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“Un’altra giovane vita spezzata da un infortunio sul lavoro”

“Un’altra giovane vita spezzata da un infortunio sul lavoro”

La Fiom Marche ritiene che “il modello di alternanza scuola-lavoro e di stage debba essere totalmente  rimesso in discussione”

ANCONA – La Fiom Marche, nell’esprimere totale solidarietà e condoglianze alla famiglia di Giuseppe Lenoci, ritiene che quanto accaduto non sia né un incidente, né una tragica fatalità ma il risultato di un sistema in cui gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono quattro lavoratori ogni giorno.

L’organizzazione sindacale marchigiana dei metalmeccanici pensa che il modello di alternanza scuola-lavoro e di stage debba essere totalmente  rimesso in discussione perché pur se pensato come formativo è diventato uno strumento di pericoloso sfruttamento, che legittima un mercato del lavoro in cui le aziende competono al ribasso su sicurezza e salari, come se fosse normale lavorare gratis senza diritti.

I governi che si sono susseguiti hanno grandi responsabilità e per questo i metalmeccanici marchigiani  fanno un appello affinché l’ attuale modello dell’alternanza scuola-lavoro che ha prodotto tutto questo venga totalmente ripensato partendo dal presupposto che la scuola deve essere un luogo di crescita e relazione e non palestra di sfruttamento, precarietà e morte.

Per tutti questi motivi la Fiom Marche si schiera con le studentesse e gli studenti aderendo e sostenendo tutte le mobilitazioni da essi indette , a partire da quella del 18 febbraio che si svolgerà a Fermo.

 

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