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La solidarietà non si ferma, in una settimana donati mille quintali di fieno per le stalle terremotate

La solidarietà non si ferma, in una settimana donati mille quintali di fieno per le stalle terremotate

La solidarietà non si ferma, in una settimana donati mille quintali di fieno per le stalle terremotate

ANCONA – Sono mille i quintali di fieno consegnati nel giro di una settimana grazie alla campagna di solidarietà “Dona un ballone” promossa dalla Coldiretti per garantire l’alimentazione degli animali nelle zone terremotate e fermare la strage di mucche e pecore. Altri ottanta quintali sono stati regalati dalla Protezione civile di Ronciglione Gruppo Monti Cimini su iniziativa dei cittadini di Ronciglione e Caprarola, Corchiano, Viterbo.

Il carico è stato consegnato a San Ginesio, in provincia di Macerata, in accordo con i responsabili dell’ostello e della Coldiretti Macerata. Domani, lunedì 30 gennaio, altri 150 quintali verranno donati dagli agricoltori di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna alle ore 9 nell’azienda agricola Simonetti Nazzareno, in via Valle Chifenti, ad Appignano del Tronto, da dove verrà poi distribuito agli allevatori colpiti dal sisma. Martedì 31 gennaio arriverà un altro carico di 120 quintali raccolti dalla Parrocchia e dal Circolo Noi di Santa Lucia di Pescantina’ Verona, già protagonista del regalo di una roulotte a un allevatore terremotato che era stata consegnata dai giovani boy scout. Il carico verrà distribuito in località Trisungo di Arquata del Tronto, Maltignano, Appignano del Tronto e Rotella.

La campagna “Dona un ballone” segue le altre numerose iniziative promosse dalla Coldiretti assieme all’Associazione Italiana Allevatori e ai Consorzi Agrari che hanno consentito anche la consegna di mangiatoie, carrelli per la mungitura, generatori di corrente oltre a roulotte, camper e moduli abitativi, mentre continua la vendita del Cacio Amico fatto con il latte degli allevatori terremotati e degli altri prodotti nei mercati di Campagna Amica per garantire uno sbocco di mercato dopo lo spopolamento forzato dei centri urbani colpiti dal sisma.

 

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