Consegnati defibrillatori a 10 Comuni grazie alla Strategia Nazionale per le Aree Interne, acquistati dall’AST di Ascoli d’intesa con l’Unione Montana del Tronto e Valfluvione. Amici: “Sanità di prossimità per territori resilienti e coesi”. Presidio sanitario, coesione e rinascita: nelle Marche le aree interne al centro di un progetto concreto per la salute pubblica

ASCOLI PICENO – Si è svolta ieri mattina, presso la sala convegni dell’AST di Ascoli Piceno, la cerimonia di consegna dei defibrillatori destinati ai Comuni dell’area interna del Piceno, un’iniziativa che rafforza il ruolo centrale di UNCEM Marche nella promozione della sanità di prossimità e della resilienza territoriale. A ricevere i dispositivi salvavita sono stati i dieci Comuni aderenti alla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI): Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Castignano, Cossignano, Force, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Rotella e Venarotta. Un gesto concreto di attenzione alle comunità montane, che rappresenta un nuovo tassello nel percorso di rilancio e ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 2016. Alla presenza delle autorità locali e sanitarie, tra cui la Direttrice dell’AST di Ascoli Piceno Maria Bernadette Di Sciascio, è intervenuto Giuseppe Amici, Presidente di UNCEM Marche e dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, ente capofila del progetto.

“La sicurezza dei cittadini è una priorità per chi vive ogni giorno i territori delle aree interne” – ha affermato Amici – “Questa distribuzione capillare di defibrillatori è il simbolo di una sanità più vicina, giusta e accessibile. Rappresenta i valori che UNCEM Marche porta avanti: equità, coesione territoriale e presidio delle comunità”.

I dispositivi – defibrillatori semiautomatici Lifepak CR2 di ultima generazione – sono stati acquistati grazie ai fondi dell’Accordo di Programma Quadro – Area Interna Ascoli Piceno, in sinergia tra Regione, Comuni, AST e l’Unione Montana del Tronto e Valfluvione. Dal 2023 a oggi, ne sono stati distribuiti 17 in tutto il territorio montano del Piceno, contribuendo a costruire una rete di emergenza capillare. Fondamentale, inoltre, l’azione formativa che accompagna la consegna: è già attivo un calendario di corsi BLSD, rivolto alla popolazione, a cura dell’infermieristica del 118. L’obiettivo è rendere ogni dispositivo realmente utilizzabile, valorizzando anche la responsabilizzazione civica dei cittadini.

“Oggi facciamo un passo in più, dopo l’introduzione dell’infermiere di comunità, il rafforzamento degli ambulatori e la distribuzione di ecografi” – ha sottolineato Amici. – “Ma il nostro orizzonte resta chiaro: una sanità integrata, connessa al territorio, attenta ai bisogni reali delle persone”. L’iniziativa si inserisce in una più ampia visione che UNCEM Marche promuove da anni: rimettere al centro le aree interne, non solo come luoghi da tutelare, ma come motore di sperimentazione sociale, innovazione e cittadinanza attiva.