazione.

Poste ha poi predisposto l’attivazione del servizio “Seguimi” che prevede la consegna della corrispondenza al recapito delle persone temporaneamente trasferiti anche attraverso il Dipartimento della Protezione Civile o le strutture che si occupano delle gestione dell’emergenza.

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notteI cittadini interessati potranno fornire il loro indirizzo provvisorio telefonando al numero verde gratuito di Poste Italiane 803160, che invierà tutte le informazioni alla Centrale operativa. I portalettere e le strutture operative di Poste Italiane daranno tutte le indicazioni sulla raccolta delle informazioni relative al nuovo domicilio dei cittadini.

Poste Italiane, attraverso l’operatore telefonico PosteMobile, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, ha riattivato la numerazione solidale 45500 per la raccolta fondi a favore della popolazioni di Umbria e Marche colpite dal terremoto.

Tutti i clienti PosteMobile possono donare 2 euro tramite l’invio di un SMS.

NUOVI CONTROLLI A SCUOLE E STRADE DELLA PROVINCIA DI PESARO

Nuovi sopralluoghi oggi da parte della Provincia di Pesaro e Urbino su scuole superiori e strade del territorio provinciale, dopo un incontro del direttore generale Marco Domenicucci con responsabili e tecnici dei settori edilizia scolastica e viabilità. I controlli non hanno fatto registrare particolari criticità. All’Itis “Mattei” di Urbino, a causa del distacco di parti di intonaco, sono state chiuse quattro aule, che verranno sistemate già da mercoledì mattina. Sempre mercoledì, prima dell’apertura delle scuole, verranno invece controllati l’Iis “Montefeltro” di Sassocorvaro e l’agrario “Cecchi” di Pesaro.

Quanto alle strade, per tutta la giornata è continuato il monitoraggio sulle strade provinciali (compresi ponti), in particolare nelle zone montane dove può essere più frequente il pericolo di caduta massi.

SESSANTAMILA ANIMALI A RISCHIO NELLE ZONE TERREMOTATE

Sono oltre sessantamila gli animali a rischio nelle stalle delle zone terremotate, con una situazione che si fa sempre più grave con il passare delle ore per le difficoltà a gestire mucche, pecore e maiali con strutture e fabbricati gravemente lesionati. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Macerata sulla base dell’ultimo monitoraggio effettuato tra le aziende danneggiate. Nei comuni dell’area più colpita sono allevate circa 9mila mucche, 40mila pecore e quasi 13mila maiali, che concorrono in maniera importante all’economia del territorio, dove l’agricoltura è il settore più presente ma anche il più colpito. Molte le situazioni drammatiche, da chi ha perso casa e stalla ed è costretto ora a dormire in auto o addirittura in gazebo di fortuna per non lasciare soli gli animali a chi ha avuto il caseificio lesionato e ora non sa come fare a gestire il latte che deve necessariamente mungere dalle proprie mucche. Ma c’è anche chi ha avuto la stalla dei maiali inagibile e ora non sa dove collocare centinaia di capi, che non possono essere certo portati al pascolo come mucche e pecore. E il sisma ha lesionato anche gli agriturismi. Non a caso la Coldiretti ha rivolto un appello agli agricoltori associati di tutta Italia per l’invio immediato di roulotte e camper per consentire agli allevatori terremotati di non abbandonare le aziende.

DA MARTEDI’ ALLESTITO A MUCCIA UN PRESIDIO VETERINARIO

Verrà allestito, a partire da domani, nella frazione Maddalena di Muccia, il presidio veterinario e sicurezza alimentare per le attività zootecniche del territorio marchigiano colpito dal sisma. Il punto logistico e operativo sarà allestito all’interno di una tensostruttura della protezione civile. Garantirà i controlli di sicurezza alimentare e sostegno agli operatori zootecnici, in particolare dell’Alto Maceratese. L’areale devastato dal terremoto è a forte vocazione zootecnica, con numerose stalle e una popolazione di animali da reddito composta da circa 12.000 bovini , 35.000 ovini, 170.000 suini e 1 milione di capi avicoli. Questi allevamenti, nonostante i danni che il sisma ha arrecato alle strutture e alle abitazioni agricole, continuano a produrre. Oltre all’attività stanziale, la zootecnia di queste aree è caratterizzata dalla “monticazione”: il pascolo estivo ad alta quota, che sta coinvolgendo un’ampia quota di bovini e ovi caprini. Animali che, quando le temperature montane diverranno proibitive, dovranno essere ricoverati a valle nelle stalle che, in massima parte, non esistono più. Inoltre, l’area colpita dal sisma segnala anche danni rilevanti alle strutture periferiche dell’Asur (deputate alle funzioni di controllo per la tutela della sicurezza alimentare  e vigilanza veterinaria, non più utilizzabili), mentre una quota significativa del personale sanitario risiede in queste zone e risulta essa stessa terremotata. Alla Maddalena di Muccia verrà assicurata la coperture dell’emergenza per le attività sanitarie, in coordinamento con i centri della protezione civile sul territorio. Oggi, a Perugia, si è tenuto un incontro interregionale, promosso dai ministeri Agricoltura, Salute, Dicomac (Direzione di comando e controllo della protezione civile nazionale) e l’Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche a cui hanno partecipato i referenti dell’agricoltura, della veterinaria e sicurezza alimentare delle Regioni interessate, nel corso del quale sono state coordinate le modalità operative sui territori colpiti dal sisma per garantire la tutale del benessere degli animali nell’emergenza e la fornitura di  strutture temporanee di abitazione  per gli allevatori e di ricoveri per gli animali. “A seguito del terremoto del 24 agosto il personale tecnico specializzato della Regione Marche aveva effettuato, in pochi giorni, i sopralluoghi presso le aziende agricole danneggiate, rilevato le necessità per le famiglie e per il bestiame e dunque avviato, in coordinamento con la Protezione civile nazionale e le altre Regioni colpite dal sisma, tutte le procedure per assegnare i moduli abitativi e zootecnici necessari. Quest’ultimo evento sismico – rileva il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini – ha danneggiato ulteriormente le aziende e creato gravissimi danni al settore agroalimentare in un territorio molto esteso, dove l’agricoltura e la zootecnia hanno una naturale vocazione di qualità. Sono al lavoro le squadre regionali per effettuare i sopralluoghi, in particolare per mettere in sicurezza il bestiame. È necessario garantire la continuità economica e produttiva del settore agricolo, per scongiurare il pericolo dell’abbandono che sarebbe il colpo mortale per la rinascita di questi borghi dell’Italia Centrale, che sono l’anima del nostro Paese”. L’assessore Casini informa anche che domani pomeriggio parteciperà, a Roma, all’incontro convocato dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, con gli assessori regionali all’Agricoltura delle regioni interessate dal terremoto.

IL PD DELLE MARCHE: “UNA FERITA PROFONDA”
Un’altra scossa, un’altra ferita, sempre più profonda. La nostra comunità, il nostro territorio, il nostro sistema stanno affrontando grandi difficoltà, così duramente messi alla prova dai ripetuti terremoti. Sono giorni di paura, di spaesamento, di destabilizzazione e guardare al futuro non è sempre semplice né scontato. Ma il messaggio che il Partito Democratico delle Marche vuole lanciare a tutti coloro che stanno vivendo in maniera diretta i drammi e i disagi provocati dal terremoto, così come al resto della popolazione della nostra regione, è un messaggio di fiducia, di vicinanza, di solidarietà, di resistenza.
Restiamo uniti, soprattutto ora che dobbiamo fare i conti col dolore e lo sconforto. I segni di queste scosse non rimarranno solo nei muri crepati o crollati, nei mucchi di macerie, nelle strade sfondate, ce li porteremo addosso, per lungo tempo. Ma per quanto profonde possano essere, le ferite asciugheranno. E lo faranno tanto prima quanto più resteremo insieme nell’affrontare gli ostacoli, giorno dopo giorno e nel ricostruire i nostri paesaggi, i nostri borghi, le nostre case, pezzo dopo pezzo. C’è bisogno del supporto di tutti, ad ogni livello e di certo saremo in grado di dimostrare che siamo una grande comunità, sapremo valorizzare ogni connettore sociale, insieme sapremo rendere forte ciò che da solo potrebbe essere troppo debole.
Ricordiamo che, per donazioni in favore delle popolazioni marchigiane colpite dagli eventi sismici, è sempre operativo il conto corrente postale della Regione Marche, già attivato dal sisma dello scorso 24 agosto. Di seguito le coordinate bancarie:
INTESTAZIONE CONTO CORRENTE POSTALE: REG. MARCHE DONAZ. FAVORE TERRITORI MARCHE COLPITI DAL SISMA
NUMERO CONTO: 1034116044
IBAN: IT-17-Y-07601-02600-001034116044
COD. BIC/SWIFT per i BONIFICI DALL’ESTERO: BPPIITRRXXX
È possibile effettuare anche donazioni on-line, per mezzo della piattaforma regionale Mpay Donazioni On-line sisma Marche
Il numero della Protezione Civile per fare donazioni attraverso sms solidali è il 45500, mentre il numero verde per le emergenze è 840.001.111.

A FABRIANO UN SERVIZIO DI PRE-VERIFICA DANNI DELLA CONFARTIGIANATO

 

Il terremoto che ha scosso le Marche ha coinvolto anche il fabrianese. Per questo la Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro Urbino dopo aver preso contatti con il Comune di Fabriano ha da subito attivato un servizio di pre-verifica e segnalazione danni. Le imprese che hanno subito danneggiamenti possono effettuare la propria segnalazione contattando i numeri della Confartigianato di Fabriano 0732 770608 (Simone Clementi) e 0732 770610 (Loredana Fiori) e richiedere un sopralluogo, del tutto gratuito, di pre-verifica dei danni da parte degli ingegneri che si sono resi disponibili, per determinare se sia o meno necessario l’intervento dei tecnici comunali o degli addetti della protezione civile. Questo servizio per venire incontro alle tante richieste di sopralluogo e al contempo snellire e facilitare il compito dei tecnici incaricati.

 

NUOVI DANNI NEL CENTRO STORICO DI  MONTE SAN VITO

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Anche il territorio di Monte San Vito è stato interessato da ulteriori e importanti eventi sismici, dopo quelli del 24/8/2016 e del 26/10/2016. Il sindaco Sabrina Sartini ha subito preso dei provvedimenti. “Nell’immediatezza – si legge nell’ordinanza che ha firmato – si sono rilevati lungo la via Congiu Nello detriti e parti di laterizi provenienti dalla facciata della Chiesa dei Combattenti, dalla Chiesa Collegiata S. Pietro Apostolo e in particolare dalla torre campanaria; – all’esito dei primi sopralluoghi, svolti comunque senza la possibilità di raggiungere le quote dei distacchi, non è possibile escludere l’eventualità del ripetersi di tali eventi, come da relazione dei tecnici del 30/10/2016, prot. n. 13640; Richiamato che nella suddetta relazione si propone in via precauzionale di interdire l’accessibilità pedonale e carrabile di un tratto di strada che va dal civico 17 di Piazza della Repubblica al civico 7 di via Congiu Nello (ivi compresi i civici nn. 9/11/13/15/17/19 di via Congiu Nello) Ritenuto di adottare specifica ordinanza al fine di scongiurare ogni qualsivoglia pericolo alla privata e pubblica incolumità conseguente eventuali nuovi distacchi di materiali provenienti dagli edifici sopradetti e meglio specificati nella relazione del 30/10/2016; Considerato necessario vietare l’accesso all’area sopra indicata ed altresì alle abitazioni, edifici pubblici e privati e luoghi, fino al compimento di ulteriori verifiche che escludano ogni rischio per l’incolumità; Attesa la necessità e l’urgenza di adottare apposito provvedimento, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità; Visto l’art. 54, comma 4°, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n° 267; ORDINA E’ vietato a chiunque di accedere: al tratto di strada che va dal civico 17 di Piazza della Repubblica al civico – 7 di via Congiu Nello (ivi compresi i civici nn. 9/11/13/15/17/19 di via Congiu Nello) – alle abitazioni, edifici pubblici e privati e luoghi distinti al civico 17 di Piazza della Repubblica ed ai civici 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19 di via Congiu Nello fino al compimento di ulteriori verifiche che escludano ogni rischio per l’incolumità. Il personale tecnico ed i soggetti espressamente incaricati potranno accedere a condizione che abbiano adottato le precauzioni necessarie”. L’ordinanza del sindaco di Monte San Vito è stata subito trasmessa anche al prefetto di Ancona.

FINITI I CONTROLLI, A SENIGALLIA TUTTO OK NELLE SCUOLE

Sono terminate le verifiche tecniche disposte dall’Amministrazione comunale nelle scuole comunali e negli altri edifici a seguito del terremoto che domenica mattina ha scosso nuovamente il centro Italia. I controlli effettuati non hanno evidenziato problematiche strutturali a seguito dell’evento sismico. Per quanto riguarda le scuole comunali, le attività didattiche potranno riprendere regolarmente, come da calendario. “Anche questa volta – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – le verifiche che abbiamo immediatamente avviato fin da ieri mattina non hanno fatto riscontrare problematiche derivanti dal sisma. Come al solito, la chiusura delle scuole è stata disposta a livello precauzionale, ma abbiamo ritenuto doveroso farlo perché in questi casi la sicurezza degli studenti, dei docenti e del personale scolastico, insieme alla serenità delle famiglie, viene prima di ogni altra considerazione”.

IL SINDACO DI SENIGALLIA RINGRAZIA GLI ALBERGATORI DELLA CITTA’

“In questo momento così difficile per la nostra regione, messa a dura prova da un sisma che ha sconvolto la vita di migliaia di marchigiani privandoli di tutto, la disponibilità delle nostre strutture alberghiere a ospitare gli sfollati è un gesto di grande solidarietà che rende onore a tutta Senigallia. Per questo, attraverso il presidente dell’Associazione Albergatori, Marco Manfredi, e della AssHotel, Alberto Tassi, voglio pubblicamente ringraziare tutte le attività che in queste ore hanno messo a disposizione ben mille posti letto in 370 camere per accogliere chi ne ha bisogno”. Così il sindaco Maurizio Mangialardi sulla disponibilità delle strutture alberghiere di Senigallia a ospitare gli sfollati colpiti dal sisma.

Il terremoto nelle Marche, quindicimila persone assistite nella notte

CONCLUSI I SOPRALLUOGHI ANCHE A MAIOLATI SPONTINI

Il sindaco di Maiolati Spontini,  Umberto Domizioli, ha completato i sopralluoghi effettuati insieme alla Responsabile dell’ Ufficio Tecnico del Comune arch. Nicla Frezza con la presenza dell’insegnante Vicaria Maria Luisa Rossetti e del responsabile del gruppo comunale di Protezione civile Marco Conti, nelle scuole e nelle strutture comunali aperte al pubblico. Dalle verifiche non sono emerse criticità, quindi sia il nido che le scuole dell’infanzia “Gianni Rodari” e “Domenico Pallavicino, come pure le classi ospitate nel plesso di via Venezia potranno riprendere la normale attività didattica giovedì 3 novembre, come previsto dal calendario regionale e mercoledì due novembre per quanto riguarda il nido.

L’edilizia scolastica è stata sempre una delle priorità dell’Amministrazione comunale, sia durante i due mandati Carbini che nell’attuale del sindaco Domizioli. “Investendo parte dei proventi della discarica nelle scuole – ricorda il sindaco –, sia con l’adeguamento di quelle esistenti che con la realizzazione ex novo del plesso di via Venezia, che già dallo scorso anno scolastico ospita sia la primaria che la secondaria di primo grado, abbiamo fatto una precisa scelta per il futuro e per la sicurezza delle nuove generazioni”. Il plesso di via Venezia è stata la voce più importante dei finanziamenti destinati alle opere pubbliche. “La scuola è stata costruita nel rispetto delle ultime normative antisismiche e con materiali all’avanguardia”. Gli investimenti hanno riguardato in questi anni anche la sistemazione e l’adeguamento sismico del palazzetto dello sport e della piscina consortile. Strutture che, di conseguenza, non hanno avuto ripercussioni dalle ultime scosse.

Anche negli edifici pubblici del capoluogo collinare non sono state riscontrate situazioni particolari. L’unica decisione di emergenza presa dal sindaco è stata il trasferimento degli ospiti della casa di riposo Gaspare Spontini nella vicina Casa Paolo VI, messa a disposizione dalla Curia Vescovile. Questo per verificare con il tempo e lo scrupolo necessari alcune crepe e distacchi di intonaco. L’operazione di trasferimento dei trenta pazienti si è svolta domenica mattina grazie all’intervento dei vigili del fuoco, supportati da 14 volontari del Gruppo di Protezione civile comunale.

“Ringrazio gli agenti dei vigili del fuoco, che sono intervenuti prontamente e in modo professionale – sottolinea Domizioli – e i volontari della Protezione civile, che si sono prodigati nelle operazioni e che continuano, in maniera encomiabile, la loro preziosa attività a favore della popolazione. Quattro di loro, infatti, sono partiti ieri sera per prestare i primi soccorsi a Pieve Torina”.

La consigliera delegata alla Protezione civile Stefania Lucidi ricorda come sia importante “conoscere le aree di attesa limitrofe alla propria abitazione. Esse sono dei luoghi di prima accoglienza per la popolazione, opportunamente segnalati, raggiungibili attraverso un percorso sicuro. In queste aree i cittadini ricevono, in casi di emergenza, le prime informazioni e i primi generi di conforto. Evitando sempre inutili allarmismi, ogni cittadino deve conoscere il piano generale di Protezione Civile del proprio comune di residenza”. Le informazioni utili in caso di emergenza ed i vari piani, per il nostro Comune, sono consultabili nel  sito www.protezionecivilemaiolatispontini.it/piani_di_emergenza.htm.

Per informazioni su eventuali verifiche o controlli ad abitazioni private, i cittadini sono invitati a contattare l’Ufficio tecnico del Comune di Maiolati Spontini.

CONTROLLI IN CORSO A JESI, ECCO GLI EDIFICI AGIBILI

A Jesi sono una decina i tecnici comunali impegnati anche oggi per le verifiche degli edifici pubblici dopo la nuova violenta scossa di terremoto. Un controllo scrupoloso disposto dal sindaco Massimo Bacci che domenica ha firmato un’ordinanza con la quale viene stabilito che tutte le strutture pubbliche dovranno restare rigorosamente chiuse fino a quando non vi sarà il via libera dei tecnici.

E così dopo i controlli di domenica che hanno riguardato viadotti, casa di riposo, palazzo della Signoria, palasport, teatro, Villa Borgognoni (tutti dichiarati agibili), oltre ai cimiteri comunali (agibile ad accezione di ascensori, chiesa e famedio), i sopralluoghi quest’oggi si sono concentrati sulle altre strutture.

Al termine del sopralluogo vi è stato il vertice con il sindaco Bacci per fare il punto della situazione. Sentite le relazioni dei tecnici, sono stati dichiarati agibili gli asili nido Girotondo, Oasi, Romero, 44 Gatti, Tita & Taby (gli asili, come noto, non dipendendo dal calendario scolastico regionale, riaprono mercoledì) e poi ancora il mercato, il tribunale (tranne la stanza della cancelleria), la scuola di musica, i musei (Palazzo Pianetti, Studio arti della stampa, Palazzo Colocci), le palestre non annesse alle scuole (palascherma, bocciodromo, palestre Carducci e Carbonari), le tribune dello stadio Carotti e del campo sportivo Cardinaletti. Riaperti gli ascensori al cimitero principale, chiusa la chiesa di San Marco per il distacco di frammenti di intonaco affrescato in entrambe le navate.

Mercoledì le operazioni di verifica continueranno nelle scuole dell’obbligo (scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado) e relative palestre. Queste ultime resteranno chiuse in orario serale alle società sportive fino a nuova disposizione. Chiuse anche le palestre degli istituti superiori fino a quando i tecnici della Provincia non avranno dato il loro nulla osta. In tal senso sono in corso contatti tra Comune e Provincia.

A GROTTAMMARE CONTROLLI IN TUTTO IL TERRITORIO

A Grottammare sono iniziati di buon ora i sopralluoghi disposti già ieri dal Sindaco Enrico Piergallini nella riunione del COC. A controllare il territorio squadre formate da tecnici comunali e da tecnici privati volontari che nella giornata di oggi visioneranno le strutture pubbliche e private per le quali ci sono state segnalazioni dando ovviamente la priorità alle scuole e agli edifici di culto – questi ultimi particolarmente importanti in vista delle celebrazioni in onore dei defunti. Tecnici dei Vigili del Fuoco hanno supervisionato le situazioni più urgenti e delicate.

Attualmente è stata confermata la chiusura della Chiesa di S. Pio V, che necessita di ulteriori approfondimenti. Nelle prossime ore il Sindaco potrebbe disporre la riapertura delle Chiese di Gran Madre di Dio, di Madonna della Speranza e di Sant’Agostino. Gli altri edifici di culto saranno presi in esame il prima possibile.

Questa mattina si è proceduto, inoltre, ad un sopralluogo presso il centro commerciale Ipersimply – L’Orologio. Tale incontro ha confermato la necessità di mantenere chiusa la struttura affinché vengano eseguiti alcuni lavori.

E’ aumentato il numero delle famiglie grottammaresi che è stato necessario ospitare altrove per le precarie condizioni statiche delle loro abitazioni. Questa mattina infatti una famiglia residente in zona S. Giacomo è stata evacuata e troverà ospitalità presso il Residence Le Terrazze.

Infine, nella tarda serata di ieri, sono giunti a Grottammare i cittadini dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto che hanno scelto di raggiungere la costa. Sono circa 130 persone che sono ospitate dall’Hotel Roma, dall’Hotel Lo Squalo e dall’Hotel Perla Preziosa, provenienti principalmente dal comune di Montegallo. Appena giunti, il Gruppo comunale di Protezione civile di Grottammare si è messo a disposizione per supportarli nell’emergenza e fornire loro i beni di prima necessità. La situazione non è comunque definita poiché nelle prossime ore sono previsti altri arrivi nelle strutture ricettive grottammaresi.

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