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Giovedì a Pesaro nuovo incontro del ciclo “Il secolo breve” dedicato all’arte

Giovedì a Pesaro nuovo incontro del ciclo “Il secolo breve” dedicato all’arte

PESARO – Grande serata dedicata all’arte figurative e scultorea del Novecento, che si svolgerà giovedì 10 novembre alle ore 18,00 nella sala del consiglio comunale. La conferenza o meglio la tavola rotonda comprende l’intervento della docente di lettere e storica dell’arte Marta Fossa, dal titolo DAL DIVISIONISMO AL FUTURISMO, l’intervento del giornalista Paolo Montanari su BOCCIONI E LA PITTURA METAFISICA, l’intervento del critico d’arte Salvatore Giannella, fondatore del Premio Rotondi di Sassocorvaro per i salvatori delle opere d’arte, e del conte Alessandro Marcucci Pinoli, artista,poeta e scrittore che parlerà della sua testimonianza di premiato del <premio Rotondi e ideatore di una delle strutture alberghiere più esclusive d’Italia, l’Alexander Museum Hotel. La tavola rotonda rientra nel ciclo di conferenze su IL SECOLO BREVE, AVANGUARDIE, SPERIMENTAZIONE  E GLOBALIZZAZIONE CULTURALE  a cura del giornalista Paolo Montanari ed organizzato dall’Associazione culturale Pegasus e dall’Assessorato alla Bellezza del Comune di Pesaro con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Pesaro, Centro culturale Madonna delle Grazie, Centro culturale San Giovanni, Regione Marche Assemblea legislativa, Provincia di Pesaro e Urbino, Università agli studi Carlo Bo di Urbino, Conservatorio G.Rossini di Pesaro,Ente Concerti di Pesaro, Il settimanale Il nuovo amico e Assonautica di Pesaro e Urbino.

Marta Fossa con occhio vigile e profondo condurrà i presenti in una visita virtuale ma anche figurativa attraverso i capolavori in mostra al Mart di Rovereto, attraverso meravigliose foto che ha realizzato personalmente. I pittori della luce, I divisionisti italiani hanno influenzato il futurismo ed in particolare Boccioni. La corrente divisionista ha subito una duplice influenza . Da una parte la scomposizione del colore si presta ad una resa analitica, oggettiva della realtà, che trova nelle condizioni delle classi più povere, uno dei soggetti più importanti. Dall’altro lato è funzionale ad una trascrizione della visione sul piano di una pittura ideista, in sintonia con il Simbolismo diffuso in tutt’Europa.

I rappresentanti di questa prima stagione divisionista come Morbelli, Longoni e Pelizza Volpedo, sono artisti impegnati nel sociale ed aperti agli esiti più avanzati della cultura europea. In sostanza ci troviamo di fronte ad un’ARTE PER L’UMANITA’, che influenzerà il giovane Boccioni, pre futurista. E del genio di Umberto Boccioni parlerà Paolo Montanari, cercando di collocare il poliedrico e geniale artista in piani e stagioni culturali diverse: il classicismo, che non rinnegherà quando farà parte del movimento futurista, l’incontro con il cubismo, il dadaismo e l’espereinza parigina con l’amicizia con Apollinaire. E la corrente metafisica risente dei concetti pittorici e scultorei di Boccioni? Certamente i suoi scritti e i manifesti di pittura e scultura furono letti e studiati da De Chirico e dal geniale fratello Giorgio Savinio. Vi è dunque una continuità ideale e simbolica fra Boccioni, che è difficle collocare in qualche movimento artistico e la corrente metafisica, che se apparentemente vuole essere esclusiva, secondo la concezione dell’arte di De Chirico, invece risentì anche dei grandi movimenti modernisti di Picasso e della cultura francese.

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