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Dopo il devastante incendio nella zona industriale di Piediripa in corso il monitoraggio dell’aria in tutto il territorio circostante

Dopo il devastante incendio nella zona industriale di Piediripa in corso il monitoraggio dell’aria in tutto il territorio circostante

Su quanto accaduto il consigliere Sandro Bisonni ha presentato una dettagliata interrogazione in Regione

MACERATA – Un incendio devastante ha coinvolto la ditta Orim di Piederipa, specializzata nel recupero dei metalli preziosi provenienti dai rifiuti industriali. L’incendio ha generato una densa colonna di fumo che ha interessato un’ampia zona circostante.

“É in corso il monitoraggio dell’aria da parte dell’Arpam e proseguirà nei prossimi giorni. Siamo tutti impegnati a salvaguardare la salute dei cittadini”. Lo afferma Angelo Sciapichetti assessore regionale della Protezione Civile in merito all’Incendio che si é sviluppato all’interno di un impianto di trattamento rifiuti ubicato presso la zona industriale Piediripa del Comune di Macerata.

“Nella fase emergenziale, immediatamente successiva allo sviluppo dell’incendio – spiega  – l’Arpam si è attivata avviando procedure di campionamento dell’aria atte a  ricercare le sostanze sviluppatesi nel corso dell’incendio, tenendo conto dei materiali interessati dalla combustione e dei possibili inquinanti emessi. Tale monitoraggio è attualmente in corso e proseguirà anche per i prossimi giorni”.
Sulla base della direzione prevalente dei venti e da riscontri oggettivi effettuati in tempo  reale, l’Arpam spiega che è stata delimitata la possibile area di ricaduta degli inquinanti, al fine di effettuare campionamenti mirati di ortaggi e suoli per valutare l’entità delle deposizioni.

“Le analisi riguarderanno la determinazione dei seguenti parametri:  Diossine, Furani, PCB, IPA e Metalli. Questa mattina inoltre si è svolto un tavolo tecnico ARPAM – ASUR finalizzato alla definizione delle aziende agricole che in data odierna saranno interessate dai campionamenti.

“Presso la Sala Operativa Integrata di Macerata sotto il coordinamento della Prefettura, si è immediatamente riunito il centro di coordinamento costituito da tutti i soggetti coinvolti (Forze dell’ordine, Presidente della Provincia, Assessore Regionale all’ambiente e Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Arpam, Sindaci di Macerata e Corridonia, Asur Area Vasta 3, Croce Rossa Italiana).

“Voglio ringraziare tutti per la collaborazione, in particolare i vigili del fuoco per la straordinaria dedizione – aggiunge Sciapichetti – per il lavoro svolto e quello che si sta facendo ancora in queste ore per garantire la salute dei cittadini”.
In merito alle operazione di spegnimento dell’incendio il Centro Coordinamento Soccorsi spiega che Vigili del Fuoco sono intervenuti ed hanno controllato l’incendio tanto che alle ore 20.30 le fiamme sono state domate e la colonna di fumo è cessata. La combustione ha prodotto una nube che, in base ai venti, ha interessato principalmente i comuni di Macerata località Piediripa, Corridonia, Petriolo, Monte San Giusto, Morrovalle e Montecosaro. Sono stati continuamente sentiti tutti i sindaci interessati dall’evento.

Già questa mattina il consigliere regionale Sandro Bisonni ha portato il caso in Regione per chiedere quali siano state le cause dell’incendio e quali siano state le misure di protezione civile adottate per tutelare la popolazione circostante.

“Ho depositato una interrogazione – afferma Bisonni – per conoscere le cause dell’incendio e la qualità e l’efficacia delle misure di protezione civile adottate. Recentemente la Regione Marche ha approvato una legge, di cui sono stato l’estensore, contro la combustione dei rifiuti. Questa scelta importante, oggi guardata anche da altre Regioni d’Italia, implica la volontà da parte delle Marche di porre investimenti e risorse sugli impianti per il recupero e il riciclo dei materiali provenienti dai rifiuti; per tali motivi queste strutture, pubbliche o private, rappresentano elementi di fondamentale importanza al raggiungimento di questo obiettivo”.

“Non possiamo permetterci, continua Bisonni, di vedere incendiati impianti del genere ma purtroppo non è la prima volta che accadono eventi simili, infatti negli ultimi anni si sono susseguiti altri incidenti, ora dobbiamo vigilare. Inoltre poiché non possiamo più pensare di essere immuni da fenomeni di carattere malavitoso, nella mia interrogazione chiedo anche se alla Regione risulti che siano state attivate, da parte delle Autorità competenti in materia di sicurezza, misure finalizzate ad evitare rischi di infiltrazioni criminali ai danni delle società che legittimamente operano nella gestione dei rifiuti”.

“Sia ben inteso che non voglio legare questo ragionamento – conclude Bisonni -, all’episodio della Orim, di cui tra l’altro non si conoscono ancora con esattezza le cause d’incendio, ma occorre in generale interrogarsi e riflettere sulle modalità corrette per evitare coinvolgimenti di associazioni a delinquere ai danni delle aziende che operano in questo settore così da scongiurare pericoli per le persone, l’ambiente e il tessuto economico del nostro territorio”.

 

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