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Spirito liquido, un libro tutto da leggere di Paolo Vismara

Spirito liquido, un libro tutto da leggere di Paolo Vismara

di TIBERIO CRIVELLARO

Ancor prima di “Paradis”,romanzo di Philippe Sollers (1936-2023),  ostico ma geniale sperimentalismo letterario,  si ricorda quello di Nanni Balestrini (fondatore del gruppo 63) e delle narrazioni romanzate d’avanguardia di Luigi Malerba, Giorgio Manganelli e Antonio Pizzuto, per citarne tre.

Ora dopo quasi un trentennio, a buttarsi in pasto ai lettori più qualificati, (ma anche perfidi?), è il giovane Paolo Vismara che, dopo “Storia interiore dell’universo” e “Univeros” pubblica “Spirito liquido” (Manni Editori, maggio 2023). Romanzo, dato il tema, cadenzato dal “non visibile” fatto di dialoghi tra il raffinato Prof. Vis Amai con se stesso, col suo Io , prevalentemente in prosa poetica. Amai “combatte” furiosa/mente con la strafottenza del Super-Io, ma con eleganza intorno il “visibile” Universo e “l’invisibile” Univeros.

Pare, fa capire il Vismara, che l’essenza umana si stacchi dal corpo fisico proiettandosi nel “profondo”, nel terreno onirico dove comanda l’inconscio nella sua spiritualità significante e simbolica. Dunque interessante se si ricorda  Yula Kristeva, moglie di Philippe Sollers nota psicoanalista,  linguista e filosofa quanto fosse interessata all’astrofisica. Paolo Vismara si mette in gioco in questo sentiero ancora impervio anche rischiando critiche da lettori cultori di questa area affermando, tra le righe, quanto l’essere umano si opponga al fato a evitare l’Iocidio. A differenza del Nobel inglese W.B.Yeats (1865-1939) il quale verso gli inizi del ‘900 fu attratto dal paranormale, come lo fu, diversamente,  C.G Jung, allievo prediletto di Freud, forse più verso un “misticismo della metempsicosi”, finendo irrimediabilmente a sconfinare nella follia, fino  a rinchiudersi “solitudo” in una castello svizzero.

Pare invece, che l’Io dell’autore si tenga alla larga da certi pericoli “bipolari” dichiarati e predicati assurdamente dalla psichiatria del DSM in continua enumerazione, verso quel peggio calmierato dalle multinazionali del farmaco che si arricchiscono. Una bella confusione. “Confusione”  pure del recensore di Vismara attraverso una certa  “lingua straniera”. (Sob) Ma di sicuro se, nei secoli, non ci fosse stato sperimentalismo, visionarietà, curiosità scientifica e intellettuale avremmo mai avuto i Virgilio, i Tacito, i Dante, i Leopardi, i Milton, le Dickinson, gli Hemingway e molti altri? Per non parlare di musica e arte, tra Mahler e Picasso.

PAOLO VISMARA

SPIRITO LIQUIDO

Manni editori

 

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