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Passione, impegno e studio: l’Associazione modellistica fabrianese celebra i primi quarant’anni di attività

Passione, impegno e studio: l’Associazione modellistica fabrianese celebra i primi quarant’anni di attività

di DANIELE GATTUCCI

FABRIANO – Associazione modellistica fabrianese: un mondo fatto di passione, studio e conoscenza che quest’anno celebra i quarant’anni di attività nel campo di volo di Paterno.

“Una straordinaria realtà” uno dei commenti dei cultori di aeromodellismo, alianti, elicotteri e droni che hanno avuto modo di fare esperienza in questa realtà: “Tra amici sempre pronti e disponibili a dare consigli ed informazione tecniche su tutto ciò’ che riguarda l’aeromodellismo. Trascorrere momenti al campo volo, ove la natura fa da padrona, non significa altro che un modo per condividere esperienze non solo di volo ma anche di vita”.

Potrei concludere qui l’articolo ma quaranta anni di volo (1983-2023) meritano davvero un’attenzione particolare e grazie al colloquio con i soci dell’Associazione Modellistica Fabrianese si scoprono vicende di vita che definire partecipate è un eufemismo.

“Da quattro decenni – mi informano – un gruppo di amici appassionati della costruzione e pilotaggio degli aeromodelli in scala, costruiti con legno di balsa e/o materiali compositi come fibra di vetro, carbonio legati con resine epossidiche, che vanno dai due metri di apertura alare per i modelli acrobatici fino ad arrivare ai cinque metri per gli alianti hanno creato questo sodalizio”.

“Certo – evidenziano – ne è passato di tempo da quando uno sparuto di appassionati iniziava a far volare dei modellini di aerei in mezzo ad un campo, pieno di erbacce e zolle di terra in prossimità dalla frazione di Paterno, sognando un giorno di avere una bella pista in asfalto dove far decollare e atterrare i loro aeromodelli in sicurezza, con un punto di appoggio e uno spazio intorno con un prato tutto verde e ben curato dove passare qualche ora in completo relax, godendosi la passione comune del volo”.

Ora, meglio dire oggi? “Dopo tutto questo tempo, anno dopo anno, abbiamo realizzato quello che era il nostro desiderio. Una associazione, guidata da un direttivo composto da cinque soci che oggi conta 27 iscritti, abbiamo una bellissima pista in asfalto lunga 120 metri e larga 12, segnalata sulle carte aeronautiche, con le coordinate 43° 18’ 41 N-12° 56’ 43 E, e disponibile per atterraggi in emergenza anche per aerei ultraleggeri ed elicotteri. Abbiamo inoltre un M.A.M. modulo abitativo donatoci dalla protezione civile, utilizzato per l’emergenza terremoto del 1997, ora attrezzato come punto ritrovo per i soci e come magazzino per lavori di manutenzione varia, il tutto su una superficie di circa un ettaro che è praticamente un prato sempre ben curato”.

Ecco spiegato il motivo per cui l’Associazione Modellistica Fabrianese è “il gruppo più numeroso e organizzato delle Marche e prima del brutto periodo del Covid ,organizzavamo una manifestazione annuale nella quale venivano invitati altri amici aeromodellisti che arrivavano da Perugia, Gubbio, Jesi, Ancona, Tolentino e Macerata. Si trascorreva insieme una bella giornata, si consolidavano vecchie amicizie e si conoscevano nuovi appassionati”.

Poi? E la domanda non è casuale perché immaginavo anche la risposta: “Spenti i motori e terminate le evoluzioni invitavamo tutti gli amici al rituale pranzo sociale dove gustando delizie di alta gastronomia fabrianese, accompagnate da abbondanti libagioni, finivamo la giornata tra risate e racconti di varie peripezie di volo. Che dire – mi rispondono in chiusura – siamo un po’ orgogliosi per quello che abbiamo realizzato con poche risorse e tanto lavoro da parte dei soci, che hanno un’età, compresa tra i trenta e gli ottanta anni tanto da asserire che questo meraviglioso sport riesce ad accomunare diverse generazioni e mentalità”.

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