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Fermo / Palio dell’Assunta

Fermo / Palio dell’Assunta

Fermo / Palio dell’AssuntaIl Palio dell’Assunta è una antica manifestazione che si svolge annualmente a Fermo. Si incentra sull’omonima Cavalcata dell’Assunta. È considerato il Palio più antico d’Italia (nato nel 1182).
Sin dal 998 dopo Cristo è attestata dalle fonti storiche l’esistenza a Fermo della “Cavalcata dell’Assunta” da svolgersi una volta l’anno: il 15 di agosto. A Maria Vergine Assunta, patrona della città, era dedicata la Cattedrale di Santa Maria in Castello. La processione religiosa, che dalla Chiesa di Santa Lucia saliva alla Cattedrale, alla quale fu data poi il nome di “Cavalcata”, è molto bene illustrata in una stupefacente miniatura contenuta nel “Messale de Firmonibus”, codice pergamenaceo realizzato nel 1436. Alla Cavalcata prendevano parte le magistrature della città, i notabili con la loro corte, le rappresentanze di arti e mestieri, le delegazioni degli ottanta castelli soggetti all’antico Stato che offrivano anche il loro palio. Tutti portavano offerte in denaro e in natura, chiudevano il corteo i vicari dei castelli, in sella ai loro cavalli.
È del 1182 il primo documento che parla dell’obbligo di offrire un palio da parte dei castelli (e in quel caso erano i castelli di Monterubbiano, Montotto e Cuccure). La Cavalcata aveva dunque una valenza anche politica oltreché religiosa. Gli Statuti di Fermo, risalenti al Duecento dettavano le norme per lo svolgimento delle manifestazioni (corsa dei cavalli barberi al palio, il giuoco dell’anello, la giostra del toro, la spada stora e la quintana) che sono tra le più antiche d’Italia e precedenti a tutte quelle delle regioni vicine. Alternando periodi di decadenza e di fastosità la Cavalcata fu abolita da Napoleone nel 1808 e ripristinata dopo il congresso di Vienna. Cessò definitivamente nel 1860 con la venuta dei piemontesi. Il recupero della edizione moderna ha inizio nel 1982, sotto il mandato del Sindaco Fabrizio Emiliani, su proposta dell’assessore Fabio Maggiori. Il primo Palio dell’edizione moderna fu vinto dalla contrada Pila con il priore Umberto Montanini e con il fantino Rosita Quintili, ad oggi unico fantino donna a vincerlo.
La pagina miniata del Messale de Firmonibus è una pergamena scritta nel 1436 da Giovanni di maestro Ugolino da Milano, un abitante della contrada di San Bartolomeo, in cui è riportata la testimonianza del palio firmano di quell’anno. La pagina miniata è considerato uno dei documenti che attestano la storicità del palio firmano.
Il priore era un incarico di prestigio delle comunità medievali. Nella comunità firmana, i priori dovevano vestire tutti lo stesso abito, abito priorale, ed uscire dalle proprie abitazioni per determinati motivi regolati dallo statuto a cui si attendevano. Il cerimoniale di investitura di questi soggetti risultava molto suggestivo e ad essi erano affidati anche un cuoco e sei domicellos, mantenuti unitamente alla famiglia del priore a spese del comune. A loro era affidata la gestione e l’amministrazione della cosa pubblica e dovevano concedere il venerdì pubblica udienza.
L’investitura dei priori di contrada, nel novero delle manifestazioni riguardanti la rievocazione storica della città marchigiana che porterà al Palio dell’Assunta, avviene tramite una cerimonia in cui gli armigeri del comune portano una cassa di legno nella piazza della città dal quale verranno estratti i bozzoli dei prescelti i quali dovranno amministrare la contrada e a turno la città per l’anno a venire.

 

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