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Una bella rassegna musicale a San Ginesio terra d’arte che porta ancora i segni indelebili del terremoto

Una bella rassegna musicale a San Ginesio terra d’arte che porta ancora i segni indelebili del terremoto

di PAOLO MONTANARI

SAN GINESIO – Dedicati a Giulio è il titolo della 20esima edizione della rassegna  polifonica nazionale  Giulio Talle che si è svolta in una struttura moderna nel centro di San Ginesio, uno dei borghi più belli d’Italia.

Purtroppo il terremoto ha  lasciato i suoi devastanti segni anche in questa città  d’arte  con i monumenti – la collegata e  altre chiese – chiusi ancora da due anni.

Il sindaco di San Ginesio ha voluto ricordare il doloroso passato ma anche il presente di una città che vuole rinascere.  E quale viatico migliore se  non la musica che rasserena l’animo e fa stare unite le persone. Tre cori hanno partecipato con tre repertori diversi fra loro.

La Corale Bonagiunta da San Ginesio diretta dal Maestro Fabrizio Marchetti che ha presentato tre brani musicali moderni, sempre con equilibrio. La Corale Crux Fidelis di Francavilla d’E te con il maestro Rosario Luciani per le sezioni maschili, che ha diretto il Beati Mortui di Mrndelsshon e il Gloria dalla messa Cerviana di Lorenzo Perdi.

Nella seconda parte il maestro Annarosa Agostini  ha diretto tutto un repertorio di Faure: il Cantiquw de Jean Racine e tre brani dal Requiem op.48 di Faure.

La Corale Crux Fidelis ha cantato in maniera mirabile un repertorio fra il polifonico e il sacro. E stata poi la volta del Coro I Cantori della Città Futura, diretto dal maestro Stefano Bertolucci. Un omaggio alla musica lirica e sacra con la splendida Ave Maria di Rossini.  Brani dalle opere di Mascagni e Verdi con il pregevole contributo di due coriste, i soprano Elena Scappini e Lara Vimini. Al termine delle rispettive esibizioni i tre cori hanno cantato insieme Panis Angelicus.

 

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