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Doppietta delle Marche del volley alle Kinderiadi: finalmente la tensione è finita nel cassetto

Doppietta delle Marche del volley alle Kinderiadi: finalmente la tensione è finita nel cassetto

ROVERETO – Le Marche del volley incamerano il bottino pieno nella seconda giornata di gare del Trofeo delle Regioni Kinderiadi 2017. Due vittorie col massimo scarto per le ragazze contro Alto Adige (27-25, 25-18) e Valle D’Aosta (25-23, 25-14), altrettante per i boys con Molise (25-16, 25-11) e Umbria (25-16, 25-14).

La meglio gioventù del volley regionale archivia dunque il passo falso nella prima giornata frutto della tremarella da esordio, ma deve inchinarsi alla dura legge della formula che non offre prove di appello. Entrambe partite nella pool che raggruppa le prime 12 nel ranking nazionale, le marchigiane nonostante le vittorie sono fuori dalla lotta per i primi posti.

Un risultato inatteso nel maschile per il valore del team ed una preparazione che coach Massimo Citeroni definisce ottimale, frutto di un lavoro intenso e di qualità premiato, nelle ultime settimane, dai risultati di amichevoli di livello contro Veneto e Piemonte che hanno soddisfatto tutto lo staff tecnico.

Nella prima giornata, contro Trentino ed Emilia Romagna, alle Marche più che il fisico è mancata la testa: “Abbiamo fatto la fatica maggiore in battuta e la ricezione, i nostri fondamentali migliori – analizza Citeroni – un’agevolazione non da poco per gli avversari visto che ha azzerato ogni nostra possibilità di rientrare in partita. Battuti Molise e Umbria, cercheremo di continuare su questa strada – promette Citeroni – a partire dai prossimi incontri con Alto Adige e Valle d’Aosta. Siamo alle Kinderiadi per giocare e dare il nostro meglio fino alla fine.”

Anche nel femminile coach Stefano Agostinelli va, come suo costume, dritto al punto senza alibi. ” Siamo scesi in campo con la paura ed il peso del risultato e questo ha condizionato un torneo in cui le battute iniziali sono senza appello. Continueremo a lavorare nella direzione di sensibilizzare tecnici e società a far giocare titolari le proprie giovani più promettenti nel più alto campionato disputato o in un campionato idoneo alla crescita non solo tecnica delle ragazze. Solo così riusciremo a fare un salto di qualità notevole che a noi ancora manca”.

Nonostante la doppietta su Alto Adige  e Valle D’Aosta, infatti, il team marchigiano ha peccato ancora di mentalità. “Ci manca l’allenamento alla competitività – prosegue il coach de Le Marche del Volley in rosa – prima ancora che lo spirito di gruppo. Con ragazze provenienti da 7 o 8 società differenti sai che il gruppo devi cercare di costruirlo, ma la capacità di fronteggiare le situazioni positive o negative no. Se giochi (poco) i campionati provinciali o fai solo panchina in quelli regionali la competitività resta un miraggio”. In programma ora le sfide con Sardegna e Basilicata, sulla carta abbordabili, sempre a patto di giocare al meglio.

Kinderiadi, “Ciononostante

Emilia Romagna-Marche (2-1 / 22-25, 25-21, 15-9)

“Mi è piaciuta la reazione dei ragazzi in questa seconda sfida – prosegue Citeroni – non era facile rientrare in campo dopo la sconfitta contro il Trentino  Conoscevamo gli avversari per averli affrontati in due amichevoli ed abbiamo giocato un buon primo set lottando su tutti i palloni, contro una squadra che ha un gioco preciso, veloce e con dei buoni terminali di attacco in banda. Nel secondo parziale invece abbiamo tenuto solamente fino al 12 pari, quando ci siamo fatti nuovamente condizionare dall’aspetto “mentale” del match. I ragazzi sapevano che era importante vincere un set a tutti i costi per rientrare tra le prime 12 e questo, anziché in ulteriore motivazione, si è trasformato in “paura di vincere”. L’Emilia è riuscita ad imporre il suo gioco rifilandoci un parziale di 5 punti che ha condizionato l’esito dell’incontro. Il terzo set è stato un monologo avversario frutto del nostro evidente calo di concentrazione per stanchezza e nervosismo”.

Nella foto: le rappresentative Marche del volley con gli azzurri Giannelli e Bernardi

 

 

 

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