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“Uno sguardo sulla neuroftalmologia: come non perdersi quando non si vede nulla”

“Uno sguardo sulla neuroftalmologia: come non perdersi quando non si vede nulla”

Più di cento oculisti del centro Italia si ritroveranno mercoledì a Fabriano per aggiornarsi

FABRIANO – La città della carta è sede di un convegno dedicato all’aggiornamento di oculisti provenienti dal centro Italia. L’incontro, organizzato dall’Unità Operativa di Oculistica dell’Area Vasta 2 di Fabriano e Senigallia, diretta dal dr Stefano Lippera, è divenuto un appuntamento fisso annuale tra gli Oculisti di Marche, Umbria e parte dell’Abruzzo. In particolare questo anno 130  Oculisti, Ortottisti e Infermieri parteciperanno al corso dal titolo un po’ enigmatico. Quando può accadere che l’Oculista si “perda”? Questo può succedere quando ad una sintomatologia non corrisponde l’esame obiettivo effettuato.

In alcuni casi il paziente ha una perdita visiva monolaterale o bilaterale senza che sia evidente all’Oculista una patologia oculare. Per questo viene detto che il paziente non vede e anche l’Oculista ha difficoltà a capire il motivo della perdita visiva. La causa della diminuzione visiva risiede in questi casi non nell’organo della vista ma nelle vie nervose che portano gli impulsi nervosi, registrati dall’occhio, fino all’encefalo dove verranno formate le immagini.

L’obiettivo del convegno è quindi quello di approfondire le tematiche neuroftalmologiche con il fine di aiutare lo specialista nella corretta e precoce diagnosi di queste patologie grazie all’esecuzione della visita oculistica e degli esami strumentali, in primis campo visivo ed esami elettrofisiologici. Nell’esecuzione dell’esame obiettivo i diversi aspetti del fundus oculare, e in particolare la morfologia della papilla ottica, la presenza di lesioni metaboliche, vascolari e neurologiche o le alterazioni conseguenti a malattie oculari come il glaucoma sono un tassello fondamentale per una corretta esecuzione della visita oculistica.

Il corso inoltre vuole dare ai partecipanti le nozioni necessarie per poter individuare la sede e la tipologia delle lesioni delle vie ottiche cerebrali. In particolare fornisce le basi per poter effettuare una interpretazione di esami ed attuare un confronto critico tra le lesioni individuate con TAC e RMN e le immagini delle lesioni presenti nel campo visivo.

Il corso si avvale della tecnologia del televoto per sollecitare l’attenzione dei partecipanti e svilupparne le capacità critiche.

A conclusione è lo stesso Lippera ad affermare che: “Vorremmo quindi ricordare come una corretta diagnosi è il primo passo per una efficace cura, che di queste metodiche diagnostiche tutti i cittadini possono usufruire nelle strutture sanitarie marchigiane.” La speranza degli organizzatori è che eventi come questo possano sempre elevare la qualità e la conoscenza degli operatori sanitari della regione.

 

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