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La classe 5^A AFM dell’Itet Bramante–Genga di Pesaro il 4 ottobre a Roma per la finale del concorso “Che impresa ragazzi!” insieme a UBI Banca e FEduF

La classe 5^A AFM dell’Itet Bramante–Genga di Pesaro il 4 ottobre a Roma per la finale del concorso “Che impresa ragazzi!” insieme a UBI Banca e FEduF

PESARO – Venerdì 4 ottobre i ragazzi della classe Quinta A AFM (amministrazione-finanza e marketing) dell’istituto economico tecnologico Bramante-Genga di Pesaro, guidati da professor Gian Marco Mensi, parteciperanno a Roma alla finale nazionale del concorso “Che impresa Ragazzi!” per decretare la migliore idea imprenditoriale realizzata dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Gli studenti di Pesaro, che a maggio avevano vinto la competizione regionale, adesso si confronteranno con gli altri 11 progetti presentati da classi di altre regioni.

La competizione, organizzata dalla Fondazione per l’educazione e al risparmio ( FEduF), è stata realizzata in collaborazione con UBI Banca, che, tramite i suoi tutor di UBI Comunità e della Macro Area Territoriale Marche Abruzzo, ha spiegato ai ragazzi il valore del business plan come documento guida per ogni nuova impresa o progetto di investimento, soffermandosi sugli elementi di maggior attenzione per un eventuale dialogo con gli istituti finanziari.

Il progetto d’impresa presentato dagli studenti di Pesaro si chiama WIZZO, un’azienda creata da giovani per i giovani con l’obiettivo di produrre una linea di accessori innovativi caratterizzati da stile, eco-sostenibilità e convenienza, come ad esempio porta auricolari e cuffie wireless. L’idea imprenditoriale intende sfruttare le caratteristiche uniche della filiera del mobile che caratterizza il territorio di Pesaro per ottimizzare la supply-chain e ottenere un vantaggio in termini di costo e qualità rispetto alla concorrenza. Wizzo è un porta-auricolare capace di risolvere il problema delle cuffie intrecciate. Mentre Wizzo 2.0 è una custodia per proteggere i nuovi porta-auricolari più diffusi. Wizzo è ecosostenibile: entrambi i prodotti sono realizzati in pelle riciclata, ottenuta da scarti di industrie del territorio pesarese, conosciuto per la presenza di molti mobilifici.

FEduF (costituita dall’ABI), in collaborazione con il MIUR e con UBI Banca, promuove la diffusione dell’educazione finanziaria su tutto il territorio nazionale partendo dalla scuola attraverso progetti specifici, che si basano su una comunicazione semplice ed empatica. “Che impresa, ragazzi!” è il percorso per lo sviluppo di competenze trasversali e di orientamento (ex alternanza scuola lavoro) rivolto alle scuole secondarie di secondo grado che si pone l’obiettivo di guidare i giovani alla realizzazione di un vero e proprio progetto d’impresa.

Il programma particolarmente dinamico, ricco di laboratori ed edutainment, prevede la partecipazione dell’intera classe e viene svolto a livello locale in collaborazione con le banche partecipanti alla FEduF. La durata complessiva del nuovo PCTO (proposto per il prossimo anno scolastico) è di 37 ore, con la seguente articolazione: 1 ora per la fruizione della videolezione, 8 ore per 4 moduli in e-learning, 8 ore per due lezioni in plenaria, 20 ore per l’ideazione del progetto e lo sviluppo del business plan.

Gli studenti in gara hanno realizzato anche un video di presentazione della loro idea imprenditoriale che può essere visualizzato e votato fino al 3 ottobre raggiungibile da questo link http://www.feduf.it/feduf-content/votibp2019/index.php?id_progetto=1

“Il nostro ambizioso obiettivo è quello di avvicinare gli studenti all’esperienza del lavoro e di aiutarli a valorizzare il loro capitale umano – ha dichiarato Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale FEduF – La sostenibilità dei progetti che, da regolamento, devono rispondere a uno o più dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, fa sì che il nostro percorso rappresenti uno dei tasselli formativi di chi sarà adulto e magari, perché no, imprenditore nel 2030”.

“L’educazione finanziaria e poi l’educazione all’imprenditorialità sono due componenti fondamentali nella crescita dei nostri ragazzi – ha dichiarato Roberto Gabrielli, Responsabile della Macro Area Territoriale Marche Abruzzo di UBI Banca”. Siamo molto orgogliosi di questi giovani che sono riusciti a sviluppare la loro idea d’impresa inserendosi nella filiera produttiva del loro distretto industriale, coniugando sviluppo e sostenibilità ambientale”.

 

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