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Referendum, parte da Ancona la caccia voto

Referendum, parte da Ancona la caccia voto

Nel capoluogo marchigiano anche la delegazione della piattaforma “One Adriatic”, la rete di associazioni che ha lavorato per contrastare le trivellazioni in Croazia, Slovenia, Montenegro, Albania e Bosnia Erzegovina Al via la campagna 1000 piazze contro le trivelle

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ANCONA – È partito da Ancona l’ultimo weekend di mobilitazione per informare i cittadini del prossimo referendum in programma il 17 aprile con l’incontro con la delegazione balcanica ospite in questi giorni nelle Marche e Abruzzo grazie ad un viaggio studio promossa da Legambiente con la coalizione One Adriatic.

“Siamo venuti da 6 Paesi diversi che si affacciano sull’Adriatico per supportare la battaglia dei cittadini italiani contro le trivellazioni – dichiara Luka Tomac, coalizione One Adriatic -. In Croazia siamo riusciti ad ottenere due grandi vittorie. Prima siamo riusciti a far fare marcia indietro a due grandi compagnie e in seguito, a dicembre, il nostro Governo ha posto una moratoria generale alle attività di ricerca di petrolio e gas. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un forte movimento di opposizione popolare verso le trivellazioni. Sentiamo i nostri Governi sostenere a vicenda che “gli altri” stanno estraendo il “nostro” petrolio”, ma in realtà gli unici che lo stanno facendo, arricchendosi, sono le grandi compagnie petrolifere, come l’Eni, principale titolare dei permessi di ricerca in Italia e in Croazia. Noi continueremo a batterci insieme per un Adriatico libero dalle trivelle”.

“Lo scorso dicembre l’impegno della rete di associazioni One Adriatic ha permesso di bloccare 19 piattaforme per l’estrazione di gas nei mari croati; adesso tocca a noi andare a votare sì e fermare le trivellazioni nel nostro mare – commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche -. L’impegno di questa rete di associazioni, di cui Legambiente fa parte, è quello di difendere il nostro mare per valorizzarlo e tutelarlo verso una gestione sostenibile delle sue risorse e della sua biodiversità. Oltre alla difesa del nostro mare, con questo referendum abbiamo l’opportunità di lanciare un messaggio chiaro al Governo, cioè quello di prendere quanto prima la strada di un Paese più competitivo e in grado di generare speranza e futuro”.

Alla conferenza stampa hanno preso parte: Antonio Mastrovincenzo, Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche; Lanfranco Giacchetti, Presidente di Federparchi Marche; Cristiana Cecchetti, Assessore Comune Civitanova Marche e referente piattaforma comuni contro le trivellazioni in Adriatico; Dusica Radojcic e Luka Tomac della Piattaforma One Adriatic e Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche.

La delegazione, accompagnata da giornalisti croati che seguiranno e documenteranno il loro viaggio in Italia, continuerà il suo tour nella Provincia di Ascoli Piceno dove incontrerà i rappresentati del comitato locale “No Trivelle nel Piceno” che sta lavorando per fermare le trivellazioni a terra che dovrebbero nascere proprio all’interno di una importante azienda vitivinicola che ha investito in qualità. Sabato 9 e domenica 10 aprile la delegazione continuerà il suo viaggio in Abruzzo per conoscere altre esperienze di reti associative e istituzioni che stanno battendosi contro le trivellazioni.

Durante questo weekend sono molti gli appuntamenti in programma nelle piazze marchigiane per informare i cittadini e convincerli a votare sì. Tutti gli appuntamenti su:

http://www.fermaletrivelle.it/

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