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L’India segue l’esempio della Cina e blocca il gaming online

L’India segue l’esempio della Cina e blocca il gaming online

ANCONA – L’India e la Cina sono i paesi più popolosi al mondo e i loro mercati in espansione rappresentano un bell’obiettivo per le compagnie di tutto il mondo.

Soprattutto per un’industria come quella del Gaming tra le più in crescita e produttive al mondo e sempre in cerca di nuovi sbocchi per lanciare i suoi prodotti, due realtà come queste sono davvero un’occasione ghiotta.

Entrare in questi mercati potrebbe non essere così facile come sembra.

La Cina è sicuramente lo zoccolo duro dell’Asia. Il paese mette in atto delle vere e proprie misure protezionistiche con barriere all’entrata molto alte per scoraggiare i possibili competitor di brand nazionali. Recentemente ha anche previsto delle limitazioni molto stringenti sul consumo di videogames da parte di bambini e adolescenti limitandone l’uso a tre ore a settimana nei weekend.

Presto l’India potrebbe seguire questa strada, sebbene per motivi diversi.

Lo stato indiano del Karnataka ha da poco iniziato a bloccare diverse app di gioco online. Nello specifico hanno iniziato a essere bloccate app di giochi di scommesse come quelle sportive o giochi fantasy.

Quest’ultimo divieto ha intensificato le preoccupazioni che le normative statali potrebbero colpire il nascente ma fiorente settore dei giochi in India, dove gli investitori stranieri hanno pompato milioni di dollari negli ultimi mesi.

Lo stato di Karnataka, sede di alcune delle più grandi aziende tecnologiche del mondo e della capitale tecnologica indiana Bengaluru, è in realtà solo l’ultimo stato indiano che ha vietato tali giochi online dopo Telangana e Andhra Pradesh.

La legge impone multe salate e addirittura pene detentive ai trasgressori ed è stata implementata tra le crescenti preoccupazioni che le piattaforme di gioco online, come il gioco d’azzardo, creano dipendenza e possono causare danni finanziari.

La legge banna le piattaforme di gioco online che prevedono scommesse con soldi veri e non è chiaro se vale anche per siti che offrono giochi da tavolo e slot gratis dimostrative.

Molti infatti si stanno già ribellando a questo tipo di restrizioni in quanto sarebbe di ostacolo al grande business che ruota intorno all’industria del gaming. Lo stato di Tamil Nadu ha cercato infatti di approvare una legge simile nella sostanza alla legislazione del Karnataka, ma è stato bocciata dall’Alta Corte per essere “irragionevole” e “irrazionale” andando contro quello che viene definito paternalismo digitale.

 

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