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PESARO / Una città in attesa della fiction di Rai1 su Lucia Annibali

PESARO / Una città in attesa della fiction di Rai1 su Lucia Annibali

PESARO / Una città in attesa della fiction di Rai1 su Lucia Annibali

Martedì 22 novembre la presentazione in anteprima, al teatro Sperimentale, del film tv “Io ci sono” che sarà poi trasmesso in prima serata

PESARO / Una città in attesa della fiction di Rai1 su Lucia Annibali

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Il 22 novembre 2016 (martedì) sarà per Pesaro una giornata da non dimenticare, per la presentazione in anteprima al teatro Sperimentale – in mattinata alle 9,15  – del film tv IO CI SONO che, in prima serata della stessa giornata, sarà presentato su Rai1.

Saranno presenti all’anteprima pesarese Cristiana Capotondi che interpreta Lucia Annibali, Alessandro Averone che interpreta Luca Varani e il regista della fiction Luciano Manuzzi. Non è prevista la presenza della vera protagonista Lucia Annibali, che il giorno prima a Roma, alla Camera dei Deputati sarà ospite del presidente Laura Boldrini per l’anteprima istituzionale della fiction televisiva. Fonti vicine a Lucia Annibali, assicurano che la nota avvocatessa pesarese avrebbe voluto vedere il film, insieme a coloro che hanno preso parte alla fiction e agli studenti accompagnati dai loro insegnanti delle scuole superiori di Pesaro. Va quindi sottolineato, per evitare inutili file e resse che la presentazione del film allo Sperimentale è ad invito. In primis ci saranno le due classi del Liceo Scientifico Marconi, dove nell’Aula Magna la troupe ha ambientato un momento centrale della storia, quando la Capotondi, che interpreta Lucia, ormai sfregiata dall’acido, incontra gli studenti per sensibilizzarli ed educarli al rispetto della dignità della donna. Alcuni mesi fa Lucia Annibali realizzò una specie di documento virtuale da indirizzare agli uomini, che si può riassumere in questi termini: “Ancora porto sul volto il segno dell’acido che me lo ha sfregiato. E’ il segno di quella ferocia che gli uomini continuano a scatenare contro le donne”. Lucia, anche grazie alla fiction televisiva, è  il simbolo di una denuncia sociale. “La rivoluzione, ha dichiarato Lucia Annibali, oggi, la possono fare solo gli uomini che devono affrontare un percorso di liberazione simile a quello che ha portato le donne all’emancipazione”.

Un invito che è rivolto anche agli uomini che si sentono estranei, per natura e/o per cultura, ad ogni violenza. Quella ferocia dominante che trasmettono anche i mass media, sta dilagando ovunque anche indirettamente: nelle famiglie, nelle scuole, nel mondo del lavoro e nella società. a beneficio del maschio, ha sottolineato Lucia Annibali. E’ come un veleno che si dilaga a macchia d’olio. Non c’è bisogno di disprezzare il delitto passionale per poi commettere piccoli delitti giornalieri contro l’uguaglianza uomo e donna. Già negli anni scorsi, per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, il celebre neuropschiatra Vittorino Andreoli, nel presentare la performance teatrale Le Bambole, aveva scritto, che è un crimine nella coscienza di ogni uomo, gettare questi oggetti umanizzati, perché dietro vi è la vita di una donna che lavora e si sacrifica in vari ruoli della giornata. Rispetto significa non solo amicizia, ma anche stima.

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