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In Prefettura la presentazione del volume “I marchigiani e la III Guerra d’Indipendenza”

In Prefettura la presentazione del volume “I marchigiani e la III Guerra d’Indipendenza”

ANCONA – Il prefetto, Darco Pellos, ospiterà venerdì 16 alle 10, nella sua sede istituzionale di Ancona, la presentazione dell’edizione degli atti del convegno su «I marchigiani e la III Guerra d’Indipendenza», organizzato  a Barbara nel 2016, in occasione del 150° anniversario dell’evento, dalla Deputazione di Storia Patria per le Marche e dalla sezione «Garibalda Canzio» di Castelbellino dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG), già presiedute dal contemporaneista Gilberto Piccinini.

L’incontro commemorativo dello sfortunato conflitto, che permise comunque la liberazione del Veneto nel 1866, allestito dal suddetto compianto docente con la collaborazione della collega Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’ «Eroe dei due mondi» e presidente nazionale dell’ANVRG,  si inseriva poi nel più ampio progetto interregionale denominato «Iniziative culturali e scientifiche inerenti la III Guerra d’Indipendenza e l’annessione del Veneto nella ricorrenza dei 150 anni», attuato di concerto con la Società Toscana del Risorgimento e la Deputazione di Storia Patria delle Venezie, di cui la «giornata di studio» barbarese doveva rappresentare «una prima occasione di confronto».

La recente costituzione nel piccolo paese di Barbara di un gruppo dell’associazione garibaldina, in virtù dell’esposizione permanente della mostra “Marchigiani nel Risorgimento”, promossa dall’amministrazione comunale, e la disponibilità di un locale cinema-teatro fecero quindi balenare l’idea di organizzare proprio in questo comune la giornata di studio sulla III Guerra d’Indipendenza.

Gli atti, ripartiti in due sezioni – “Gli eserciti, i vertici gerarchici e le strategie”, “I volontari e la partecipazione regionale” – si aprono con un’introduzione generale di Vito Rampino, su forze militari,  strategie e tattiche,  Annita Garibaldi Jallet descrive poi la partecipazione  di Giuseppe Garibaldi, con i suoi figli Menotti e Ricciotti, Claudio Bruschi tratta le ripercussioni dello scontro marittimo per la città di Ancona, Ettore Baldetti analizza l’intervento di soldati e comuni marchigiani,  il compianto avvocato Nicola Sbano si sofferma sul veterano Angelo Pichi, carbonaro a generale, Marco Severini descrive l’adesione relativamente cospicua dei senigalliesi, concittadini del papa Pio IX, e l’impatto della guerra navale sulla cittadinanza di Ancona; in chiusura, Gilberto Piccinini ripropone le vicissitudini di un volontario universitario garibaldino di Serra San Quirico. In appendice  è stata aggiunta la preziosa descrizione del conflitto estratta dai «Ricordi» del generale garibaldino anconetano Augusto Elia, già protagonista di un eroico salvataggio di Garibaldi durante la cosiddetta “spedizione dei Mille”.

In chiusura si è riportato l’elenco pressoché completo dei volontari marchigiani arruolati nelle file dei garibaldini, unici veri vincitori nella Battaglia di Bezzecca, desunto dai registri matricolari conservati presso l’Archivio di Stato di Torino, di cui si conserva copia nella sede del gruppo ANVRG di Barbara.

L’evento, magistralmente coordinato dalla presidente della Deputazione di Storia Patria prof. Anna Falcioni, nel quale interverranno fra gli altri Daniele Diotallevi e Annita Garibaldi Jallet, sarà seguito dall’inaugurazione, presso la sede anconetana dello stesso ente in piazza Stracca n. 1, della temporanea esposizione della suddetta mostra “Marchigiani nel Risorgimento”, curata da Ettore Baldetti, il cui catalogo è on line nel sito del Comune di Barbara, e del museo risorgimentale, allestito da Claudio Bruschi.

Nelle foto: un momento del convegno del 2016 con i rievocatori dell’Accademia di Oplologia e Militaria, e, seduti, Gilberto Piccinini, a sinistra, e Annita Garibaldi Jallet, a destra; le navi italiane nel porto di Ancona; il giovane garibaldino Augusto Elia; il manifesto della presentazione degli atti, con l’immagine di una camicia rossa e un berretto del IX Reggimento garibaldino, esposti in Deputazione

 

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