Fiordelmondo: “Alla Whirlpool di Fabriano un’altra brutta storia del nostro sistema industriale”
Fiordelmondo: “Alla Whirlpool di Fabriano un’altra brutta storia del nostro sistema industriale”
di DAVIDE FIORDELMONDO*
FABRIANO – Quello che sta avvenendo alla Whirlpool di Fabriano è un capitolo già letto di un’altra brutta storia del nostro sistema industriale figlio del capitalismo familiare che ha connotato soprattutto il nostro territorio.
La fine dell’Indesit, la vendita ad un concorrente d’oltre oceano interessato solo ai risvolti finanziari e commerciali e ad impedire nuovi concorrenti conteneva in sé il rischio di ridimensionamenti e chiusure, delocalizzazioni e il sicuro depauperamento di un ricco patrimonio industriale.
Napoli è stato il prologo, le voci di vendita del sito fabrianese l’epilogo. Ma alla famiglia Merloni non si potevano chiedere impegni e imporre vincoli e così la Whirlpool ha acquisito “un prato verde” utile solo al suo mercato e ai suoi profitti, del resto in questo contesto l’atteggiamento delle istituzioni è stato di indifferenza se non di connivenza, bastino le parole con cui Matteo Renzi, allora segretario del Pd e presidente del Consiglio salutò quella vendita: “un’ operazione fantastica”.
A resistere ed a lottare da allora solo i lavoratori e il loro coordinamento sindacale costituito a livello nazionale che ha fin qui supportato questa difficile vertenza. Come ha già avvertito la Fiom di Ancona, la ripresa d’ autunno richiede “la mobilitazione preventiva”, e non posso non condividere questa richiesta, alla quale aggiungo l’esperienza di una lotta come quella della mia fabbrica, la Caterpillar, non tanto per la sua dimensione quanto per un modello di conflitto capace di trasformare una vertenza di fabbrica in una lotta popolare che ha coinvolto tutto il territorio.
Anche per questo ho scelto di portare questa esperienza per la scrittura dell’agenda Robin Hood come candidato nelle liste di Unione Popolare con la speranza di portare in Parlamento, insieme ad altri ed altre le storie, la voce, le lotte del mondo del lavoro e del conflitto sociale.
*Candidato capolista Senato plurinominale Marche – Unione Popolare
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