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IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini

IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini

Alla presenza di Ceriscioli firmato un protocollo con Recanati. In serata una nuova scossa di magnitudo 4, con epicentro nell’Alto Maceratese. Sono salite a 26.705 le persone rimaste senza casa nella nostra regione. Il piano operativo nelle campagne devastate. A rischio anche le semine autunnali. Le preoccupazioni dell’on. Brignone. Camerino riparte con l’Università. A Jesi una decina di edifici danneggiati. Ad Ascoli Piceno agibili tutte le scuole superiori

IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i SibilliniIL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i SibilliniVISSO – Un gemellaggio, con Recanati, nel nome della cultura, dell’imprenditoria e della solidarietà. A Visso, alla presenza del presidente della Regione Luca Ceriscioli, il sindaco della città leopardiana, Francesco Fiordomo, ha firmato, con il primo cittadino Giuliano Pazzaglini, un protocollo d’intesa per la realizzazione di progetti culturali e turistici tra le due realtà del maceratese. Un legame profondo, è stato evidenziato, “perché quando Giacomo Leopardi si affacciava dal monte Tabor (il Colle dell’Infinito), lo sguardo spaziava dal Conero ai Sibillini. Visso è tuttora legata Recanati, in quanto ospita cento manoscritti del poeta, tra i quali L’infinito e Alla luna”, è stato evidenziato nel corso della cerimonia della firma, al campo base di Visso. Insieme alla cultura, scende in campo anche la solidarietà dell’imprenditore recanatese Adolfo Guzzini: “La nostra azienda che crea luce, porterà la luce della speranza a Visso. A Natale, una luce pulsante si eleverà, dalla piazza principale dal paese, al cielo per far veder che qui c’è vita, cuore e anima. Vogliamo far sentire la vicinanza concreta dell’imprenditoria marchigiana alle popolazioni terremotate”.

“Viviamo giorni difficili, che sono anche quelli nei quali i marchigiani sanno dare il meglio di se stessi e sanno reagire – ha ribadito il presidente Ceriscioli – Ho trovato tanti sindaci che hanno avuto una grande reazione per superare l’emergenza e tanti altri, come Recanati, che hanno subito offerto un mano. Un aiuto immediato che abbiamo riscontrato ugualmente nel mondo dell’impresa, con tanti imprenditori disponibili a fare la propria parte, in maniera creativa e intelligente, a seconda delle necessità del territorio, per trainare altre iniziative imprenditoriali”. Il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha detto di non essersi mai “sentito abbandonato dalle istituzioni e dalla solidarietà dei marchigiani. Prima di ricostruire le case, dobbiamo ricostruire le persone. Occorre la concretezza degli imprenditori per creare le condizioni che agevolino la ripartenza di questi territori. È necessario reinsediare le persone nelle aree terremotate, contrastando l’esodo già in atto da alcuni anni”. Il sindaco ha poi lanciato un appello: “Abbiamo ricevuto tanti aiuti materiali e ringraziamo. Ora chi vuole continuare a raccogliere beni per le popolazioni terremotate, concentri gli sforzi sulle necessità di quelli che hanno perduto casa e tutto quanto c’era dentro”. Il sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, ha spiegato che il protocollo con Visso nasce dalla collaborazione con i territori, già prima del terremoto, per definire il progetto di “Recanati 2018 – Capitale italiana della cultura”. L’identità, ha detto, “non è campanilismo, ma ricchezza da valorizzare. Uniamo il territorio nel nome di Leopardi, per portare un raggio di sole e di speranza dove sembra prevalere il buio. Le Marche sono una realtà fatta di grandi personaggi, grandi storie e grande imprenditoria creativa. Noi diciamo che occorre fare sistema per valorizzare le nostre eccellenze”. Adolfo Guzzini ha parlato di “un atto dovuto, per la nostra famiglia, a partecipare a questa tragedia. Siamo legati a Visso, vogliamo aiutarla a ripartire e a guardare al futuro con fiducia. Visso è anche un esempio delle devastazioni che il territorio marchigiano ha subito e un esempio di quello che, insieme, possiamo fare per la ricostruzione”. Guzzini ha anticipato alcune possibilità per gli imprenditori, come le donazioni di denaro, acquisti di prodotti locali per confezionare i pacchi natalizi, promozione delle bellezze territoriali sui portali aziendali. iGuzzini, in particolare, illuminerà, quando restaurati, la piazza, il duomo e il museo di Visso. A Natale, una luce pulsante si eleverà, comunque, dalla piazza principale dal paese, al cielo “per far veder che qui c’è vita, cuore e anima”.

UNA NUOVA SCOSSA DI MAGNITUDO 4

Una nuova scossa di magnitudo 4 è stata registrata alle 19.56, con epicentro fra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita nell’Alto Maceratese e Preci, in Umbria. Il sisma è avvenuto a 13 km di profondità, ed è stato avvertito in un’area molto vasta, fino ad Ancona e Ascoli Piceno.

SALITE A 26.705 LE PERSONE RIMASTE SENZA CASA

Sono salite a 26.705 le persone che nelle Marche sono rimaste senza casa dopo il terremoto. Questo il dato aggiornato diffuso dalla Regione Marche. Del gran numero di sfollati, 14.925 sono assistiti nei paesi di residenza (in palestre, capannoni, palazzetti); a Macerata ben 11.095 persone.
Altre 4.959 hanno scelto l’autonoma sistemazione, 6.821 gli alberghi. Dati cui vanno aggiunte le 12.603 persone che trascorrono la notte in auto o presso parenti e amici per paura di nuove scosse. 300 gli edifici scolastici controllati dai tecnici: per ora quelli dichiarati inagibili sono 62. Cinquantacinque le sedi municipali inagibili, e 775 le aziende.

IL PIANO OPERATIVO NELLE CAMPAGNE DEVASTATE

A tutela della sicurezza degli alimenti, l’Asur – Servizi veterinari ha attivato sin dalla prima fase dell’emergenza terremoto un piano operativo di rilevazione dei danni nelle aziende agro-zootecniche e nelle imprese alimentari delle zone colpite dal sisma. La priorità è rivolta agli allevamenti di bovini e ovini che producono latte, allevamenti avicoli e agli stabilimenti di produzione riconosciuti. “Interventi tempestivi fondamentali per sostenere la continuità delle produzioni agro-zootecniche e delle filiere alimentari che devono restare sul mercato locale, nazionale e internazionale rispettando i criteri di sicurezza dei prodotti alimentari in commercio – rileva la vicepresidente della Regione, Anna Casini – Le attività sanitarie di rilevazione e supporto tecnico che i Servizi veterinari espletano sono determinanti per la ripresa rapida, rilanciando l’economia e restituendo fiducia alle popolazioni e ai lavoratori colpiti dalla tragedia” aggiunge la vicepresidente stigmatizzando le azioni di sciacallaggio di cui si è venuti a conoscenza negli ultimi giorni che feriscono ulteriormente le popolazioni così duramente colpite dagli eventi sismici.

Nella zona industriale Maddalena di Muccia è stato istituito un  Presidio veterinaria e sicurezza alimentare avanzato. E’ stato organizzato per garantire attività zooiatriche, in particolare per offrire il pronto soccorso e lo spostamento verso strutture ambulatoriali veterinarie locali degli animali in difficoltà con il supporto dei volontari medici veterinari liberi professionisti e delle associazioni animaliste. Per i casi clinici di particolare complessità l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico di UNICAM ha reso disponibili strutture e personale con turnazioni H24. Tutti i trasporti degli animali in stato di necessità sono garantiti con ambulanza veterinaria dell’ENPA-Marche. I Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione si sono coordinati con i tecnici dell’agricoltura della Regione per eseguire sopralluoghi nelle aziende zootecniche e definire azioni a garanzia della continuità delle produzioni secondo gli standard di sicurezza alimentare per il consumatore. Per effettuare le ricognizioni speditive negli allevamenti in  tempi rapidi è stato  coinvolto il Corpo Forestale dello Stato.

Sul fronte delle imprese alimentari, il personale dei Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione è impegnato nelle verifiche degli stabilimenti di produzione degli alimenti con particolare attenzione ai processi produttivi delle filiere alimentari coinvolte dal sisma. Negli stabilimenti in cui i danni subiti richiedono un accreditamento della filiera alimentare, i Servizi veterinari e Igiene Alimenti di origine vegetale competenti espletano i controlli necessari e, con il supporto dei Laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche, procedono con gli accertamenti analitici e le azioni correttive. Le verifiche negli stabilimenti di produzione alimenti sono svolte in collaborazione con i NAS con l’obiettivo comune di supportare le imprese alimentari nella loro ripresa nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza alimentare a tutela della qualità dell’ampia gamma dei prodotti agro-alimentari DOP-IGP e QM.

BRIGNONE: “LE AZIENDE AGRICOLE RISCHIANO LA CHIUSURA”

L’ultimo evento sismico del 30 ottobre scorso ha ulteriormente aggravato la già compromessa situazione delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto coinvolgendo anche il patrimonio di circa tremila aziende agricole, agroalimentari e centomila animali da reddito tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.

I danni strutturali ai fabbricati, agli impianti, ma anche la difficoltà a garantire l’alimentazione e l’acqua agli animali che devono essere nutriti tutti i giorni, hanno costretto gli allevatori a restare nei luoghi terremotati per non abbandonare gli animali e la propria unica fonte di reddito, poiché il 90% delle aziende è a conduzione familiare.

L’agricoltura in questi territori contribuisce in modo rilevante all’occupazione e all’ economia e rappresenta un patrimonio culturale ed enogastronomico da tutelare.

“Ho raccolto il grido di allarme di alcuni allevatori e agricoltori incontrati in questo fine settimana, costretti a mungere capre e mucche all’addiaccio. Senza un riparo sicuro per loro e per il bestiame, le attività rischiano di chiudere definitivamente.

Non è tollerabile attendere le disposizioni dei nuovi interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto messe a punto dal Governo il 3 ottobre scorso. Occorre immediatamente dotare di container o moduli abitativi gli agricoltori e assicurare ricoveri sicuri per il bestiame con stalle e fienili distrutti o inagibili. Gli animali non possono aspettare la burocrazia, hanno necessità nell’immediato di poter trovare un riparo adeguato alle condizioni climatiche molto rigide delle zone colpite dal sisma.

Ho quindi chiesto al Ministro Martina con una interrogazione depositata questa mattina, quali iniziative intende adottare per dare la possibilità agli allevatori di stare con propri animali. Le aziende agricole versano in gravi condizioni e se non si creano le condizioni per garantire vivibilità, sicurezza, operatività, accudimento del bestiame e continuità del lavoro, perderemo un patrimonio enogastronomico conosciuto in tutto il mondo”.   Lo dichiara in una nota Beatrice Brignone, deputata di Possibile.

A RISCHIO ANCHE LE SEMINE AUTUNNALI

Sono a rischio le semine autunnali di frumento, orzo e farro se non verranno garantite le scorte di sementi necessarie per coltivare un territorio ferito dalle scosse ma anche dal maltempo che ostacola le operazioni colturali. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha convocato un incontro di agricoltori, allevatori e pastori sull’emergenza per domani martedì 8 novembre dalle ore 9,00 nell’azienda Angeli di Pieve Torina (frazione Gabbiano 6) fortemente lesionata dove convergeranno anche i primi aiuti per le campagne (sementi, mangimi e camper) con il presidente nazionale Roberto Moncalvo accompagnato dall’Unità di crisi della Coldiretti.

Nell’occasione verranno illustrati e discussi i provvedimenti appena varati a sostegno delle campagne per contrastare l’abbandono con la ripresa dell’economia e dell’occupazione. Saranno presentati un primo bilancio dei danni al settore agricolo e l’analisi delle nuove esigenze, degli ostacoli posti dalla burocrazia, degli aiuti giunti fino ad ora con le storie personali e degli strumenti disponibili anche per sostenere i prodotti tipici in difficoltà, portati all’incontro dagli agricoltori, senza cadere nel rischio di truffe ed inganni che purtroppo spesso si nascondono dietro internet.

IL PUNTO SUL TERREMOTO / Progetti culturali e turistici per rilanciare Visso e i Sibillini

CAMERINO RIPARTE CON L’UNIVERSITA’

Sono ventiquattro i giovani che oggi a Camerino hanno conseguito la laurea in Informatica nel corso di una sessione molto partecipata e sentita.

A fare gli onori di casa il Magnifico Rettore, Flavio Corradini, che forte dello slogan: “Il futuro non crolla”, ha aperto quella che è stata la prima sessione di laurea dell’ateneo camerinense dopo il sisma dei giorni scorsi. A portare i saluti dell’Assemblea legislativa, il Presidente Antonio Mastrovincenzo.

“In questi giorni ho visitato più volte le zone colpite dal terremoto – ha detto il Presidente – e quello che ho visto è una grande determinazione di amministratori, imprenditori e lavoratori nel voler ripartire al più presto. La stessa tenacia ho ritrovato qui a Camerino, nel Rettore e nel Prorettore di questa Università, che rappresenta un vero motore di sviluppo di questa terra. Il futuro parte da qui, da questi ragazzi che oggi si laureano e dai tanti studenti che, sono convinto, discuteranno le loro tesi in questo Ateneo nei prossimi mesi. La Regione continuerà’ a essere costantemente a fianco di questa Università e di questo territorio.”

Alla cerimonia sono intervenuti anche il Prorettore, Claudio Pettinari, il Commissario straordinario, Vasco Errani, il Sindaco della Città, Gianluca Pasqui, il Vescovo Francesco Giovanni Brugnaro, l’On Piergiorgio Carrescia.

AD ANCONA IL COC  OPERATIVO FINO A VENERDI’

Si informa che il Centro operativo comunale (COC) di Ancona –   che si è attivato a seguito dell’emergenza sisma –   resterà operativo  fino a venerdì prossimo 11 novembre, dalle 8.30 alle 13.30,  per segnalazioni e richieste di sopralluoghi,   solamente in casi di evidenti danni strutturali.

A JESI UNA DECINA DI STRUTTURE DANNEGGIATE

Sono una decina a Jesi le strutture che hanno riportato conseguenze più o meno gravi a causa del terremoto di fine ottobre. Lo ha sottolineato il dirigente dell’Area Servizi Tecnici, arch. Francesca Sorbatti, alla terza commissione consiliare convocata dal suo presidente, ing. Mauro Magagnini, proprio per fare il punto sulla situazione in città a seguito degli eventi sismici.

L’assessore alla protezione civile Mario Bucci, nel ringraziare l’ing. Magagnini per la convocazione di una commissione specifica così da permettere di dare una prima informativa completa ai consiglieri comunali, ha sottolineato la grande professionalità ed il forte senso del dovere del personale tecnico che fin da subito si è reso pienamente operativo al fine di effettuare le verifiche. Le quali, è bene sottolineare, sono state di natura visita ed avevano come scopo quello di accertare se le scosse avessero variato o meno le condizioni di sicurezza rispetto al periodo antecedente al sisma.

Scendendo nel dettaglio, le verifiche sono risultate in generale tutte positive, tranne per i seguenti immobili.

Asilo Cepi, Via Finlandia – Per tale immobile con ordinanza sindacale è stata disposta la chiusura ed il trasferimento del servizio di prima infanzia in quanto, anche in seguito all’evento sismico, si è riscontrata la presenza di un quadro fessurativo esteso che interessa molte porzioni di muratura portante. Non si potrà utilizzare l’immobile se non dopo un intervento di ristrutturazione complessivo.

Scuola Pergolesi, Corso Matteotti – Non si è ritenuto necessario dichiarare l’inagibilità della struttura ma è necessario, quanto prima, realizzare un intervento di messa in sicurezza mediante posa di tirantature delle facciate. Infatti la parete lungo corso Matteotti evidenzia una fessurazione, millimetrica, che denota un fenomeno di distacco peraltro già presente ma che – con il fenomeno sismico – si è lievemente accentuato.

San Martino – Nello stesso immobile si dovrà provvedere al rifacimento della copertura, prima crollata e poi rimossa in condizioni di somma urgenza, dell’edificio del San Martino: la mancanza dell’orizzontamento lascia la parete completamente priva di vincoli e pertanto “sismicamente instabile”.

Chiesa di San Marco – Si è verificato un distacco dell’intonaco da alcune volte ed archi. Tale fenomeno era già avvenuto precedentemente nonché dopo la scossa dello scorso 26 ottobre. Prima della riapertura sarà necessario verificare che non vi siano porzioni di intonaco che potrebbero distaccarsi.

Casa di riposo – Non si sono evidenziate fessurazioni alle strutture portanti, ma ad alcune tramezzature di notevole estensione. Precauzionalmente alcune stanze sono state sgomberate. Prima di consentirne il riutilizzo sarà necessario effettuare degli interventi di rinforzo e collegamento delle tramezzature alle murature portanti laterali ed ai solai soprastanti.

Sede comunale – L’edificio, contrassegnato dall’unione di più corpi di fabbrica e rimaneggiamenti successivi, presentava già un quadro fessurativo anche se di lieve entità; la scossa sismica ha accentuato alcune situazioni (murature portanti, divisori e cannucciati) che dovranno essere monitorate. Non si è reso necessario lo sgombero di alcun ufficio ma è stato disposto, dall’ufficio segreteria, lo spostamento di alcuni archivi soprattutto ai piani superiori.

Viadotti – I sopralluoghi effettuati hanno messo evidenziato la necessità di intervento sul ponte Granita lungo via Garibaldi e sul ponte San Carlo che conduce al quartiere di Minonna. Le situazioni non sono da ricondurre a fenomeni sismici, quanto a carenza manutentive non oltre rinviabili.

Cimitero Santa Lucia – È stata interdetta una zona del campo IV in quanto il sisma ha contribuito al distacco di porzioni di intonaco di spessore considerevole. Sarà necessario, prima della riapertura, provvedere, alla battitura di tutte le porzioni distaccate.

Cimitero di Tabano – È stata transennata una porzione di un colombario in quanto è stato riscontrato il distacco del nodo trave-pilastro. Il fenomeno, riconducibile ad un problema di fondamenta, si è considerevolmente accentuato.

Polo culturale – Il sisma ha provocato alcuni danni al patrimonio culturale ospitato nei musei cittadini che nono è ancora stato quantificato

Nel corso del dibattito che ne è seguito, i consiglieri presenti, sia di maggioranza che di minoranza, hanno condiviso anche l’idea di indirizzare un aiuto concreto del Comune di Jesi ad una località marchigiana coinvolta pesantemente dal sisma. In tal senso il presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi ha ricordato che sono già in corso contatti con la Caritas e la Croce Rossa proprio per una iniziativa unitaria e si è impegnato a riferirne quanto prima ai colleghi consiglieri.

AD ASCOLI AGIBILI TUTTE LE SCUOLE SUPERIORI

Da lunedì 14 novembre, data fissata per la riapertura delle scuole nel Comune di Ascoli Piceno, tutti gli istituti superiori di competenza della Provincia potranno riprendere in sicurezza e serenità le normali attività didattiche. Per quella data saranno infatti completati i lavori di riparazione effettuati a seguito dei nuovi danni provocati dalla sisma del 30 ottobre scorso.

Questi gli istituti scolastici, agibili con provvedimenti, che verranno restituiti alla fruizione di studenti e docenti nella città di Ascoli: l’Ipsia Sacconi di via Dino Angelini, l’Istituto Tecnico Agrario “Celso Ulpiani”, il Liceo Scientifico “Antonio Orsini”, il Liceo Classico “Francesco Stabili”, l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Umberto I” mentre, per quanto riguarda la Riviera, le scuole su cui si è intervenuti sono: l’Istituto Ciccarelli di Cupra Marittima e l’Istituto Superiore “Fazzini” di Grottammare. Da rilevare che i danni sono rappresentati da piccole lesioni delle tamponature e dei divisori e non hanno riguardato strutture portanti o altri punti sensibili. Tutte le altre scuole di competenza dell’Ente, anch’esse oggetto di attenti sopralluoghi e verifiche da parte sia dei tecnici della Provincia che di personale della Protezione Civile, non hanno subito danni e quindi non sono state interessate da attività di ripristino.

Nonostante il terremoto del 30 ottobre sia stato particolarmente violento con una magnitudo del 6.5 le strutture scolastiche hanno retto bene confermando la validità e l’efficacia degli interventi di messa in sicurezza e ripristino effettuati dalla Provincia in occasione del sisma del 24 agosto scorso – evidenziano il Presidente Paolo D’Erasmo e la Vice Presidente Valentina Bellini – in alcuni plessi scolastici si sono prodotti danni di minore entità rispetto all’evento di agosto, che si stanno riparando in questa settimana in modalità di somma urgenza con una spesa dell’importo complessivo di circa 200 mila euro. Finora gli interventi effettuati dalla Provincia, dall’inizio della crisi sismica, ammontano a circa 650 mila euro – proseguono i due amministratori – la sicurezza degli istituti superiori e l’incolumità pubblica costituiscono priorità assolute per la Provincia che segue con grande attenzione e sollecitudine, in collegamento con gli altri enti proposti, la situazione ben comprendendo le attese di genitori e ragazzi. Dopo la ripresa dell’attività scolastica e aver ristabilito lo stato ante-sisma, il prossimo step sarà quello di predisporre, attraverso un bando, un progetto per individuare, laddove necessario, ulteriori opere di miglioramento antisismico. La sfida tecnica e politica sarà quella di reperire le risorse e portare a compimento gli interventi progettati“.

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