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Finanziamenti ridotti per l’Ospedale Profili, a Fabriano il Pd si mobilita

Finanziamenti ridotti per l’Ospedale Profili, a Fabriano il Pd si mobilita

di DANIELE GATTUCCI

FABRIANO – Sono intervenuti anche gli esponenti della Regione, Antonio Mastrovincenzo e Manuela Bora, all’incontro promosso dal Partito democratico di Fabriano sulla questione sanità nella zona montana.

Ad aprire l’appuntamento il commissario del PD cittadino, Angelo Cola, che tra le altre preoccupazioni ha più volte ribadito la necessità di intervenire sulla Direzione dell’Area Vasta 2, affinchè superi delle rigidità organizzative e ridistribuisca, soprattutto i medici, che operano soltanto nei presidi medici di Jesi e Senigallia e come nel caso di Fabriano, lasciano scoperta l’Unità Operativa della Pediatria e non solo.

“Il Partito Democratico – è stato detto – vuole richiamare l’attenzione delle forze politiche sociali riguardo la ripartizione dei fondi derivanti dal Piano nazionale ripresa e resilienza). Sono oltre 180 milioni di euro che entro il 28 febbraio dovranno essere ripartiti dalla regione. Denari importanti che, se utilizzati, possono rilanciare la sanità del nostro territorio. La regione non ha fino ad ora comunicato come distribuire i fondi. Le notizie che ci giungono da fonti sindacali destano allarme e preoccupazione. Per il nostro territorio sono previsti soltanto poco più di un milione di euro per l’adeguamento per la sicurezza antincendio della struttura di Sassoferrato. Non un soldo per la ricostruzione dell’ala a ancora chiusa dal 2016 perché inagibile. Nulla neppure per l’innovazione tecnologica e acquisto di nuovi macchinari e, cosa ancora più grave, non si individua nel territorio fabrianese l’istituzione di una casa di comunità che dovrebbe essere, secondo quanto previsto dal pnrr, il cuore pulsante della politica socio-sanitaria per l’assistenza domiciliare agli anziani e fragili”.

Pertanto se si confermassero queste scelte, è l’allarme più volte riaffermato “Si manifesterebbe una evidente volontà della Giunta regionale nel voler affossare le speranze per il futuro della sanità fabrianese. Se non utilizzeremo questi fondi, questo treno non passerà più. Se ci giochiamo il futuro, le difficoltà si accumuleranno. Mancanza di personale, chiusura dei reparti, liste kilometriche di prenotazione e si metterà a rischio il rilancio di Fabriano come ospedale di primo livello. Auspichiamo che si sviluppi una sensibilità e un movimento contro queste scellerate decisioni. Ci chiediamo cosa ne pensano di questa situazione l’assessore Latini e gli altri consiglieri di maggioranza. La destra oltre ai selfie si preoccupa di Fabriano?!”

Dal loro canto, Mastrovincenzo e la Bora, hanno confermato tutte le grandi preoccupazioni espresse dal commissario Cola, non trascurando altre questioni centrali. “Sto parlando – ha sottolineato Bora – della nuova palazzina dell’Ospedale Profili, che rappresenta a mio avviso una grande opportunità di crescita per il polo fabrianese e per tutto il territorio marchigiano. È un progetto che nasce da una felice intuizione dell’ex Presidente della Giunta Regionale Luca Ceriscioli e dell’allora sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, con lo scopo di potenziare e ampliare l’attività chirurgica del presidio e renderlo sempre più attrattivo, anche fuori dai confini regionali. Fu proprio grazie al lavoro del Presidente Ceriscioli che il Commissario del Governo per la Ricostruzione, con ordinanza n. 37 dell’8 settembre 2017, inserì con una dotazione di € 12 milioni il nuovo blocco dell’Ospedale Profili, un edificio che verrà costruito nel rispetto del massimo grado di resistenza antisismica, con quattro sale operatorie che si potranno avvalere delle tecnologie più avanzate: avremo dunque una struttura solida in cui verranno offerti servizi d’eccellenza per la popolazione – e ancora – l’obbiettivo era ed è per noi ancora oggi quello di dare centralità a Fabriano all’interno degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016. Insieme agli altri membri della Giunta, negli anni abbiamo creduto fortemente nella realizzazione di questo ambizioso programma di espansione strutturale, reperendo le risorse necessarie e avviando il bando di gara per la progettazione definitiva ed esecutiva, la cui verifica è avvenuta in data 26/03/2020. Oltre 16 mesi dopo e più precisamente il 30/07/2021 è stata convocata la Conferenza dei Servizi, ma nonostante il ritardo dovuto probabilmente alla pandemia Covid, siamo compiaciuti che finalmente il grande lavoro svolto per dimostrare alla comunità fabrianese la volontà e la capacità di ristrutturare la sanità del territorio sia compiuto.

Compatibilmente con le leggi statali vigenti, con particolare riferimento al decreto Balduzzi, la Giunta Ceriscioli ha sempre creduto che, attraverso la specializzazione nell’attività chirurgica, il Profili potesse veramente accreditarsi come un polo di richiamo a livello nazionale. Su questo progetto è intervenuto di recente il capogruppo di FdI Carlo Ciccioli, il quale, invece di preoccuparsi di chi c’era prima, farebbe bene a concentrarsi su ciò che attualmente è compito di Regione Marche e accelerare i tempi di realizzazione dei lavori, affinché quest’opera tanto attesa non diventi una cattedrale nel deserto. Mi chiedo piuttosto come mai non sia ancora riaperto il punto nascita. Acquaroli, Ciccioli, Santarelli: tutti avevano addossato sulla Giunta Ceriscioli la responsabilità della chiusura. Mentivano sapendo di mentire, consapevoli che quel provvedimento derivava non da una scelta politica regionale ma dai criteri stabiliti dal legislatore nazionale. Al momento – ha concluso la Bora – sul Profili la destra può vantare solo quello che era già stato deciso e messo in cantiere in precedenza, mentre tutte le promesse di miglioramento vengono disattese e anzi risulta a tutti evidente la disorganizzazione, l’approssimazione e la vacuità di una Giunta che non ha mai anticipato, ma sempre inseguito la pandemia e non è ancora stata in grado di formulare una proposta chiara sul futuro della sanità nella nostra Regione”.

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