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Giovedì a Pesaro la presentazione del volume di Gastone Breccia “Lo scudo di Cristo – Le guerre dell’impero romano d’Oriente”

Giovedì a Pesaro la presentazione del volume di Gastone Breccia “Lo scudo di Cristo – Le guerre dell’impero romano d’Oriente”

Giovedì a Pesaro la presentazione del volume di Gastone Breccia “Lo scudo di Cristo - Le guerre dell’impero romano d’Oriente”PESARO – Per la serie “Pesaro Storie”, proposta dalla Società pesarese di studi storici in collaborazione con il Comune di Pesaro e con il liceo “T. Mamiani”, giovedì 2 novembre 2017 alle ore 17,30 presso la sala conferenze (g.c.) di Confindustria Pesaro e Urbino (palazzo Ciacchi – via Cattaneo, 34– 61121 Pesaro) viene presentato il volume di Gastone Breccia “Lo scudo di Cristo – Le guerre dell’impero romano d’Oriente” (Laterza 2016, pp. 420)

La presentazione rientra nel corso “Storia e Cittadinanza”, inserito nella piattaforma S.O.F.I.A. per la formazione dei docenti quale attività di formazione ai sensi dell’art. 1 comma 124 della legge 107/2015.

L’impero romano d’Oriente è psicologicamente lontano da noi, anche per le intervenute fratture religiose; è stato invece un fondamento della civiltà europea, che ha contribuito non solo ad arricchire culturalmente ma anche a tutelare militarmente sul fianco orientale per oltre mezzo millennio. Per secoli l’impero romano d’Oriente si è difeso da ondate di nemici bellicosi, che si sono abbattuti sui suoi confini attirati dal miraggio di Costantinopoli, la splendida ‘Regina delle città’, difesa dalle possenti mura erette ai tempi di Teodosio II e capaci di resistere a tutti gli assalti. Da allora, l’impero affrontò Goti, Unni, Slavi, Avari, Persiani, Arabi e Bulgari, trovandosi talora sull’orlo del collasso ma rivelandosi sempre capace di risollevarsi, riorganizzarsi ed escogitare strategie efficaci per assorbire i colpi e per restituirli. Sicché l’Europa latina poté prosperare e svilupparsi per secoli al riparo dello “scudo” bizantino: un merito – quello di aver difeso la Cristianità – che però i latini non riconobbero mai ai fratelli d’Oriente.

Lo studio di Gartone Breccia rievoca dunque secoli di guerre, che sono un’unica vicenda pur con evidenti discontinuità: dalla terribile disfatta di Adrianopoli del 378 d.C., che costrinse Teodosio I a riformare l’intero sistema difensivo della pars Orientis. fino al IX secolo, quando nell’820 con la morte di Leone V termina la fase strettamente  difensiva della storia bizantina.

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Gastone Breccia, dottore di ricerca in Scienze storiche, dal 1997 è ricercatore di Civiltà bizantina, prima presso l’Università degli studi della Basilicata, poi presso quella di Pavia. Negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca in campo storico-militare anche al di fuori dell’ambito della bizantinistica. Esperto di teoria militare, guerriglia e controguerriglia, ha condotto ricerche sul campo in Afghanistan (2011) e nel Kurdistan (2015) fra Iraq e Siria. Tra le più recenti pubblicazioni: L’arte della guerra. Da Sun Tzu a Clausewitz (2009); I figli di Marte. L’arte della guerra a Roma antica (2012); L’arte della guerriglia (2013); La tomba degli imperi (2013); Le guerre afgane (2014); Nei secoli fedele. Le battaglie dei Carabinieri 1814-2014 (2014); 1915. L’Italia va in trincea (2015); Guerra all’Isis. Diario dal fronte curdo (2016).

 

 

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