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Dal 15 giugno vera e propria rivoluzione per i Tir, scatta l’obbligo dei nuovi tachigrafi

Dal 15 giugno vera e propria rivoluzione per i Tir, scatta l’obbligo dei nuovi tachigrafi

Le scatole nere digitali registreranno spostamenti, posizione, velocità, anomalie. Gli organi di Polizia potranno interrogare da remoto movimenti, tempi di percorrenza e velocità dei veicoli. Assicurazioni sulla privacy ma c’è già chi parla di una sorta di “Grande fratello” per camionisti

PESARO – C’è chi la definita una sorta di rivoluzione nel settore dell’autotrasporto merci. Dal 15 giugno 2019 infatti, tutti i veicoli di nuova immatricolazione adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate dovranno essere dotati di tachigrafo intelligente.

“Si tratta – dice il responsabile di CNA-Fita, Riccardo Battisti – di un apparecchio digitale di seconda generazione che prevede una connessione al sistema globale di navigazione satellitare – GNSS, una comunicazione remota ai fini di diagnosi precoce ed un’interfaccia facoltativa con i sistemi di trasporto intelligenti”.

E’ una sorta di “scatola nera” che registra tutti i movimenti del veicolo attraverso la posizione del veicolo nel corso del periodo di lavoro giornaliero. Come funziona? Attraverso una connessione al sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) viene registrata automaticamente la posizione del veicolo, in corrispondenza sia del luogo d’inizio del periodo di lavoro giornaliero, sia del luogo raggiunto ogni tre ore di periodo complessivo di guida e anche il luogo di fine del periodo di lavoro giornaliero. Il nuovo regolamento (2018/502), specifica che la posizione viene rilevata a ogni multiplo di tre ore del “periodo di guida cumulativo”, che non viene mai resettato: quindi ogni 3 ore di movimento del veicolo, in qualsiasi modo effettuate, sarà registrata la posizione. Il tachigrafo di nuova generazione consentirà una comunicazione da remoto, scambiando informazioni con i sistemi di gestione della flotta. Attraverso questo sistema gli organi di Polizia, dotati di apposita apparecchiatura, possono interrogare il tachigrafo del mezzo in movimento per verificare la presenza di una delle anomalie elencate all’art. 9.4 del Regolamento 165/2014 tra cui: il più recente tentativo di violazione della sicurezza, la guida in assenza di carta del conducente valida, l’inserimento della carta durante la guida, il numero d’immatricolazione del veicolo e la velocità registrata dal tachigrafo.

“In ogni caso – dice ancora Battisti – i dati dell’autista sono protetti da privacy, quindi anche tramite la comunicazione da remoto non potranno essere elevate sanzioni a suo carico automaticamente: ciò potrà avvenire fermando il veicolo e svolgendo un normale accertamento di Polizia Stradale.

Con il tachigrafo intelligente saranno implementabili diverse funzioni tra cui i sistemi di pesatura dei veicoli in movimento, la ricezione dei dati sul consumo di carburante e sui parametri di guida dei conducenti, i servizi telematici di trasporto intelligente (ITS) e di sicurezza stradale (ad es. infomobilità) di futura implementazione sulle strade interconnesse, nonché i dati utili per il controllo delle operazioni di cabotaggio o di distacco degli autisti.

È bene ricordare inoltre che, per tutti i mezzi già immatricolati alla data del 14 giugno 2019 non sussiste alcun obbligo di integrare il tachigrafo digitale con il nuovo “intelligente”, a condizione che svolgano trasporti nazionali e che lo Stato membro di loro prima immatricolazione non disponga diversamente. In caso contrario (trasporti internazionali o di cabotaggio, diversa statuizione dello Stato membro di appartenenza), anche i mezzi attualmente circolanti dovranno dotarsi di tachigrafo intelligente entro i prossimi 15 anni (giugno 2034).

A questo proposito CNA-FITA di Pesaro e Urbino ha istituito appositi corsi di formazione relativi all’uso e alle funzioni dei nuovi tachigrafi. Nell’immagine uno dei corsi a Pesaro.

Nella foto: il corso di addestramento sul nuovo tachigrafo intelligente

 

 

 

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