Rete ospedaliera, Pergolesi (M5S): “Il Pd corre ai ripari sui posti letto, ma lascia decidere all’Asur in barba ai sindaci”
Rete ospedaliera, Pergolesi (M5S): “Il Pd corre ai ripari sui posti letto, ma lascia decidere all’Asur in barba ai sindaci”
ANCONA – La IV Commissione regionale è stata chiamata ad esprimere un Parere sulla Delibera di Giunta n. 1416 del 27 novembre 2017 che riassegna il numero dei posti della rete ospedaliera fino al raggiungimento dello standard consentito dal decreto ministeriale 70/2015. Il numero dei posti letto da riattivare sono ben 140, per la maggior parte nelle province di Pesaro-Urbino e Fermo (maggiormente penalizzate anche a causa dei tagli degli scorsi anni); per il ricovero di patologie acute: 50 nuovi p.l. andranno all’AreaVasta1, 30 p.l. all’AreaVasta4, e 10 all’AreaVasta3; per la presa in carico di pazienti in fase post-acuzia 30 p.l. andranno all’AreaVasta1 e 20 p.l. all’AreaVasta2 (destinati al trauma grave ed ictus per i PDTA tempo dipendenti).
Critico il giudizio della relatrice di opposizione, Romina Pergolesi (M5S), sul parere che la Commissione regionale sanità doveva esprimere. “In assenza di un Piano socio sanitario la Giunta demanda all’Asur – ha affermato – la discrezionalità della redistribuzione dei posti letto della rete ospedaliera marchigiana. I consiglieri della IV commissione, con mia profonda amarezza, hanno rinunciato al proprio ruolo di indirizzo politico negando tale possibilità anche ai sindaci della conferenza di Area Vasta. A tal riguardo ho presentato apposita raccomandazione da allegare al parere ma i commissari delle altre forze politiche hanno pensato bene di respingerla: i consiglieri di maggioranza Volpini, Micucci, Marconi, Giancarli e Talè hanno votato contrari, le consigliere di minoranza Malaigia e Leonardi si sono astenute.
A preoccupare la consigliera dei 5 Stelle è l’esclusivo potere decisionale in capo all’Asur, privo di quelle opportune indicazioni di natura politica che spetterebbero di norma agli organi rappresentativi anche dei Comuni: è prerogativa dei Sindaci, infatti, tutelare i bisogni sanitari delle rispettive comunità locali e proporre linee di indirizzo nell’ambito della programmazione regionale per il tramite della Conferenza dei Sindaci, secondo quanto disposto dal decreto legislativo di riordino e dall’articolo 6 della l.r. 28 giugno 1994, n. 22. La proposta del M5S prevedeva la riassegnazione dei posti letto in conformità con le linee di indirizzo della Conferenza dei Sindaci ed una particolare attenzione alle zone disagiate, nonché la definizione di una percentuale di posti letti da riservare ai ricoveri d’urgenza ed emergenza sulla base dei bisogni epidemiologici della popolazione.
La Pergolesi fa notare che ad una sua esplicita domanda il funzionario dell’agenzia sanitaria, audito in commissione, ha spiegato che l’Asur, ove non disponga di locali o personale, può decidere di avvalersi del privato. Nella regione Marche i posti letto riservati alle “post-acuzie” gestiti da privati sono 445 su 744 totali; per gli “acuti” troviamo percentuali significative ad esempio nell’ ascolano, dove il numero dei posti letto è 186 per i privati su 673 totali, circa 1 su 4.
<<Sono due anni che denuncio la carenza di personale sanitario nelle strutture del servizio sanitario pubblico, principalmente imputabile ad un’ inefficace programmazione della direzione, e Ceriscioli invece di intervenire lascia tutto in mano a Marini! Mi domando fino a che punto intenda spingersi prima di cedere l’assessorato alla sanità?>>
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