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“A Pesaro il Pd teme di perdere il sindaco e Ricci corre ai ripari cercando di modificare lo statuto comunale”

“A Pesaro il Pd teme di perdere il sindaco e Ricci corre ai ripari cercando di modificare lo statuto comunale”

Polemica presa di posizione di Art. 1 Mdp: “Per evitare questo ennesimo cataclisma si sta cercando di modificare la norma che vieta il 3° mandato per gli assessori che lo hanno già svolto per 2 volte consecutive e cioè Belloni, Delle Noci e Briglia i cui voti sono ritenuti, evidentemente, indispensabili per portare a casa il risultato desiderato”

PESARO – Art. 1 Mdp prende polemicamente posizione su ciò che si sta verificando in questi giorni a Pesaro. “La fretta con la quale Ricci e la sua maggioranza – si legge in un comunicato – hanno avviato la procedura per modificare lo statuto comunale, conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la paura del Pd di non riuscire ad eleggere il sindaco al primo turno e di perdere al ballottaggio pure la città di Pesaro.

“Per cercare di evitare questo ennesimo cataclisma, si sta cercando di modificare la norma dello statuto che vieta il 3° mandato per gli assessori che lo hanno già svolto per 2 volte consecutive  e cioè Belloni, Delle Noci e Briglia i cui voti sono ritenuti, evidentemente, indispensabili per portare a casa il risultato desiderato.

“La cancellazione del divieto in questione è basata su un semplice parere del 2010 che, mediante un ragionamento giuridicamente tortuoso, ritiene che non possa più essere previsto dagli statuti comunali, ma, invece, non è vietata l’ulteriore applicazione cosa peraltro ancora attuata da molti comuni.

“A prescindere, comunque, dall’interpretazione che si vuol dare a tale problematica, quanto meno per motivi di opportunità, il 3° mandato (ancora vietato per il sindaco di Pesaro perché consentito solo nei piccoli comuni) sarebbe sempre da evitare per impedire quella sorta di “professionalizzazione” della politica che tanti danni ha causato con i non pochi casi di amministratori che hanno occupato e gestito per 3 mandati consecutivi e cioè per 15 anni lo stesso assessorato.

“Tale sistema, inoltre, non va nella direzione auspicata da tutti di attuare il necessario ricambio nella gestione della cosa pubblica, per cui Art. 1 Mdp esprime la netta contrarietà all’attuazione di tale modifica e delle altre già previste che hanno l’unico scopo di raccogliere voti mediante scelte verticistiche e di comodo che vanno nella direzione contraria rispetto a quella sbandierata in varie occasioni dallo stesso sindaco e dallo stesso Pd che parlano di democrazia e di partecipazione dei cittadini, come prevede lo statuto vigente, ma all’atto pratico – conclude la nota – impediscono ogni forma di intervento collettivo sulle scelte che condizionano lo sviluppo futuro della città e dei servizi principali”.

 

 

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