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Ricci non torna indietro: “Pesaro laboratorio nazionale nell’interesse della città” 

Ricci non torna indietro: “Pesaro laboratorio nazionale nell’interesse della città” 

Il neo assessore Frenquellucci resta nel M5s e chiede incontro ai vertici nazionali: “Voglio spiegare la bontà del progetto”

PESARO –  «Pesaro laboratorio nazionale nell’interesse della città», dice Matteo Ricci. «Lo scenario politico è mutato dalla scorsa estate. E’ cambiato il quadro con la nascita del Conte bis, appoggiato dal Pd e da altre forze del centrosinistra. Governiamo a livello nazionale e tutti dicono che si arriverà al 2023: non si comprende, allora, perché anche nei territori non dobbiamo provarci». Osserva il sindaco, affiancato dal nuovo assessore all’Innovazione Frenquellucci (M5s), al debutto in giunta: «Se ci siamo riusciti io e Francesca, che all’inizio avevamo i nostri pregiudizi a vicenda, è la dimostrazione che si può fare anche altrove. Partendo dai contenuti e dai programmi, nell’interesse dei cittadini. Le preclusioni sono state superate dai fatti reali».

Lo si è fatto con l’università, «priorità del programma locale M5s. A Frenquellucci, lo scorso ottobre, ho affidato la delega come consigliera: in pochi mesi abbiamo raggiunto un risultato straordinario con il corso di laurea triennale della Politecnica delle Marche. Che sarà attivato in città da ottobre: obiettivo ben al di là delle aspettative». Non solo: «In consiglio comunale abbiamo collaborato bene su sicurezza, sociale, partecipazione. Non sempre siamo stati d’accordo su tutto. Ma su alcuni punti si è registrata una convergenza».

Al sindaco è sembrato «logico e naturale», come passo conseguente, «chiederle di entrare in squadra. Le sue deleghe (Attività economiche, Reti informatiche e città digitale, Servizi demografici, Nuova partecipazione, Università, ndr) sono strettamente attinenti al lavoro che Frenquellucci e il suo gruppo consiliare hanno portato avanti». Aggiunge: «Siamo il primo Comune in Italia a fare un’operazione di questo tipo. Ma ci sentiamo forti della coerenza, dentro il percorso fatto». Del resto «si sta andando verso un nuovo bipolarismo.

Da una parte i sovranisti di destra, con Salvini e Meloni. Dall’altro lato c’è il campo riformista, europeista ed ecologista in fase di costruzione. L’era del tripolarismo è al tramonto». Per cui Ricci si dice «molto rispettoso del dibattito interno del M5s». Ma «credo che la discussione che abbiamo fatto qui, io e Frenquellucci, non resterà isolata». Intanto, «rafforziamo la squadra di Pesaro. Inciucio? Veramente abbiamo portato a casa risultati. E il percorso si è distinto per serietà e trasparenza». Tra l’altro: «Sul tema dell’area della Celletta non sono d’accordo con l’impostazione data dal M5s e da alcuni consiglieri di maggioranza. Ma ho deciso di spostare altrove la previsione: ci stiamo ragionando. Anche questo è il frutto della spinta che ha dato il M5s».

Mentre il tema del nuovo ospedale rimarrà fuori dal tavolo: «Chiaramente su quello le visoni sono opposte. Noi resteremo con le nostre posizioni, Frenquellucci con la sua. Non ho chiesto al gruppo consiliare del M5s di entrare in maggioranza, ma di rafforzare ulteriormente la collaborazione». Sulle regionali: «I riflessi non sono automatici, ma credo che tutti quelli che sostengono il Conte bis dovrebbero lavorare per vincere nelle Regioni, rafforzando di conseguenza l’azione di governo. Discorso che vale per Pd, Italia Viva e Leu. Ma credo anche per il M5s: a Pesaro abbiamo dimostrato che si può lavorare insieme».

FRENQUELLUCCI –  «A ottobre siamo stati in Senato con il consigliere comunale  Lorenzo Lugli, prima della partenza del laboratorio politico. Ho portato avanti il mio compito con la massima trasparenza, informando gli attivisti. Subito dopo la proposta del sindaco sull’ingresso in giunta, la scorsa settimana, mi sono confrontata in assemblea con gli iscritti», rimarca Frenquellucci. «Il laboratorio politico è andato avanti alla luce del sole. Abbiamo ottenuto risultati sull’università, sulla rete sociale e sul potenziamento della sicurezza. Traguardi che prima non erano mai stati raggiunti, proprio perché la situazione politica è cambiata. A livello nazionale siamo al governo: il M5s ha portato innovazione e cambiamento dentro le istituzioni: perché non posso farlo anch’io a livello locale, se mi viene permesso?

Chiedo un incontro a Roma con Crimi, Taverna, Lombardi e Fico. Se poi servirà autosospendermi, in attesa degli Stati generali, farò tutto quello che è giusto per il M5s. Ma io mi sono sempre sentita dalla parte corretta, dentro la linea del Movimento. Se però vengo abbandonata dal M5s, non potrò più lavorare con gli attivisti. Ad oggi posso incidere come assessore e deliberare, portando avanti i nostri temi: è scritto nel codice etico del M5s ai punti 4 e 5. Chiedo di essere ascoltata, non solo per me ma anche nel rispetto del gruppo consiliare».

Evidenzia l’assessore: «Il laboratorio politico a Pesaro funziona. La rete sociale ci sarà, come il potenziamento della sicurezza. Ci siamo riusciti lavorando insieme ai tavoli. Facendo tornare anche indietro la maggioranza sulle decisioni, vedi Università e area Celletta. L’ospedale unico? Sono contraria, siamo per la sanità pubblica. Se arriverà una delibera in giunta su questo voterò contro. Perché devo essere espulsa? I miei valori non cambiano, sono una Cinquestelle e voglio continuare a fare l’attivista».

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