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LE MARCHE DA RICOSTRUIRE / Beatrice Brignone: “Agricoltori, allevatori e bestiame dimenticati dal Governo”

LE MARCHE DA RICOSTRUIRE / Beatrice Brignone: “Agricoltori, allevatori e bestiame dimenticati dal Governo”

LE MARCHE DA RICOSTRUIRE / Beatrice Brignone: "Agricoltori, allevatori e bestiame dimenticati dal Governo"di BEATRICE BRIGNONE*

ROMA -In assenza di risposte del Governo alle mie interrogazioni e agli interventi in Aula, – l’ultimo in presenza del Presidente del Consiglio-,  ho deciso di scrivere al  Commissario straordinario  del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, con la quale chiedo immediati e urgenti interventi nelle zone terremotate invitandolo a visitare i paesi terremotati delle Marche e del Lazio dove da giorni la tempesta di neve ha isolato produttori e allevatori e dove i capi di bestiame stanno morendo di giorno in giorno per il grande gelo,

A causa delle temperature avverse registrate in questi giorni, le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto e 30 ottobre scorso, sono nuovamente messe a dura prova.

Nei comuni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo colpiti dal terremoto, c’è un’elevata significativa presenza di allevamenti e moltissimi sono gli agricoltori che versano in gravi difficoltà poiché i loro animali sono morti e altri rischiano di morire per il grande freddo e le bufere di neve che non cessano da giorni.

La Legge 15 dicembre 2016, n. 229, prevede alcune delle misure importanti per il settore zootecnico ed agricolo, tuttavia è necessario accelerare l’arrivo delle stalle mobili e dei moduli abitativi per gli agricoltori, creando urgentemente le condizioni per offrire immediato sostegno mediante gli  ulteriori  interventi  necessari a garantire la prosecuzione dell’attività.

E’ inutile rammentare che gli animali non conoscono la burocrazia e che per poterli salvare è necessario fare in modo che gli aiuti arrivino al più presto.

Gli agricoltori e allevatori che ho avuto modo di conoscere nelle zone terremotate della mia regione, sono sconfortati e avvertono la sensazione di essere dimenticati dalle Istituzioni. Hanno necessità di ricoveri per i propri animali perché la maggior parte delle stalle sono distrutte o inagibili, ma nonostante tutto, con il coraggio che li contraddistingue, vivono in alloggi di fortuna, spesso roulotte, pur di restare vicino agli animali.

Data la grave situazione in cui versano, questa parte di popolazione rischia di chiudere per sempre le proprie aziende se non si creano le condizioni per proteggerli e aiutarli garantendo loro vivibilità e operatività per accudire il bestiame e dare continuità alle attività produttive.

*Deputata marchigiana di Possibile

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