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I responsabili dell’associazione Un battito di Ali si sono confrontati con la nuova direzione degli Ospedali Riuniti di Ancona

I responsabili dell’associazione Un battito di Ali si sono confrontati con la nuova direzione degli Ospedali Riuniti di Ancona

ANCONA – Il consiglio direttivo dell’associazione Un battito di Ali Odv si è recato a Torrette per incontrare la nuova direzione generale degli Ospedali Riuniti di Ancona

È stato un incontro richiesto proprio dalla presidente Chiara Mormile e dal direttore Valentina Felici perché l’obiettivo dell’Associazione dei genitori è quello di tenere costantemente monitorata la situazione all’interno del reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica diretto dal dottor Marco Pozzi.

I temi che meritano l’attenzione sono noti purtroppo, perché da oltre un anno le liste d’attesa per le visite cardiologiche pediatriche e per gli holter pediatrici sono praticamente al collasso!

Temi più volte sottoposti all’attenzione  della Direzione generale dell’ospedale e degli assessori competenti presso la Regione.

In aggiunta è stato richiesto  formalmente un incontro urgente per capire come la Direzione generale intende muoversi rispetto al vuoto che si creerà a seguito dell’imminente pensionamento del primario del Reparto, dottor Pozzi, che  tra qualche mese potrà godersi una meritatissima pensione; ovviamente occorrerà che al più presto venga indetto un concorso pubblico.

Ricordiamo infatti che grazie all’operato impeccabile del Dott. Pozzi dal 2008 il tasso di mortalità presso il Reparto da lui diretto è sceso notevolmente, dall11%allo 0,4% portando il reparto ad essere non solo un fiore all’occhiello dell’ospedale marchigiano ma un’eccellenza a livello nazionale ed Europeo.

Nel corso di questi anni dal  Reparto sono passati  pazienti provenienti  dalla Regione Marche ma anche da altre regioni  quali ,Abruzzo,Molise, Umbria  Campania e Puglia…proprio perché ritenuto uno dei migliori a livello nazionale!

Il tasso di mortalità è il dato che salta maggiormente all’ attenzione, ma è doveroso ricordare che i bambini e i ragazzi seguiti dal Centro si sono visti  garantiti  sacrosanti principi:quello di poter mantenere uno stile di vita DIGNITOSO e quanto più vicino alla NORMALITÀ (intesa come stile di vita paragonabile ai propri coetanei) , fattori tutt’altro che scontati quando si parla di patologie croniche.

Eccellenza riconosciuta grazie anche alla risoluzione regionale del febbraio del 2018 che doveva essere un’ulteriore garanzia rispetto al livello qualitativo raggiunto dal Reparto per tutti i cuori birichini seguiti a Torrette ma che invece ad oggi appare piuttosto un impegno rimasto sulla carta, ciò in ragione del fatto che in alcuni frangenti il Reparto ha evidenziato carenze e fragilità mai conosciuti prima d’ ora  ..I genitori dell’associazione chiedono massima tutela per i piccoli pazienti e soprattutto una progettualità concreta e rapida per continuare a garantire l’eccellenza che è stata creata in questi ultimi decenni diretti dal professor Pozzi.

“Non ci accontentiamo di nessuna promessa verbale, vogliamo fatti concreti e rapidi sia da parte del nuovo direttore Armando Gozzini che dal presidente Acquaroli “spiega la presidente Chiara Mormile. In gioco c’è la vita e il benessere dei nostri figli”.

“La nostra associazione ha un ruolo fondamentale all’interno del reparto e per questo ci sono 3 professionisti che lavorano quotidianamente per garantire supporto , terapie e percorsi personalizzati per i piccoli ricoverati e per le loro famiglie “dice il Direttore Valentina Felici che assicura “io e la Presidente con tutto il consiglio direttivo teniamo costantemente e attivamente sotto  controllo la situazione in reparto, dobbiamo farlo per tutte le famiglie, per tutti i bambini e anche per tutto il personale medico e infermieristico che lavora all’interno dell’ospedale che da anni cura  tutti i nostri cuori birichini”.
“Abbiamo chiesto un incontro anche al ministro della salute Schillaci e alla presidente Giorgia Meloni perché la situazione del nostro reparto è in continuo divenire visto il prossimo pensionamento del primario e per il bene di tutti i pazienti è necessario mantenere e potenziare lo standard delle cure sia a livello cardiologico che a livello chirurgico ” Continua la Presidente “Aspettiamo dunque di essere  ricevuti quanto prima  a Roma e nel frattempo aspettiamo di sapere quale sarà il “PIANO D’AZIONE” che metterà in campo la Direzione dell’ospedale di Torrette per garantire una continuità alle eccellenti cure erogate solamente sino a qualche tempo fa: sino ad oggi l’ospedale Torrette è stata meta d’approdo di piccoli pazienti provenienti dalla varie regioni d’Italia, non vorremmo che la situazione finisse per ribaltarsi’ ossia che fossero i bimbi marchigiani a dover “migrare” altrove per ambire a quel livello qualitativo che abbiamo sempre riscontrato “a casa nostra”.

 

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