IN PRIMO PIANOMARCHEPOLITICA

Il capogruppo in Regione Gianluca Busilacchi ha lasciato il Partito democratico

Il capogruppo in Regione Gianluca Busilacchi ha lasciato il Partito democratico

Il capogruppo in Regione, Gianluca Busilacchi, ha lasciato il Partito democratico

ANCONA – Il consigliere regionale Gianluca Busilacchi ha lasciato il Partito democratico per aderire al MDP, il Movimento Democratico e Progressista di Bersani ed Epifani, nato qualche mese fa dalla scissione con il partito di Matteo Renzi.

L’annuncio è stato dato a Montecitorio insieme a Roberto Speranza ed Arturo Scotto. “Le mie dimissioni – ha detto Busilacchi – sono l’esito di una scelta meditata. Da un lato non vedo più nel Pd quei valori e quelle scelte che lo avevano contraddistinto nel 2007. Quel Pd non esiste più, è stato smarrito il senso di quel progetto, con un distacco crescente dalla popolazione e dall’elettorato tradizionale. Articolo 1 è l’unico soggetto in grado di portare avanti il progetto del centrosinistra, mentre nel Pd c’è solo il governismo, ed ogni giorno il partito dimostra di non credere nel valore della discussione ed ha assunto a metodo il settarismo di maggioranza”. Gianluca Busilacchi, fino a questa mattina, è stato il capogruppo del Pd alla Regione Marche.

“Questa mattina – afferma Francesco Comi, segretario regionale del Pd delle Marche -, dopo le richieste di chiarimento dei giorni scorsi, ho parlato a lungo con il consigliere Gianluca Busilacchi che mi ha comunicato la decisione di aderire ad Articolo 1- MDP (Movimento Democratici Progressisti).
Ho spiegato a Gianluca di essere molto dispiaciuto sul piano personale per la sua scelta dato che insieme abbiamo condiviso in questi anni molte battaglie e momenti importanti.
Sul piano politico gli ho ribadito la mia delusione per quella che ritengo una scelta personale che non condivido assolutamente ma che rispetto.
Domani mattina – conclude Comi – parteciperò alla riunione del gruppo consiliare già convocato per provvedere alla sua riorganizzazione”.

Per la senatrice Camilla Fabbri “la scelta di Gianluca Busilacchi conferma l’urgenza di una discussione sulla linea politica nazionale del nostro partito”. “Non condivido – afferma sempre la senatrice Fabbri- l’idea di lasciare il Pd: se non si è d’accordo con il percorso intrapreso, si porta avanti una battaglia interna per le proprie idee. Il nostro popolo non vuole le scissioni ma l’unità del centrosinistra contro le destre e i populismi. Detto questo, però, chiediamo al nostro segretario e alla nostra dirigenza di impegnarsi a un confronto interno. Un confronto – prosegue la parlamentare pesarese – che non deve essere percepito come una delegittimazione, ma come un momento di chiarezza e di arricchimento della nostra comunità. Da tempo assistiamo a una lenta e continua “emorragia democratica” con elettori e militanti che si stanno allontanando dal partito. La preoccupazione è che questo atteggiamento di autosufficienza e di scarso ascolto, soprattutto di fronte a quanti di noi pongono il tema questione sociale, possa continuare a determinare un allontanamento della nostra base. Serve dunque – continua – una discussione interna che riguardi anche le alleanze. La questione infatti non è secondaria, perché rimanda al grande tema del programma che, come Pd, vogliamo realizzare. Per noi – conclude la senatrice Camilla Fabbri – la strada è quella di un centrosinistra aperto, plurale e civico che abbia come suo primo impegno il contrasto alle disuguaglianze. Vogliamo essere il Pd, alternativa vincente alla destra e al Movimento 5Stelle”.

Nelle foto: Gianluca Busilacchi a Montecitorio, insieme a Roberto Speranza ed Arturo Scotto e – sotto – con il segretario regionale del Pd, Francesco Comi

 

 

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