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A Pesaro scatta l’allarme per l’erosione del litorale: i bagnini chiedono risorse alla Regione

A Pesaro scatta l’allarme per l’erosione del litorale: i bagnini chiedono risorse alla Regione

Cna balneatori sollecita l’Ente ad occuparsi della costa pesarese e non solo del Sud delle Marche. Serve almeno 1 milione di euro. Il pericolo maggiore? La burocrazia

PESARO – CNA balneatori, in vista dell’ormai prossima approvazione del bilancio regionale, torna a chiedere con forza il mantenimento degli impegni relativi alla difesa della costa pesarese.

In particolare i rappresentanti di CNA Balneatori sollecitano la Regione a destinare congrue risorse per il potenziamento e la manutenzione delle scogliere. Su questo c’è già l’impegno del Comune di Pesaro a cofinanziare gli interventi (come anticipato nei mesi scorsi dal sindaco Matteo Ricci nel corso degli Stati generali del turismo). Ora però serve però il contributo fondamentale della Regione per poter avviare gli interventi già prima della prossima stagione balneare.

“In particolare – ricorda la CNA – serviranno risorse intorno ad 1 milione di euro, per interventi a difesa del litorale da realizzare a stralci nel corso del 2018 e 2019 al fine di risolvere in modo definitivo il problema dell’erosione. Questo consentirà di riguadagnare preziosi tratti di battigia già erosi nel corso di questi ultimi anni dalle correnti e dalle mareggiate. Tornare in possesso di metri di spiaggia in più consentirà di avere più spazi e dunque di migliorare l’offerta turistica e la qualità dei servizi”.

CNA Balneatori, alla vigilia dell’approvazione del bilancio, ricorda come la Regione Marche non sia stata equanime nella distribuzione di risorse e abbia stanziato nel recente passato finanziamenti solo per il litorale fanese e per il sud delle Marche. Zero assoluto per Pesaro a parte pochi spicci per il ripascimento.

Ora, vista la particolare attenzione dimostrata relativamente al problema dell’erosione del litorale, ci appelliamo alla sensibilità e all’impegno del consigliere regionale Andrea Biancani affinché si adoperi per individuare risorse certe e disponibili per la realizzazione degli interventi in oggetto. E ci auguriamo che i progetti di potenziamento delle scogliere non vengano bloccati, come spesso avviene, dalla macchina burocratica della Regione. L’estate non aspetta intoppi e bizantinismi fuori dal tempo.

 

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