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Dopo Ancona anche Macerata da sabato in zona rossa

Dopo Ancona anche Macerata da sabato in zona rossa

La nuova ordinanza che sarà firmata da Acquaroli prevede, tra le altre misure, la chiusura, con Dad al 100%, di tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i servizi educativi dell’infanzia e le Università

ANCONA – Da sabato anche la provincia di Macerata diventa zona rossa, Domani (venerdì) il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, firmerà una nuova ordinanza.

Per il momento restano in zona arancione le province di Pesaro Urbino, Ferno e Ascoli Piceno.

“L’andamento dei contagi sul territorio regionale – afferma Acquaroli – ci impone di adottare ulteriori provvedimenti restrittivi proporzionati alla situazione epidemiologica. Misure che sono state valutate insieme al servizio sanità, considerando anche le nuove regole introdotte dal Dpcm che entra in vigore sabato.

“Per questo – aggiunge il presidente -, domani firmerò un’ordinanza con la quale, a partire da sabato, le province di Ancona e di Macerata saranno in zona rossa che prevede, tra le altre misure, la chiusura, con DAD al 100%, di tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i servizi educativi dell’infanzia e le Università.

“Restano in zona arancione le province di Pesaro e Urbino, Fermo e Ascoli Piceno, dove disporremo la Dad al 100% per le scuole medie, le scuole superiori e le Università.

“Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per i laboratori, gli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. L’ordinanza che firmerò domattina sarà valida fino a domenica 14 marzo.

“Questo provvedimento – afferma sempre il presidente Acquaroli – è necessario per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini marchigiani, per la tenuta delle strutture sanitarie e soprattutto per cercare di scongiurare scenari peggiori. Nessuna decisione viene presa a cuor leggero, chiudere le scuole o adottare zone rosse sono scelte dolorose ma di responsabilità, sostenute da analisi tecniche e da dati epidemiologici che ci dicono che è giusto intervenire”.

 

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