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Ritirati in via cautelare dalla Polizia ad un fabrianese sei fucili da caccia

Ritirati in via cautelare dalla Polizia ad un fabrianese sei fucili da caccia

FABRIANO – Gli agenti del Commissariato di Fabriano nei giorni scorsi hanno proceduto al ritiro cautelare di sei fucili da caccia e del relativo munizionamento, regolarmente detenute da un cinquantaquattrenne fabrianese, a seguito di un vivace alterco con un condomino.

L’episodio da cui è scaturita l’adozione del provvedimento cautelare si inserisce nell’ambito di una lunga controversia tra i condomini di una palazzina bifamiliare che, nel corso del tempo, si sono scambiati “atti di provocazione e ripicca” non certo conformi ai rapporti di buon vicinato.

La convivenza tra i due nuclei familiari è diventata, nel tempo, sempre più complicata in virtù delle offese e dei dispetti che le famiglie si sono scambiate, tanto che una delle due si è vista costretta a rivolgersi all’Ufficio denunce del Commissariato di Polizia per sporgere querela.

La Polizia di Fabriano è venuta così a sapere della natura e della portata offensiva crescente delle molestie: dalle briciole di pane lasciate cadere sulla proprietà del vicino al danneggiamento dei suoi alberi da frutta e dei rumori, anche in ore serali e notturne.

Nel tempo la conflittualità è stata ulteriormente alimentata da episodi di disattivazione del contatore della corrente elettrica (collocato all’ingresso comune del condominio), di “sosta selvaggia” delle rispettive autovetture in modo da ostacolare o comunque da rendere particolarmente difficoltoso il parcheggio nelle rispettive proprietà.

Il protrarsi delle molestie, oltre a compromettere definitivamente i rapporti tra i condomini, causava anche malessere e stati di ansia all’intero nucleo familiare del denunciante il quale iniziava a temere per la propria incolumità in ragione di minacce verbali che gli venivano rivolte dal vicino.

A seguito della denuncia, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Fabriano, attesi gli specifici orientamenti del Questore di Ancona Cesare Capocasa, procedevano ad una verifica presso gli archivi informatici della eventuale detenzione in capo ai nuclei familiari interessati dalla vicenda di armi e munizioni legalmente detenuti potendo verificare che il querelato risultava possedere 6 fucili da caccia e relativo munizionamento in ragione di una autorizzazione di porto d’armi uso caccia ottenuta anni addietro.

Per questo motivo, costituendo l’accesa conflittualità e le espressioni minatorie denunciate  presupposti di concreto pericolo per l’incolumità delle persone, i poliziotti procedevano al ritiro cautelare di tutte le armi e munizioni anche a salvaguardia della pubblica sicurezza e tranquillità. Nella circostanza emergeva in capo al querelato anche il possesso di alcune munizioni, “a palla”, non regolarmente denunciate per il quale veniva denunciato all’Autorità giudiziaria.

Come noto, il ritiro cautelare costituisce un prezioso strumento di prevenzione dei reati che permette alla Polizia di Stato e, in generale alle forze dell’ordine, di intervenire in tutte quelle situazioni in cui il possessore delle armi e delle munizioni, benché rispettoso delle prescrizioni circa la detenzione e la custodia, faccia concretamente temere una gestione poco accorta e affidabile delle stesse nonché, in relazione a fatti contingenti di rilevante portata emozionale o alta conflittualità con terzi, la concreta possibilità di un abuso del titolo di polizia abilitativo al possesso del porto di armi.

 

 

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