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“Guardare al passato per costruire un futuro di pace”

Mastrovincenzo ai giovani: “Prendete coscienza del passato per costruire un futuro di pace e accoglienza”

MASTRO - MC MASTRO  MC2MACERATA – “La memoria è l’unico potente antidoto per non ripercorrere le pagine buie della storia. E’ necessario non dimenticare perché possiamo constatare che anche in questi giorni si stanno erigendo muri e steccati, di sta cercando di rendere riconoscibile il diverso. Sono spie di un atteggiamento e di una mentalità che la paura rischia di riattivare e che non sappiamo dove ci possono portare. Quanto deciso dai governi di Olanda, Svezia, Finlandia, Danimarca nei confronti dei profughi è aberrante. Si è alzato un clima di ostilità verso gli stranieri legittimando, di fatto, sentimenti xenofobi. C’è una dilagante riscossa di egoismi nazionali e una incapacità dell’Europa di tenerli sottocontrollo.” Antonio Mastrovincenzo, nell’Aula Magna dell’Università di Macerata per le celebrazioni del Giorno della Memoria, non nasconde le sue preoccupazioni per quanto sta avvenendo in Europa in tema di immigrazione e lega la tragedia della Shoah al difficile momento che l’umanità sta attraversando, colpita dalle guerre, dalle rivalità, dal dolore delle centinaia di migliaia di persone che scappano dalla fame e dalle tribolazioni dei conflitti.

“Fondamentale è ascoltare la voce dei testimoni e le testimonianze di chi li ha conosciuti. – Ha proseguito il Presidente dell’Assemblea legislativa – Comprendere che non c’è democrazia senza memoria storica. Per questo il Consiglio regionale ha fatto la scelta di costruire sul tema della “Memoria” un filone della sua programmazione annuale e triennale creando un tavolo permanente con i soggetti che possono aiutarci ad andare in questa direzione. E la risposta che in questi giorni ci è pervenuta dai Comuni e dalle realtà formative, scolastiche e culturali è stata estremamente significativa.”

Il Consiglio regionale ha organizzato proprio martedì scorso una seduta aperta sul Giorno della Memoria dedicata principalmente agli studenti che hanno seguito l’evento con grande interesse e partecipazione contribuendo con le loro testimonianze e i loro elaborati a renderla ancora più ricca.

“Questo è un modo non solo di prendere coscienza del passato, ma di costruire memoria per il futuro – ha detto Mastrovincenzo – perché imparando da un narratore come Sami Modiano, ospite via telefono del Consiglio regionale, i giovani possono rendersi conto che la memoria futura del nostro tempo dipende dalla loro partecipazione di oggi. Perché se è vero che senza memoria non c’è futuro è altrettanto vero che il futuro si costruisce ogni giorno.”

La giornata, interamente dedicata alla Shoah si è aperta con gli interventi di Paolo Coen e Roberto Mancini cui è seguita una serie di testimonianze, l’inaugurazione della mostra presso l’ex Monastero Santa Chiara e si è conclusa in serata, presso il Teatro Lauro Rossi, con lo spettacolo di Moni Ovadia.

MACERATA – “La memoria è l’unico potente antidoto per non ripercorrere le pagine buiMastrovincenzo ai giovani: “Prendete coscienza del passato per costruire un futuro di pace e accoglienza”e della storia. E’ necessario non dimenticare perché possiamo constatare che anche in questi giorni si stanno erigendo muri e steccati, di sta cercando di rendere riconoscibile il diverso. Sono spie di un atteggiamento e di una mentalità che la paura rischia di riattivare e che non sappiamo dove ci possono portare. Quanto deciso dai governi di Olanda, Svezia, Finlandia, Danimarca nei confronti dei profughi è aberrante. Si è alzato un clima di ostilità verso gli stranieri legittimando, di fatto, sentimenti xenofobi. C’è una dilagante riscossa di egoismi nazionali e una incapacità dell’Europa di tenerli sottocontrollo.” Antonio Mastrovincenzo, nell’Aula Magna dell’Università di Macerata per le celebrazioni del Giorno della Memoria, non nasconde le sue preoccupazioni per quanto sta avvenendo in Europa in tema di immigrazione e lega la tragedia della Shoah al difficile momento che l’umanità sta attraversando, colpita dalle guerre, dalle rivalità, dal dolore delle centinaia di migliaia di persone che scappano dalla fame e dalle tribolazioni dei conflitti.

“Fondamentale è ascoltare la voce dei testimoni e le testimonianze di chi li ha conosciuti. – Ha proseguito il Presidente dell’Assemblea legislativa – Comprendere che non c’è democrazia senza memoria storica. Per questo il Consiglio regionale ha fatto la scelta di costruire sul tema della “Memoria” un filone della sua programmazione annuale e triennale creando un tavolo permanente con i soggetti che possono aiutarci ad andare in questa direzione. E la risposta che in questi giorni ci è pervenuta dai Comuni e dalle realtà formative, scolastiche e culturali è stata estremamente significativa.”

Il Consiglio regionale ha organizzato proprio martedì scorso una seduta aperta sul Giorno della Memoria dedicata principalmente agli studenti che hanno seguito l’evento con grande interesse e partecipazione contribuendo con le loro testimonianze e i loro elaborati a renderla ancora più ricca.

“Questo è un modo non solo di prendere coscienza del passato, ma di costruire memoria per il futuro – ha detto Mastrovincenzo – perché imparando da un narratore come Sami Modiano, ospite via telefono del Consiglio regionale, i giovani possono rendersi conto che la memoria futura del nostro tempo dipende dalla loro partecipazione di oggi. Perché se è vero che senza memoria non c’è futuro è altrettanto vero che il futuro si costruisce ogni giorno.”

La giornata, interamente dedicata alla Shoah si è aperta con gli interventi di Paolo Coen e Roberto Mancini cui è seguita una serie di testimonianze, l’inaugurazione della mostra presso l’ex Monastero Santa Chiara e si è conclusa in serata, presso il Teatro Lauro Rossi, con lo spettacolo di Moni Ovadia.

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