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Il Consolato polacco nelle Marche ricorda il cinquantesimo anniversario della scomparsa del generale Wladyslav Anders

Il Consolato polacco nelle Marche ricorda il cinquantesimo anniversario della scomparsa del generale Wladyslav Anders

di MASSIMO CORTESE

ANCONA – Il Consolato della Repubblica Polacca nelle Marche ricorda (12 maggio) il cinquantesimo anniversario della scomparsa del generale Wladyslav Anders.

Come ricorda la Storia, le truppe polacche, guidate dal Generale Anders, liberarono Ancona il 18 luglio 1944. Con l’attuale emergenza sanitaria, non è possibile alcun festeggiamento, e il generale verrà ricordato nella prossima Giornata della Memoria, ma l’occasione impone di occuparsi della figura di questo eroe della Seconda Guerra Mondiale.

Con l’invasione tedesca del 1° settembre 1939 la Polonia usciva sconfitta, e lo stesso generale Anders fu imprigionato in Unione Sovietica, che aveva stipulato un accordo con la Germania. Poi, a seguito dell’invasione dell’‘Unione Sovietica da parte delle truppe germaniche del giugno 1941, gli Alleati decisero di ricostituire un Esercito Polacco, e al generale Anders venne offerto il Comando del 2° Corpo di Armata Polacco. A seguito alla Liberazione della Città di Ancona, l’8 dicembre 1945 gli venne riconosciuta la cittadinanza onoraria del Capoluogo Dorico.

Nonostante uscisse vittorioso dal conflitto, gli eventi internazionali che si susseguirono non volsero a favore di una Polonia libera, nella quale avevano creduto Anders e tanti polacchi come lui. Il generale riparò in Inghilterra, dove morì il 12 maggio 1970. Nel frattempo molti scenari internazionali sono mutati, e la Polonia oggi è una democrazia consolidata e importante, alla quale avrebbe visto con simpatia il generale Anders, che nella sua esistenza dovette patire non poche delusioni.

In estrema sintesi, una figura importante è stata quella del Generale Wladyslav Anders, chiamato a vivere in un momento decisamente difficile, condizione questa che accade non di rado alle persone eccezionali, ma desiderose di vedere un Avvenire migliore per il suo Popolo e per l’intera Umanità.

 

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