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A Pesaro una fiaccolata contro la guerra in Ucraina

A Pesaro una fiaccolata contro la guerra in Ucraina

Il sindaco Matteo Ricci: “È il momento dell’unità e della pace”. La manifestazione, oggi pomeriggio in piazzale Lazzarini. Presenti sindacati, studenti e associazioni del territorio

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Centinaia di fiaccole al cielo contro la guerra in Ucraina. Pesaro si mobilita contro l’invasione russa e a sostegno del popolo ucraino.

Tanti pesaresi hanno partecipato alla manifestazione in piazzale Lazzarini. Da molto tempo non si vedeva una solidarietà corale  come questa. Attorno al sindaco Matteo Ricci tante persone, in prevalenza donne, con torce che illuminavano i loro volti bagnati dalle  lacrime. Come quello di Ludmilla, ingegnere, che piangendo ci ha raccontato la sua storia.

A Kiev ha lasciato due figli, un maschio ed una femmina, che hanno  trovato lavoro. Lei, invece, è dovuta venire in Italia, dove  ha girato molte città, fino a giungere a Pesaro. Un periodo difficile anche per lei, durante la pandemia. Ora che si stava riaprendo  uno spiraglio di luce, la paura per il figlio che dovrà  arruolarsi  nell’esercito ucraino.

«Abbiamo organizzato un momento di aggregazione per dimostrare vicinanza alla popolazione ucraina che vive nel nostro Paese. Proviamo a immaginare l’angoscia e la paura che stanno vivendo le loro famiglie. Una preoccupazione che deve mobilitare tutti coloro che credono nella pace, nella libertà e nella democrazia», così il sindaco Matteo Ricci, intervenuto oggi in piazzale Lazzarini, durante la fiaccolata organizzata dal Comune di Pesaro, che ha aderito all’iniziativa “Per la pace, per l’Ucraina” di Ali (Autonomie Locali Italiane).

«Ieri è stato molto bello vedere migliaia di cittadini scendere in piazza a San Pietroburgo, per dire che una parte del popolo russo condanna un’invasione unilaterale e ingiustificabile da ogni punto di vista». Poi continua: «In questo momento non possono esserci ambiguità: o si sta dalla parte della libertà e della democrazia, o si sta dalla parte di un capo di Stato che ha perso la testa e che sta infrangendo tutte le regole del diritto internazionale e della convivenza civile tra i popoli. Nel 2022 non può passere l’idea che un paese possa essere invaso, altrimenti è a rischio la nostra libertà, la democrazia. L’Europa, che in questi anni ci ha garantito la pace, ora non può stare al ricatto energetico».

Oltre al sindaco e all’assessore con delega alla Lotta all’Odio Camilla Murgia, c’erano tanti studenti, rappresentanti dei sindacati che hanno aderito (CGIL, CISL e UIL di Pesaro e Urbino) e, tra le associazioni, anche Amnesty Pesaro.

«Avremo davanti a noi giorni e mesi difficili. Ma l’atto scellerato di Putin unirà ancora di più l’Europa e la Nato. Dobbiamo essere molto netti nelle sanzioni, la politica non trovi distinguo. È il momento dell’unità, della condanna unanime ad un atto di guerra, della richiesta di pace e interruzione immediata dei bombardamenti». Il Paese e la città, «metteranno in campo tutti gli aiuti necessari. Pesaro non dimentica il sostegno dei medici ucraini giunto per primo durante l’emergenza Covid-19. Occorrerà accogliere profughi, costruire catene di solidarietà. Noi ci saremo», ha concluso il sindaco Ricci.

Anche tanti pesaresi del mondo sindacale, politico, sociale e culturale  hanno  aderito alla manifestazione, coniugando la solidarietà  al popolo  ucraino e le preoccupazioni che possono ricadere sulla nostra economia.

 

 

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