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Bora: “La Giunta Acquaroli si dimentica del Covid e della guerra”

Bora: “La Giunta Acquaroli si dimentica del Covid e della guerra”

Secondo la consigliera del Partito democratico è stata fatta “una programmazione dei fondi europei inadatta al tempo presente”

di MANUELA BORA*

ANCONA – La programmazione dei fondi FSE+ e FESR per il settennio 2021-2027 rappresenta, o meglio rappresenterebbe una straordinaria opportunità per la nostra Regione.

L’Unione Europea, tanto odiata dalla Giunta Acquaroli e dai partiti che compongono la maggioranza, in particolare Fratelli d’Italia e Lega, ha messo a disposizione oltre 1 miliardo di euro per le Marche. Una cifra enorme, superiore a quella disponibile per le annualità 2014-2020, a cui vanno ad aggiungersi le risorse derivanti dal PNRR. Grazie a un utilizzo intelligente e coordinato di questi fondi europei, sarebbe stato possibile delineare una strategia di sviluppo capace di proiettare la nostra Regione su livelli di competitività pari a quelle delle Regioni più avanzate d’Italia.

Di fronte a questa opportunità unica, la Giunta ha preferito evitare ogni sforzo di ideazione e condivisione con il territorio, limitandosi a distribuire le risorse in maniera approssimativa, priva di qualsivoglia visione strategica. Non è stata capace nemmeno di unificare le procedure gestionali dei due fondi, altro che semplificazione!

Soprattutto, non è stata calibrata la programmazione in funzione di un contesto socioeconomico profondamente mutato rispetto al settennio precedente a causa della pandemia COVID prima, e della guerra oggi. Inoltre, disattendendo in pieno quanto previsto dalla normativa regionale e quanto avviato dalla precedente Giunta, non si è aperta alcuna fase di partecipazione attiva delle commissioni consiliari, del Consiglio regionale e soprattutto nessuna campagna di ascolto tra i cittadini e i portatori d’interesse.

Entrando nel merito, è ormai un dato di fatto acquisito che la gestione dei fondi del settennio precedente, di cui è stata protagonista la Giunta Ceriscioli, ha rappresentato sotto ogni punto di vista un successo. Come riconosciuto dal rapporteur Luigi Nigri e come testimoniato dall’ultimo rapporto presentato nel maggio 2021, quasi il 100% per cento delle risorse disponibili per il settennio 2014-2020 è stato impegnato.

È comprensibile che la Giunta attuale abbia voluto riproporre la stessa impostazione, rivelatasi così riuscita, nonostante le critiche che venivano rivolte allora da Mirco Carloni e da altri. Tuttavia, non è possibile non rendersi conto che il mondo nel frattempo è cambiato.

Nella programmazione presentata sono assenti investimenti strategici in settori quali l’energia, la salute, il credito, che pure era stato tra gli assi di intervento principali negli anni scorsi. Non è stato profuso nessun impegno nel ripensare, ridefinire, rielaborare nuove prospettive per la nostra Regione: ci si è limitati ad appropriarsi di quanto era già stato pensato, ma per una fase storica completamente diversa. In conclusione, la programmazione è del tutto insufficiente e deludente sia dal punto di vista del metodo che dei contenuti.

*Consigliera regionale Partito democratico

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