ECONOMIAIN PRIMO PIANOMARCHE

“La Regione non può stravolgere l’Interporto per nascondere anni di malagestione”

“La Regione non può stravolgere l’Interporto per nascondere anni di malagestione”

Jessica Marcozzi (Forza Italia) ha presentato una mozione per rilanciare la struttura, fondamentale per l’economia regionale

“La Regione non può stravolgere l'Interporto per nascondere anni di malagestione” “La Regione non può stravolgere l'Interporto per nascondere anni di malagestione”

di JESSICA MARCOZZI*

ANCONA – Dopo aver assistito al progressivo svilimento di una delle più importanti infrastrutture della nostra regione, l’Interporto, e aver ascoltato le dichiarazioni di chi ha gestito, di chi gestisce e di chi, come l’Amministrazione regionale, dovrebbe provvedere al suo rilancio, parole oltretutto tra loro contraddittorie, non si può tacere. C’è chi sostiene che l’Interporto è pienamente operativo con importanti progetti di sviluppo, chi, invece, che la struttura non è decollata e che l’emorragia va frenata, e chi, come l’Amministrazione, vi prevede la collocazione del 118, della Protezione civile e lo stoccaggio dei farmaci. A questo si aggiunga un debito della struttura da 10,5 milioni di euro. E’ ora che si faccia chiarezza. La Regione Marche è stata guidata ininterrottamente negli ultimi due decenni da Governi di Centrosinistra con maggioranze a guida Pds, Ds, Pd. E’ solo loro la responsabilità del collasso della struttura. Inutile oggi parlare di “Polo logistico” per cercare di rimescolare le carte nel tentativo di celare le responsabilità della mancata operatività dell’Interporto. L’infrastruttura ha una funzione dinamica nella movimentazione delle merci e lo spazio occupato non può essere condiviso con servizi, pur essenziali, ma tendenzialmente di attesa. Il 118 e la Protezione civile nulla hanno a che fare, trattandosi di attività autonome e indipendenti,  con l’attività intermodale. La loro collocazione può essere individuata tutt’al più in aree limitrofe. Non si può negare il fatto che cambiare la natura dell’attività interportuale significherebbe sancire la fine del Centro Intermodale procurando un danno irreparabile all’economia regionale, al fattore logistico ed alla funzionalità della Macroregione vanificando oltretutto i 50 milioni di Euro di investimento Stato-Regione. Per questo motivo, con mozione consiliare, ho chiesto all’amministrazione di cambiare rotta rilanciando l’infrastruttura. Si trovino le risorse per il superamento della situazione debitoria e per una valorizzazione degli investimenti effettuati. Come trovarle? Riducendo sprechi ed inefficienze in particolare nel settore socio-sanitario che nel tempo ha fortemente aumentato la propria incidenza sul bilancio regionale. Allo stesso tempo è doveroso avviare un esame sulla natura e sulle responsabilità del debito e sugli investimenti effettuati.

*Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale

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