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L’atletica leggera marchigiana ricorda Alessio Giovannini con un Memorial

L’atletica leggera marchigiana ricorda Alessio Giovannini con un Memorial

Domenica al Palaindoor il meeting in ricordo del giornalista scomparso tre anni fa: per un decennio è stato un punto di riferimento dell’Area Comunicazione della Fidal. Il trofeo andrà ai migliori sprinter

ANCONA – Per ricordarlo dove aveva iniziato a raccontare l’atletica. A tre anni esatti dalla scomparsa, il 16 gennaio, nasce il Memorial Alessio Giovannini con il meeting di domenica pomeriggio al Palaindoor di Ancona.

Cronista, esperto di comunicazione e social media, è stato un punto di riferimento dell’Area Comunicazione FIDAL per un decennio, dopo aver cominciato da responsabile delle relazioni esterne nel Comitato regionale marchigiano. Sempre vivo il sorriso e indimenticabile la carica umana che trasmetteva, in chi lo ha conosciuto e apprezzato per le doti professionali e per la sensibilità. Il trofeo a lui intitolato andrà ai migliori risultati, maschile e femminile, nelle gare sui 60 metri, con la premiazione prevista intorno alle ore 17.15.
Il presidente FIDAL Marche, Simone Rocchetti, sottolinea: “È una bella iniziativa nata dalla famiglia, che ci ha voluto coinvolgere, e che abbiamo accolto con la massima convinzione. Non poteva essere altrimenti. Per noi è molto importante il ricordo di Alessio, che ha dato un’impronta al Comitato regionale con il suo lavoro e con le qualità che poi lo hanno portato ad affermarsi in campo nazionale. Ho avuto il piacere di collaborare con lui a stretto contatto quando ero consigliere regionale, di conoscerlo a fondo, di apprezzarne lo spessore umano. Poco dopo la scomparsa gli è stata intitolata la sala stampa del Palaindoor di Ancona e adesso avrà il suo nome anche una manifestazione di atletica, lo sport che amava”.

Tra i più vicini a lui nel mondo dell’atletica Giuseppe Scorzoso, a capo del Comitato regionale marchigiano in due periodi (dal 1996 al 2004 e poi dal 2012 al 2020) intervallati dall’incarico di consigliere federale: “Alessio ha lasciato il segno nell’atletica delle Marche e poi in quella italiana. Fondamentale il suo ruolo nei primi anni di attività del Palaindoor, che anche grazie al suo impegno è diventato un impianto cardine per tutto il movimento. È stato determinante per l’organizzazione di eventi, come gli Europei master del 2009. La forte energia positiva, l’entusiasmo inesauribile, le indiscusse capacità lo hanno quindi condotto verso l’attività nazionale. E anche lì ha saputo meritarsi il rispetto e la stima di tutti, distinguendosi per la professionalità e la correttezza. Il suo esempio ci sarà sempre, con noi”.

Il ricordo di Marco Sicari, direttore della comunicazione FIDAL: “Al netto di ogni altra considerazione, parlare di Alessio vuol dire ricordare un giovane uomo che inseguiva, senza risparmio, e con entusiasmo coinvolgente, tutti i suoi sogni. Il lavoro nell’atletica leggera era una delle cose che più amava, e che aveva saputo conquistarsi con il talento, l’applicazione, la naturale empatia che lo faceva subito apprezzare da tutti, e lo studio. Non c’erano orari, non c’era fatica, perché alla fine quel lavoro era solo uno di quei sogni divenuti realtà, come ebbe a confidarmi, emozionato, a Berlino, nel 2009, in occasione del primo Mondiale vissuto insieme. Manca a tanti di noi. Mancano le discussioni, il confronto su ogni argomento, il desiderio di percorrere nuove strade, esplorare, capire. Ci resta l’esempio, di uomo appassionato e saldo nelle proprie convinzioni, nei propri valori. Ma in chi l’ha conosciuto, resta anche un continuo, costante, senso di vuoto, fedele e sgradito compagno di viaggio. Un vuoto destinato a non essere mai colmato”.

 

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