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Pesaro ha reso omaggio a Mario Luni con una serata dedicata all’archeologia

Pesaro ha reso omaggio a Mario Luni con una serata dedicata all’archeologia

Pesaro ha reso omaggio a Mario Luni con una serata dedicata all'archeologiaPesaro ha reso omaggio a Mario Luni con una serata dedicata all'archeologia

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Grande successo di pubblico per la conferenza tenuta nella sala del consiglio comunale di Pesaro per l’omaggio a Mario Luni, serata di archeologia, nell’ambito del ciclo Il Secolo Breve – Avanguardie, sperimentazione e globalizzazione culturale. Relatori : don Giorgio Giorgetti, biblista, che si è soffermato sul Vangelo di Marco, il giornalista Paolo Montanari, che ha fatto una cronistoria della scoperta dei Rotoli del Qumran del Mar Morto e l’attore Roberto Rossini che ha letto alcune pagine del libro dell’archeologo Schlimann sulla Scoperta di Troia. Don Giorgio ha voluto approfondire la tematica sull’origine del Vangelo di Marco, scoperto nei frammenti 52.53 in un rotolo di Qumran.

La datazione è intorno al 56 d.C. ed è certamente la testimonianza più antica dei vangeli sinottici. Grazie agli studi di O’ Callaghan e poi Thiede, il vangelo di Marco, rappresenta una fedele testimonianza della vita di Cristo. Da chi furono scritti i famosi rotoli del Qumran? Ancora oggi vi sono dispute e concorrenze giornalistiche per dare delle notizie o scoop, che hanno anche arricchito romanzieri, spesso non attendibili. Don Giorgio ha evidenziato l’origine di questi rotoli, fra cui il libro di Isaia, trovato per intero, nella comunità degli Esseni, circa 4000 persone, che vivevano nella castità e moderazione dei costumi e del mangiare.

Di origine essena fu certamente Giovanni Battista, che utilizzò l’acqua del fiume, per il battesimo, come uso della comunità essenica. E alcuni studiosi ritengono che anche Gesù Cristo fosse della stessa comunità. Vi è poi un’altra interpretazione, che ritiene che gli ebrei portarono i rotoli da Gerusalemme nelle grotte di Qumran, per nasconderli dalle razzie dei romani, che conquistarono la città santa. Don Giorgio ha poi voluto evidenziare l’aspetto linguistico dei rotoli. L’ebraico sostituì l’aramaico e nel vangelo di Marco, vi è poi l’influsso della lingua greca.

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