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La statua della Madonna di Loreto da Città del Vaticano a Lampedusa in kayak

La statua della Madonna di Loreto da Città del Vaticano a Lampedusa in kayak

La statua della Madonna di Loreto da Città del Vaticano a Lampedusa in kayak

LORETO – La Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto ha reso noto che dopo il pellegrinaggio in canoa che tra il giugno e l’agosto del 2014 lo ha portato da Loreto (Porto Recanati) fino a Piazza San Pietro, a Roma, dove ha potuto consegnare a Papa Francesco una statua della Madonna di Loreto, il chiaravallese Roberto Rabboni è partito ieri da Piazza San Pietro con destinazione Lampedusa, in kayak, accompagnato da una seconda statua della Madonna di Loreto, da consegnare questa volta a don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa.

L’idea è molto semplice: consegnare al parroco una immagine della Madonna di Loreto, utilizzando un Kayak k2. Un’iniziativa nata dopo la fantastica esperienza vissuta nel 2014, quando 11 canoisti sono partiti dal sagrato della Santa casa di Loreto, con una immagine della Madonna, e l’hanno consegnata 70 giorni dopo al Santo Padre Papa Francesco in Vaticano.

I pellegrini a bordo di una canoa doppia, hanno percorso il periplo delle coste italiane, alternando la navigazione, a tratti a piedi, quando le condizioni meteo marine non lo permettevano.

Il pellegrinaggio è stato organizzato grazie alla collaborazione della Lega Navale Italiana, in quanto i pellegrini utilizzavano le sedi della stessa per il supporto logistico.

A fronte di quella bellissima esperienza, si è inteso partire da Piazza san Pietro in Città del Vaticano, con una  immagine della madonna di Loreto identica a quella che è stata donata al santo Padre, raggiungere a piedi Ostia, da qui salpare a bordo di una canoa doppia alla volta di Lampedusa.

La rotta è intuibile: si costeggerà fino a Reggio Calabria, da qui si supererà lo stretto di Messina, una volta a Messina si costeggeranno le coste sicule fino all’arrivo a Porto Empedocle, dopo di che si salperà per Linosa prima e Lampedusa dopo.

I tempi per realizzare tutto ciò sono molto indicativi, comunque considerata l’esperienza maturata, si intende impiegare circa 50/55 giorni per raggiungere Porto Empedocle. Una volta a Licata si salperà alla volta di Linosa che dista circa 90 miglia, navigabili in circa 36 ore.

Le altre 28 miglia che dividono Linosa da Lampedusa, navigabili in circa 12 ore, saranno percorse il giorno seguente.

Le motivazioni che hanno portato a questa nuova iniziativa sono molteplici.

Religiose: consegnare a Don Carmelo, parroco di Lampedusa l’immagine della Madonna di Loreto, che nel 2014 è partita dalla Santa Casa per raggiungere Papa Francesco.  Da lì ripartire alla volta di Lampedusa per dare il benvenuto a tutte le persone che arrivano in terra italiana.

Tutto questo utilizzando una imbarcazione minimalista come la canoa. Perché la Madonna di Loreto ha viaggiato: essendo partita dalla sua terra di origine, per arrivare poi a Loreto. Proprio come fanno tutti quelli che approdano a Lampedusa. Perché crediamo che l’immagine della Madonna di Loreto raggiunge i cuori per sostenere l’animo portando speranza ed accoglienza.

Economiche: poter consegnare a Don Carmelo un aiuto economico, pari a € 2.000 grazie alla collaborazione con la O.N.L.U.S. Il leone che ride di cui Roberto Rabboni ne è il presidente.

Sociali: sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno della migrazione dei popoli e sull’aiuto ad esseri umani che lasciano la loro terra sperando in una possibilità di vita migliore.

Umane: per gridare al popolo lampedusano che siamo orgogliosi di loro, per portagli l’appoggio di tutte le persone che si incontreranno durante il percorso, per pregarli di resistere e di continuare ad aiutare il prossimo come fanno quotidianamente.

Per ringraziare, la Guardia Costiera, la Croce Rossa, i Carabinieri, la Polizia di stato, la Guardia di Finanza e tutti coloro che prestano servizio e soccorso in mare.

L’arrivo a Lampedusa dovrebbe coincidere con la festa dell’immacolata concezione il 15 di agosto 2017.

Il team è grosso modo  quello della passata esperienza sia per l’affidabilità e la capacità dimostrata.

A capo di tutti il comandante della guardia Costiera in riserva Com Gamberini Corrado, responsabile di tutta la logistica e l’organizzazione terrestre e marina della spedizione. In canoa sempre presente Rabboni Roberto, responsabile del reclutamento canoisti e della realizzazione pratica dell’impresa. Gli altri canoisti saranno quasi tutti quelli della passata esperienza, con qualche nuovo arrivo.

PER SAPERNE DI PIU’

Canoa Lampedusa

 

 

 

 

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