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Le rockstar non sono morte di Valerio Piperata

Le rockstar non sono morte di Valerio Piperata

Le rockstar non sono morte di Valerio Piperatadi TIBERIO CRIVELLARO

Provate a chiedere ai tanti jovanotti e…jovanotte che sognano di esibirsi musicalmente in pubblico se le Rockstar siano morte. Almeno uno, in questo caso Valerio Piperata, romano de Roma, vi mostrerà il dito. Eh si, per ribadire la sua strenua difesa sul dramma musical-mezosoico-moderno ha scritto un libro sul tema rispondendo agli sfigati che gettano la spugna: Le Rockstar non sono morte” (E/O Edizioni). Sia la velleità di scrivere un romanzo, sia con questa scusa attirare l’attenzione di qualche mega-discografico non è per ora dato a capire. Ma sentite questa sua idea non del tutto para-fantastica…L’alias Daniele Fagiolo, quand’era liceale introverso e disperatamente timido che passava il suo tempo ad ascoltare la musica dei mitici gruppi rock invece di studiare, mette su un gruppo di svitati con pulsionalità underground-fracassoni. La band cialtronesca composta dal Fagiolo, Tommaso Sciarra (suo compagno di banco), il napoletano Mario Pannocchia e un criminaluncolo de borgata romana Adriano Trota, si nominerà a scanso delle loro infantili aspirazioni, “I Vecchi”. Incredibile, dopo alcune esibizioni nei più scassati locali di provincia, ottengono l’attenzione prima di un menager montato e bidonaro, poi di uno che conta nella haute nazional-discografy. Il successo è a portata di mano. Il quartetto di sbandati che a mala pena sanno suonare, pare trovare un senso nel panorama musicale ormai decadente. Pare che anche il pseudo-professionismo senza un palco possa cavalcare le onde assieme ai grandi marosi storici; ai cicloni del Rock che stanno nella storia…E la realtà si mischia all’immaginario. Vedete un po’ come finisce… Wow!

 

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