La mia bottiglia per l’oceano, un giallo avvincente di Michel Bussi
di TIBERIO CRIVELLARO
L’isola di Hiva Oa, uno dei paradisi delle Polinesia francese, non è certo da paragonare ad un atollo con le sue alte montagne e ampie vallate traboccanti di vegetazione, le sue affascinanti culture popolari ora quasi spazzate via dalla colonizzazione francese a metà dell’800 e con un mare tutto da godere.
Ma l’isola è famosa anche perché ci hanno vissuto Gauguin e Jacques Brel; le loro tombe sono visitate da un continuo pellegrinaggio di turisti da tutto il mondo. Cotanta bellezza è ora preda di crudeltà di un killer seriale che vuole eliminare le candidate di un concorso letterario dove, la migliore, scelta dal noto scrittore Pierre-Yves Franois autore di best sellers, sarà pubblicata da una importante casa editrice parigina.
Una storia, un giallo avvincente narrato da Michel Bussi “La mia bottiglia per l’oceano” (E/O Edizioni) si dipana in quest’isola polinesiana tra tatuaggi, simboli misteriosi, statue minacciose, preziose perle nere e fughe nella giungla. Un giallo che l’autore porta a somigliare al famoso “dieci piccoli indiani”.
Con la differenza che chi uccide non risulta morto. La conclusione è del tutto inaspettata. Come da tradizione, afferma Bussi, l’assassino o assassina si scoprirà nelle ultimissime pagine. Nonostante la solida maestria dell’autore più venduto in Francia (si ricordino i suoi classici “Ninfee nere” e “La follia Mazzarino” recensiti a suo tempo in questo spazio), avendolo letto sino all’indice, posso giurare di aver prima sospettato a tre quarti di libro e poi indovinato il “seriale omicida” (Clem, abbreviazione del nome) dalla pagina 323 delle 4°5 pagine. Intelligenza da furbo indagatore o semplice fortuna da principiante? Tra le cinque candidate, il personale dell’hotel dove soggiornano anche il marito di una di loro: il Capitano Yan della gendarmeria a Parigi che mai avrebbe sospettato di trovarsi nella peggior matassa da sbrogliare nella sua lunga carriera di poliziotto. Interni ed esterni a cielo aperto e oscuro è questo noir abilmente orchestrato dalla mano magistrale di Michel Bussi. Da non perdere!
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MICHEL BUSSI
LA MIA BOTTIGLIA PER L’OCEANO
E/O Edizioni


