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Saltamartini: “Intollerabili le violenze contro il personale della sanità”

Saltamartini: “Intollerabili le violenze contro il personale della sanità”

Per l’assessore regionale servono posti di polizia permanenti e aggravanti specifiche

ANCONA – “Sono davvero intollerabili le violenze e le intimidazioni verso il personale della sanità.  Anche ieri un soggetto si è reso protagonista di un episodio del genere presso il pronto soccorso di Civitanova Marche, ha accompagnato un congiunto e, in preda all’ira, ha aggredito alcuni operatori sanitari”- ad affermarlo è l’assessore alla Sanità e alla Sicurezza Urbana della Regione Marche Filippo Saltamartini.

Gli infermieri ed i medici sono i professionisti sanitari più colpiti nel nostro Paese. Si parla di oltre 100.000 aggressioni fisiche in Italia, negli ultimi anni.

La situazione si è peraltro aggravata con le misure di contenimento degli accessi per il Covid nelle strutture sanitarie. L’Inail parla del 46% di aggressioni agli infermieri (sono i primi nel contatto di triage) e del 6% ai medici ogni anno.

‘La mancata denuncia o querela degli operatori sanitari (c.d. numero oscuro) rende il fenomeno ancora sottostimato’ – prosegue l’Assessore. ‘ Tuttavia nei reparti e nei parcheggi si assiste a fenomeni di criminalità predatoria (piccoli furti), anch’essi sottostimati, che richiedono l’apertura di posti di polizia’.

‘Non si capisce – ha aggiunto Saltamartini- perché di fronte a questi fatti, in molte Province della nostra Regione, sono stati chiusi i presidi di polizia presso i principali ospedali, lasciando questi servizi coperti solo da guardie giurate e per quelli esistenti l’organico è così esiguo che se ne compromette la funzionalità. Anche il servizio sanitario sconta la carenza di migliaia di medici e infermieri, ma il personale deve essere difeso alla stregua di ogni altro cittadino. Ho già preparato una lettera per il Ministero dell’Interno a cui compete la responsabilità della tutela della sicurezza pubblica – conclude –  per riaprire in tutti gli ospedali di primo e secondo livello un presidio fisso di polizia’.

 

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